Pierre Boulle
Pierre
François Marie Louis Boulle nasce nel 1912 ad Avignone,
Francia (morì a Paris nel 1994). Studiò Ingegneria
Elettrica all'École Supérieure d'Électricité
di Parigi. Durante la Seconda Guerra Mondiale prende parte
a missioni segrete, per conto della Resistenza Francese,
combattendo in Cina, Burma e Indocina. Per il valore dimostrato
in guerra riceverà due decorazioni al valore, e la
nomina di Cavaliere della Légion d'Honneur.
In Malesia viene catturato dai Giapponesi e, come prigioniero
di guerra, sarà costretto ai lavori forzati fino
al 1944, anno della sua fuga.
Durante gli anni trascorsi in Asia scrive anche il suo lavoro
più importante, Le Pont de le Riviè Kwai (1952),
opera mainstream che ispirerà un film diretto da
David Lean. Ritornerà alle sue esperienze di guerra
nel 1966 col seguito Aux Sources de le Riviè Kwai.
Finita la guerra, dopo un lungo soggiorno in Africa, torna
in Francia, e nel 1963 pubblica la sua opera più
famosa, La Planète des Singes, dalla quale, nel 1967,
il regista Franklin Schaffner trarrà Planet of the
Apes, interpretato da Charlton Heston.
Del 1981 è il suo saggio dal titolo Le Bon Léviathan,
che descrive alcune tendenze contemporanee, in rapporto
alla tecnologia e al trascendente, e mette in luce il carattere
infantile e superstizioso degli uomini del nostro tempo.
L'opera di Boulle si serve del fantastico per mettere
in discussione il valore della Scienza che, troppo sicura
di sé stessa, non ha più il senso della condizione
Umana e dell'errore. Esemplari in questo senso sono il racconto
Le Parfait Robot (1966), dove la Compagnia dei Cervelli
Elettronici costruisce un robot che è una copia esatta
dell'uomo, e al quale - ci si rende tuttavia conto - manca
qualcosa per essere davvero UN uomo: la possibilità
di sbagliare. Oltre a La Planète des Singes, che
evidenzia e mette sotto processo l'istinto di autodistruzione
dell'Uomo e l'oscurantismo della Religione.
Contesto
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