Vicente
Aleixandre
Vicente Aleixandre
Nato a Sevilla nel 1898 (morto a Madrid nel 1984),
Vicente Aleixandre nel 1925 colpito da una grave malattia fu costretto
a un'esistenza ritirata che lo tenne in disparte dagli avvenimenti
cruciali del suo paese. Ha esordito con un libro legato alla lezione
di Jiménez e al paesaggio di Málaga: Ambito (1928).
Nei tre libri successivi ha dato voce a una poesia di grandiose
figurazioni cosmiche e visionarie, seguendo una scrittura di originale
impronta surrealista: Spade come labbra (Espadas como labios,
1932), La distruzione o l'amore (La destrucción o el amor,
1935), Passione della terra (Pasión de la tierra, 1935).
La sua vena surrealista è presente anche nelle raccolte
successive: in chiave positiva e ottimistica in Ombre del paradiso
(Sombra del paraiso, 1944), e in chiave negativa e pessimistica
in Mondo in solitudine (Mundo a solas, 1950). Grande influenza
sulle nuove generazioni poetiche post-belliche hanno avuto queste
due opere e Storia del cuore (Historia del corazón, 1954)
dove è una concezione più ancorata alla storia e
al paesaggio. Tra le opere successive: In un vasto dominio (En
un vasto dominio, 1962), Poesie della consumazione (Poemas de
la consumación, 1968), Dialoghi del conoscere (Diálogos
del conocimiento, 1974) dove A. si ripiega su sé stesso
di fronte allo spettacolo della morte, dando alla sua poesia accenti
di riflessione quasi filosofica.
Nel 1977 ha avuto il nobel
con questa motivazione: "for a creative poetic writing which
illuminates man's condition in the cosmos and in present-day society,
at the same time representing the great renewal of the traditions
of Spanish poetry beween the wars".
La Spagna negli anni
'30
[1997]
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