Rudolph Eucken

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Rudolph Eucken

Rudolph Christoph Eucken nacque a Aurich (Frisia orientale) nel 1846 (morì a Jena nel 1926). La sua figura appartiene più alla filosofia che alla letteratura. Nel 1908 però gli fu assegnato il premio nobel per la letteratura ("in recognition of his earnest search for truth, his penetrating power of thought, his wide range of vision, and the warmth and strength in presentation with which in his numerous works he has vindicated and developed an idealistic philosophy of life"). Eucken fu docente a Basilea e poi all'università di Jena. Come filosofo fece parte della corrente di pensiero che reagiva alle dottrine del positivismo e che confluì poi in parte nella fenomenologia.

Opere principali: Storia e critica dei concetti fondamentali del nostro tempo (1878), La visione della vita dei grandi pensatori (1890), Il contenuto di verità della religione (1901), Il significato e il valore della vita (1908).

Eucken studiò il concetto della vita: esiste un livello biologico (la natura) e uno noologico (il mondo spirituale) tra loro irriducibili ma connessi. Al vertice del mondo dello spirito è la sfera del divino, con il Dio cristiano. Eucken rifiutò però le istituzioni storiche che hanno cristallizzato il cristianesimo, propugnò una religiosità fondata sulla libertà interiore dell'uomo.

Contesto: La Germania nel secondo ottocento

 


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