Salimbene de Adam

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Salimbene de Adam

Salimbene (Salimbene de Adam) era nato a Parma nel 1221. Ordinato frate minore nel 1238, fu in varie città italiane e in Francia, dove simpatizzò con i seguaci di Gioacchino da Fiore. Se ne distaccò nel 1250 deluso. Morì a Montefalcone [Reggio Emilia] nel 1288.
Sono andate perdute le opere scritte in gioventù . E' noto solo per la Cronaca (Chronica), che ci è giunta autografa, ma mutila dell'inizio e della fine. Essa abbraccia il periodo 1168- 1278, con particolare riferimento all'Italia e a Parma. Usa come fonti la "Cronaca universale" (Chronica universalis) di Sicardo, il "Libro sui tempi" (Liber de temporibus) attribuito a Alberto Milioli, lo "Specchio storico" (Speculum historiale) di Vincent de Beauvais; ma soprattutto è un diario di cose viste, di proverbi, citazioni bibliche, aneddoti e ritratti. Disegna con evidenza realistica personaggi famosi e oscuri: Federico II, il gobbo Dalio, Luigi IX, il frate divoratore di lasagne. Sfrutta gli effetti comici e caricaturali. Non manca, a tratti, lo sbigottimento cristiano di fronte alle calamità del tempo. Estremamente colorito il linguaggio: si tratta di un latino riplasmato sul volgare lombardo-emiliano, ricco di vocaboli plebei e idiomatici, una specie di stile maccheronico.
Contesto storico



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