“Terra e libertà, da Vicenza a Sigonella”

il convegno si è tenuto il 3 febbraio a Lentini SR contro la mega speculazione pro U.S. Navy di Sigonella, orchestrata dalla società Scirumi s.r.l., che vorrebbe costruire 1400 villette su 91 ettari di terreno nelle contrade di Xirumi Cappellina e Tirirò in territorio di Lentini.

di - lunedì 5 febbraio 2007 - 7918 letture

Sono intervenuti i rappresentanti dei Laboratori di Ricerche territoriali Sicilia (Marçel Pidalà e Giovanni Crosta), di Terre libere (Antonio Mazzeo), del CEPES (Nicola Cipolla), del Comitato No al Dal Molin (Licia La Fortuna) e del Comitato per lo smantellamento di Camp Derby (Valter Lorenzi).

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Pianta con vincoli e lotti pro Sigonella
Pianta con vincoli e lotti pro Sigonella

Le relazioni tecnico-legali dell’urbanista Pidalà e dell’avvocato Crosta, hanno sottolineato le irregolarità tecniche e la miopia del modello urbano/industriale, che hanno permeato tutto l’affare Xirumi. Antonio Mazzeo è efficacemente intervenuto sul nefasto ruolo economico, ambientale, politico e sanitario della base militare di Sigonella in territorio di Lentini, dove, ad esempio, si registra il più alto tasso di mortalità infantile per leucemie. I rappresentanti del comitato di Vicenza “No al Dal Molin” e del “Comitato per lo smantellamento e riconversione di Camp Derby” di Pisa, hanno relazionato sulle diverse esperienze contribuendo alla riflessione su iniziative intraprese e da intraprendere. Sono inoltre intervenuti gli onorevoli Massimo Fundarò, Senatore dei Verdi, Licandro dei Comunisti Italiani e …. Della Rifondazione comunista.

Un duecento presenze: quelli di Lentini, che sostengono l’opposizione all’insediamento di Xirumi; quelli del “Tavolo scordiense salviamo Xirumi”, una folta rappresentanza di Catania (da Attac a gruppi di movimento), l’ARCI (Lentini-Carlentini e Siracusa), una rappresentanza del Comitato contro le trivellazioni di Avola, una rappresentanza del centro sociale Ex carcere di Palermo e poi i rappresentanti dei partiti della Rifondazione Comunista, dei Comunisti Italiani e dei Verdi) ed una assenza pressoché totale del ceto politico, sindacale ed “intellettuale” lentinese.

Duecento presenze nonostante l’aperto boicottaggio da parte di DS, Margherita e della Camera del Lavoro.

In contemporanea si teneva il congresso della Margherita all’auditorium comunale, che tuttavia non spiega le assenze. L’assenza, ad esempio, di una delegazione dei DS (si tenga presente la parte dei consiglieri DS che in Consiglio comunale si è astenuta nel voto di rigetto “bipartisan” delle osservazioni contro la mega speculazione pro U.S. Navy) o di “Agire solidale” (solidale con chi?) o dei sindacati locali e provinciali o, ancora, di quelli (anche dell’UDEUR) che in Consiglio comunale e nell’assemblea cittadina promossa dai DS sull’affare Scirumi, appoggiò apertamente, con interventi di buon senso e di esplicito sostegno, le critiche alla variante avanzate da C.S.T. Ddisa, Verdi e Girodivite

Assenze che la dicono lunga sul clima di “paura” del confronto e di chiusura a qualsiasi voce fuori dal coro.

È forte la presa sui cittadini della favola/bufala sulla “grande occasione da non perdere”, che amministrazione comunale di centro destra prima, di centro sinistra poi e dei sindacati locali e provinciali, hanno riversato su un territorio con sempre più disoccupati, sottoccupati, precari, nuovi poveri e nuovi emigranti. Fanno presa le demagogiche promesse di lavoro e fantomatiche opere di urbanizzazione per 4 milioni di euro ad opera della società Scirumi s.r.l. (la società della Maltauro costruzioni, quella di Vicenza, e dei Ciancio S. Filippo).

È facile promettere l’impossibile, ma anche criminogeno e alla lunga suicida. È criminogeno perché, alla fine, nell’assenza di altre prospettive, le promesse non mantenute producono, disperazione e crimine.

È suicida perché, questa amministrazione “berlusculiviana”, arrogante e senza progetti, si sta scavando la fossa con le proprie mani. Dal Convegno è emersa la necessità e la volontà della costituzione di un coordinamento tra comitati territoriali sulle tante emergenze prodotte dalle politiche neoliberiste (dalla militarizzazione dei territori alle varianti selvagge ai P.R.G., dalle trivellazioni agli inceneritori).

All’ordine del giorno è posta la questione territoriale: autodeterminazione e democrazia diretta delle comunità territoriali. Questa è la posta in gioco e il campo del conflitto.

Vi segnalo il più recente comunicato della Federazione Anarchica Italiana su questa rubrica


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“Terra e libertà, da Vicenza a Sigonella”
8 marzo 2007

Comunicasi che quattro consiglieri comunali dell’U.D.C. di Lentini (Ugo Mazzilli - Massimo Commendatore - Filadelfo Tocco e Vincenzo Vinci),già contrari al progetto Xirumi-Sigonella, hanno chiesto al Sindaco Alfio Mangiameli, con nota del 05/03/2007, l’annullamento in autotutela della delibera di variante al PRG di c.da Xirumi.

f.to Ugo Mazzilli