Proposta di Sinistra Ecologia Libertà Lentini in consiglio comunale: Sviluppo urbano partecipato "l’urban center"

L’approdo in Consiglio Comunale del Piano triennale delle opere pubbliche offre uno spunto di riflessione sulle procedure di elaborazione ed approvazione dei progetti. Il Comune di Lentini si troverà nei prossimi due anni, attraverso finanziamenti pubblici di natura differente, a realizzare (o quantomeno ad avviare) opere per un importo totale di circa 28.200.000 Euro (3.730.000 nel 2011, 24.470.000 nel 2012), alcune delle quali rilevanti per la ridefinizione architettonica ed urbana della città:

di Segreteria SEL Lentini - mercoledì 23 novembre 2011 - 2574 letture

si pensi al completamento del recupero di Palazzo Beneventano, alla riqualificazione del Colle Tirone e del quartiere S. Paolo, delle piazze Duomo ed Umberto I, ai lavori di ristrutturazione dell’Ex Lavatoio e dell’area antistante, alla realizzazione della via di fuga sud ancora nel quartiere S. Paolo, delle aree di concentramento mezzi per la Protezione Civile, ed al recupero del Palazzo Scammacca (municipio) e della biblioteca comunale, per citarne i principali. Un corposo numero di interventi, bisogna riconoscerlo, di cui però la cittadinanza disconosce allo stato attuale, a pochi mesi, per alcuni, dall’inizio dei lavori, assolutamente il contenuto specifico delle opere, nei termini quali-quantitativi delle scelte progettuali.

E’ infatti evidente, che, escluse, come finora accaduto, dai diretti processi decisionali, che invece vedono protagonisti esclusivi del confronto i progettisti incaricati ed i vari uffici per le relative competenze, le forze sociali si trovano, e si troveranno ancora senza una inversione di tendenza, a “subire” le scelte amministrative e ad attendere che tutto sia compiuto per poterne giudicare i risultati (purtroppo non sempre, occorre ammetterlo, soddisfacenti); un processo rischioso questo, da un punto di vista sociale ed economico, che spesso, non trovando l’avallo della popolazione, travalica, nei casi estremi, i termini della semplice opposizione dialettica tra le parti (si pensi ad es., con una riflessione sul piano nazionale, alle vicende riguardanti le grandi opere come il ponte sullo Stretto e la Tav). Sul piano locale, in un passato recente, dubbie scelte amministrative, come quelle legate all’approvazione della variante Xirumi, hanno già generato perplessità e malcontento.

Affinché si possa quindi perseguire insieme, nell’unità della comunità locale che l’Amministrazione Comunale rappresenta, i medesimi obiettivi di ricostruzione dell’immagine della città, della sua identità e della sua economia, occorre abbattere il rischio del contrasto sociale attraverso l’attivazione e l’incentivazione di processi reali di partecipazione, vera garanzia di informazione, di conoscenza e trasparenza, di condivisione. Dalle medesime esigenze, sul territorio nazionale, è nata da tempo, sulla scia di esperienze anglosassoni, una rete di Urban Center* (Milano, Venezia, Bologna, Torino, Parma, Roma, Napoli, Palermo i più grandi), “luoghi privilegiati, trasparenti e riconoscibili deputati all’informazione, comunicazione, partecipazione e promozione degli scenari di trasformazione in progress della città”.

SEL Lentini, chiede, quindi, all’Amministrazione Comunale, di attivarsi immediatamente per l’istituzione di un canale comunicativo ed interlocutorio diretto con la cittadinanza, senza esclusione alcuna, e per l’individuazione di un luogo fisico (che potrebbe benissimo essere L’Ex Pescheria) che possa ospitare quindi tali manifestazioni.

Nell’attesa di una sua istituzionalizzazione, vista la contingenza delle realizzande opere, riteniamo urgente ed improrogabile recuperare questa mancanza e chiediamo di approntare nei prossimi mesi, con un impiego irrisorio di risorse, una mostra dei progetti già approvati e/o in corso di approvazione su citati.

Rimane ovviamente una nostra aspettativa la normalizzazione dei processi partecipativi quali prassi virtuosa per la gestione dei beni e dell’attività pubblica comunale, per la promozione delle attività e dei progetti che questa Amministrazione, e le future, vorranno d’ora in poi perseguire


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