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Prc: Sigonella dietro i casi di leucemia e linfomi a Lentini?

Tra le ipotesi più accreditate l’emissione di radioattività a seguito di alcuni incidenti ad aerei delle forze armate USA di stanza nella base di Sigonella.

di Redazione - sabato 15 settembre 2007 - 9607 letture

Il rischio Sigonella

Con un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’ambiente, della sanità e della difesa, tre senatori di Rifondazione Comunista chiedono un’indagine tecnico-scientifica per appurare la natura dell’inquinamento ambientale in rapporto all’elevato numero di bambini morti per leucemie registrato nella provincia di Siracusa. Tra le ipotesi più accreditate l’emissione di radioattività a seguito di alcuni incidenti ad aerei delle forze armate USA di stanza nella base di Sigonella.

LIOTTA, RUSSO SPENA, MARTONE - Ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute e della difesa - Premesso che:

in provincia di Siracusa nella zona nord, nei comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte, i bambini muoiono di tumore con tassi più elevati che in ogni altra zona d’Italia, in particolare leucemie e linfomi, con caratteristiche totalmente diverse dalla situazione già conosciuta di Augusta, Priolo e Gela, così come riportato da una recente inchiesta giornalistica sulla rivista "Left-Avvenimenti", n. 35 del 31 agosto 2007;

il fenomeno sta divenendo sempre più preoccupante, perché si sta consolidando e moltiplicando la mortalità e l’incidenza di tumori del sangue, così come accertato e documentato nell’Atlante "mortalità per tumori" (volume 2) realizzato dall’Azienda sanitaria locale n. 8 di Siracusa, con il contributo scientifico dell’Università di Catania;

tale rapporto dell’ASL 8 ipotizza una causa di inquinamento determinata dalla presenza sul territorio di «discariche illegali di scorie radioattive. Infatti le radiazioni ionizzanti sono associate ad un aumento di rischio per leucemie e possono avere due origini: origini nucleari, per disintegrazione di radionuclidi naturali come il radon o per disintegrazione di radionuclidi artificiali come nel caso delle centrali nucleari o delle bombe»;

la zona colpita ricade in prossimità dell’insediamento militare NATO di Sigonella, zona nella quale negli anni ’80 si sono registrati due gravi incidenti di aerei militari coperti da segreto di Stato: il 12 luglio 1984, alle ore 14,45 precipitò un aereo americano, un quadrigetto Lockheed C141B "Starlifter" dell’US Air Force, con un carico di 44 tonnellate, e nel giugno del 1985 un altro velivolo dell’aviazione americana, in volo verso la base di Sigonella, perse quota sulla zona di Lentini. In entrambi i casi furono interdette le inchieste della magistratura, la viabilità e mobilità di mezzi e persone fino alla rimozione di tutti i resti dei velivoli di cui, allora ed oggi, non sappiamo che cosa trasportassero. Sono state scoperte da parte della Direzione investigativa intimafia discariche abusive di rifiuti tossici, con il coinvolgimento di ditte prestanome dei gruppi mafiosi catanesi di Santapaola-Ercolano, che smaltivano anche per la base di Sigonella;

le famiglie dei bambini deceduti hanno promosso con coraggio e alto senso civico l’associazione "Manuela-Michele", che dal 1991 si batte per far luce sul gran numero di bambini deceduti in loco a causa della leucemia, e che ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa, sollecitando un’indagine sulla concreta possibilità che i numerosi casi di leucemia possano essere causati dalla commissione di reati contro l’ambiente, con inquinamento delle falde freatiche e dei terreni, ovvero dalla presenza di radioattività nociva nel triangolo Lentini, Carlentini, Francofonte,

si chiede di sapere:

se il Ministro dell’ambiente e il Ministro della salute non ritengano urgente e necessaria un’indagine tecnico-scientifica per appurare il nesso eziologico e la natura dell’inquinamento ambientale in rapporto all’elevato numero di bambini morti per leucemie registrato nella provincia di Siracusa nel triangolo Lentini, Carlentini, Francofonte;

se il Ministro della difesa intenda rimuovere il segreto di Stato, documentando alla magistratura di Siracusa ed agli altri Ministri in indirizzo natura e composizione dei carichi distrutti nei due incidenti di aerei militari e in tutti i casi di velivoli militari precipitati dagli anni ’80 ad oggi, nonché dei rifiuti smaltiti dalla base militare NATO di Sigonella nelle discariche abusive gestite dai clan mafiosi Santapaola-Ercolano, ovvero che cosa, come e dove vengano smaltiti i rifiuti catalogati come tossici e nocivi della base NATO di Sigonella.

Roma, 13 settembre 2007

Autore: Santo Liotta, Giovanni Russo Spena e Francesco Martone

fonte: terrelibere.it


Leucemie e radiazioni a Lentini

A Lentini, Carlentini e Francofonte i bambini muoiono di leucemia più che in ogni altra zona d’Italia. Sospetto sulle radiazioni della base militare. Speranze affidate all’azione della Procura

di Gianni Lannes (31 agosto 2007)

La radioattività bellica uccide. Ne sanno qualcosa in Sicilia. «A Lentini, Carlentini e Francofonte più che in ogni altra parte della Sicilia e dell’Italia, soprattutto i bambini muoiono per leucemia». L’epidemiologo Anselmo Madeddu ora non ha più dubbi, ma il governo regionale di Totò Cuffaro non fa nulla per dar seguito all’indagine. La nuova versione dell’Atlante della mortalità per tumori, realizzato dall’azienda sanitaria locale Siracusa 8, con il contributo scientifico dell’università di Catania documenta le conseguenze di due gravi incidenti aerei sottoposti a segreto di Stato: «In provincia di Siracusa negli ultimi anni si è osservato un aumento della mortalità per leucemie. Estendendo l’osservazione a otto anni i tassi provinciali si attestano intorno a quelli regionali e nazionali, a eccezione del distretto di Lentini dove si osservano tassi di gran lunga maggiori».

«Questo dato nell’ultimo periodo di osservazione non solo si è consolidato, ma è cresciuto e sembra ineluttabilmente destinato a moltiplicarsi - denuncia il dottor Pino Bruno, esperto sanitario della Cgil - . La mortalità e l’incidenza dei tumori del sangue in particolare leucemie e linfomi nella zona nord della provincia siracusana, caso totalmente diverso dalla situazione di Augusta, Priolo e Gela, sta divenendo sempre più preoccupante. Sarebbe utile verificare se esistono fattori di rischio legati a determinati rifiuti tossici che hanno inquinato terreni e falde freatiche non distanti dall’insediamento militare di Sigonella». Nell’area vivono oltre 57.000 persone su un totale di 402.000 dell’intero territorio provinciale. Il 30 gennaio 2006, l’associazione “Manuela-Michele”, che dal 1991 si batte per far luce sul gran numero di bambini deceduti in loco a causa della leucemia, ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa, sollecitando un’indagine sulla «tangibile possibilità che i numerosi casi di leucemia possano essere causati dalla commistione di reati contro l’ambiente».

Ora «tocca alla magistratura indagare e capire perché in questa zona della Sicilia i bambini muoiono in percentuale maggiore rispetto a altre aree del Bel Paese» segnala l’avvocato Santi Terranova. L’incandescente fascicolo è nelle mani del pm Maurizio Musco e del procuratore capo Roberto Campisi. Il documento Rapporto dell’Asl 8 ipotizza una causa di inquinamento scatenata dalla presenza sul territorio di «discariche illegali di scorie radioattive. Infatti le radiazioni ionizzanti sono associate a un aumento di rischio per leucemie e possono avere due origini: origini nucleari , per disintegrazione di radionuclidi naturali come il radon o per disintegrazione di radionuclidi artificiali come nel caso delle centrali nucleari o delle bombe».

La pubblicazione è scientificamente attendibile? Secondo Umberto Veronesi «leggendo le pagine di questo manuale, sembra di poter affermare con cognizione di causa, che la veridicità sia il moto portante e l’obiettivo finale del lavoro redatto con lungimiranza e attenzione. È un buon lavoro - commenta l’illustre oncologo - un valido strumento di lettura per un’informazione ben strutturata finalizzata a un uso operativo per la monitorizzazione degli eventi». Il volume ha ricevuto anche la prefazione del professor Donald Maxwel Parkin, membro dell’International agency for research on cancer (Iarc): «Si spera che gli autori di questa eccellente monografia avranno l’energia, il tempo e la pazienza per preparare una terza monografia, quando saranno disponibili i risultati scientifici». I dati ci sono, ma inspiegabilmente il terzo volume dell’Atlante, la cui presentazione era prevista per ottobre 2006, ha subito un brusco stop dalla Regione. A Lentini e dintorni, però, numerosi cittadini, soprattutto i genitori che hanno perso i figli continuano a chiedersi insistentemente se esista un qualche nesso di causalità tra l’elevato tasso di mortalità infantile per leucemie e alcuni incidenti aerei avvenuti negli anni Ottanta.

Insomma, vi è radioattività nociva nel triangolo Lentini, Carlentini, Francofonte? «Non si sa che effetto avrà sul sistema immunitario dei siciliani di Lentini la radioattività delle scorie nucleari nascoste dagli americani nel suolo» si legge in un passaggio del libro scritto dal professor J.W. Gofman, Radiation and Human Health (Sierra Club Books, San Francisco). Dove venivano occultati i rifiuti della vicina base militare Usa di Sigonella negli anni in cui venne scritto quel saggio? Probabilmente in qualcuna delle 27 cave dismesse (chiamate “apri e chiudi”) del comprensorio lentinese. Gl investigatori della Dia hanno rilevato che la base di Sigonella compare tra gli enti che per anni hanno scaricato rifiuti nella discarica abusiva di Salvatore Proto, un prestanome del clan Santapaola-Ercolano. C’è poco da stare allegri. Le ricerche scientifiche concordano nel ritenere l’esposizione a grandi quantità di radiazioni, il maggiore fattore di rischio per il tumore del sangue. «La leucemia è associata al plutonio, responsabile della perdita dell’immunità biologica che colpisce un numero crescente di persone» argomenta l’illustre scienziato Gofman. Il 21 gennaio 1968 un bombardiere B-52 americano che trasportava quattro bombe H cadeva nel nord della Groenlandia, disintegrandosi e spargendo rottami radioattivi su un’area vastissima di terra e di mare.

Nel giro di qualche anno le persone che erano venute a contatto con i rottami si ammalarono di leucemia. E in quel luogo proprio la leucemia divenne una delle più frequenti cause di morte. Anche a Lentini, il 12 luglio 1984, alle ore 14,45 precipitò un aereo americano. Un quadrigetto Lockeed C141B “Starlifter” dell’Us Air Force, con un carico di 44 tonnellate si schiantò in contrada Sabuci-San Demetrio, alle porte di Lentini, dopo essersi levato in volo da Sigonella diretto a Nairobi in Kenia. Nell’impatto morirono sul colpo nove militari americani. «I marines giunsero sul luogo del disastro pochi minuti dopo lo schianto e ostacolarono militarmente l’intervento dei mezzi di soccorso locali e l’accesso addirittura delle forze dell’ordine; l’indagine fu sottratta alla magistratura italiana» rivela il sostituto commissario della Polizia di Stato, Enzo Laezza che l’11 agosto 1987 ha perso la figlia Manuela, colpita dalla leucemia mieloide acuta. Le autorità americane mantennero il massimo riserbo sul carico trasportato dal velivolo. La zona dove precipitò l’aereo Usa venne transennata e, per una quarantina di giorni, la statale 194 che collega Catania a Ragusa, fu interdetta al traffico veicolare. Un altro incidente aereo, del quale però si hanno solo scarne notizie, si verificò nel giugno del 1985.

Un altro velivolo dell’aviazione americana, in volo verso la base di Sigonella, perse quota su Lentini. Il pilota riuscì ad evitare il centro abitato dirigendosi nella campagna limitrofa al paese. L’aereo si disintegrò al suolo e i militari che si trovavano a bordo persero la vita. L’area rimase impenetrabile per diversi mesi, fino a quando tutti i frammenti del velivolo precipitato non furono raccolti. Identico protocollo adottato in occasione dell’incidente avvenuto l’anno precedente. Cosa trasportavano i due aerei americani sui cieli di Lentini? Oltre ai velivoli e agli uomini che persero la vita nei due incidenti, cos’altro precipitò sul suolo lentinese? A bordo vi erano ordigni nucleari? Gli avvenimenti e le circostanze circa la potenzialità altamente inquinante della base di Sigonella, a Lentini, sono in rapporto di causalità con l’elevatissimo tasso di mortalità per leucemie?

Sembrerebbe di sì, e c’è di più. La base di Sigonella smaltisce i propri rifiuti prodotti in enorme quantità nell’ampio complesso militare proprio in territorio di Lentini, in contrada Armicci. Sempre in loco vengono smaltiti i rifiuti speciali ospedalieri prodotti nel grande ospedale della vicina base americana che si occupa della salute degli 8.000 soldati di stanza a Sigonella e di tutti quegli altri assegnati alle diverse altre basi della marina militare Usa dislocate nel Mediterraneo. Chi li controlla? Nessuno. Per lo “Zio Sam” non valgono le leggi italiane ed il nostro governo non fa rispettare la sua sovranità. Neppure l’Epa (agenzia federale di protezione ambientale degli Usa) ha l’autorità di monitorare le basi militari all’estero. A John Groveman, addetto stampa della base Usa, giriamo i quesiti, ma non otteniamo che un seccato «No comment». Comunque, è alla Giano Ambiente Srl che la marina Usa affida attualmente lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri prodotti nelle infrastrutture sanitarie della base di Sigonella. Fondata nel 1983, la Giano Ambiente Srl fa parte del Gruppo Giano S.p.a. con sede a Messina e ufficio di rappresentanza a Milano - opera nel settore della bonifica, trasporto, smaltimento e trattamento dei rifiuti d’ogni genere prodotti in Italia, Germania, Francia ed Austria; la società vanta ufficialmente un fatturato annuo di quattro milioni di euro. Essa è anche una delle aziende di fiducia della marina militare italiana: la Direzione commissariato in Sicilia le affida la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti delle basi navali di Augusta, Messina e Catania; l’impresa esegue, inoltre, lo smaltimento dei rifiuti industriali e tossici prodotti negli impianti di Priolo e Gela di proprietà delle principali aziende petrolchimiche. Amministratore e principale azionista della Giano è il manager Gaetano Mobilia, rinviato a giudizio nell’aprile 2004 con l’accusa di turbativa d’asta, falso e abuso d’ufficio. Già nel febbraio 2002 il Tribunale aveva interdetto il Mobilia per due mesi dall’esercizio dell’attività d’impresa.

Il nome di Gaetano Mobilia è poi comparso nel Rapporto Ecomafia 1998 di Legambiente: il manager messinese sarebbe legato alla Odm di Giorgio Comerio, più volte sotto inchiesta per traffici di rifiuti radioattivi e tossico-nocivi. Mobilia ha fatto anche parte del consiglio d’amministrazione della Servizi Ambientali di Filippo Duvia, società coinvolta nello scandalo dei rifiuti occultati nella discarica di Pitelli a La Spezia. Un dato per tutti: le forze armate, abitualmente esenti dal rispetto delle regole ambientali, sono la maggior fonte d’inquinamento al mondo. Soltanto il Dipartimento della Difesa Usa produce mediamente 750.000 tonnellate di rifiuti nocivi, cinque volte quelli prodotti dalle cinque maggiori multinazionali chimiche.

Fonte: Avvenimenti online



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Prc: Sigonella dietro i casi di leucemia e linfomi a Lentini?
15 settembre 2007, di : Salvatore Piccitto

Di seguito vi invio la lettera da me iviata alla rivista left da cui avete ripreso l’articolo, per chiarire alcuni punti oscuri, tipo il presunto segreto di stato che effettivamente non c’è, come dimostrato dalla lettera di un noto mensile di aeronautica che svela i retroscena dell’accaduto e che potete leggere in basso. complimenti per il vostro lavoro un vostro affezionato lettore distinti saluti. Piccitto salvatore

Gentili Dir. Pino Di Maula e Sig. Gianni Lannes.

Salve mi chiamo Piccitto Salvatore, leggendo il vostro articolo sulle leucemie a Lentini, volevo sfatare alcune leggende in merito all’incidente avvenuto nel 1984 nel territorio di lentini. In merito avevo posto un commento sul blog “Invisibile news” che sì e occupato dell’argomento con un articolo, all’epoca con un e-mail ho chiesto un parere alla redazione di “jp4 rivista aeronautica” noto mensile di settore, ricevendo risposta dal sig. Roberto Gandolfi, poi prontamente girato nei commenti del blog su citato e che troverete per intero in basso.

Premesso che il vostro articolo usa toni meno romanzeschi e catastrofici, dell’articolo ripreso nel blog precedentemente letto. Del vostro articolo posso condividere alcuni aspetti (ecomafia e annesse discariche abusive, il radon ecc.), ed escludere in parte l’ipotesi del coinvolgimento dei due aerei precipitati nel territorio di lentini. Tanti aerei sono caduti in Italia e nel mondo, sia civili che militari, ma va precisato che dagli anni 60 al 90 del novecento del secolo scorso in ambedue le tipologie di veicoli aeronautici è stato usato uranio impoverito per il suo elevato peso specifico, al posto del tungsteno e del piombo prima utilizzato come contrappeso di centraggio del peso dei veicoli aeronautici. Questo a causa della facile reperibilità di tale materiale dovuta al fatto che n’esistevano quantità elevate frutto dello scarto di produzione delle centrali termonucleari ed ad un costo prossimo allo 0, tale materiale non e stato più usato perché ritenuto tossico. Lo stesso esistono in tali veicoli, altri elementi inquinanti (diossina, amianto ecc. addirittura il caccia “elettrico” f-16 in forza alla nostra aeronautica militare n’è pieno tanto da richiedere procedure più restrittive del solito in caso d’incidente) col tempo solo in parte sostituiti con elementi meno inquinanti, pertanto e normale in caso d’incidente, la chiusura delle aree interessate per l’opportuna bonifica dei terreni. Pertanto il problema e circoscritto a pochi km dall’area dell’incidente e per periodi brevi, proprio per l’immediatezza degli interventi di bonifica.

Sicuramente come da voi denunciato bisogna verificare se in passato, dato la natura di base missilistica di Sigonella, se quando sono stati smobilitati gli ordigni nucleari secondo, gli accordi Usa - Urss, siano state rispettate le normali procedure di smaltimento e vi sia stato un coinvolgimento della mafia nel presunto smaltimento illecito di tali materiali o la colpa sia da imputare al radon comunque presente nella zona a causa della natura geologica del territorio (il tufo, roccia molto presente in zona ha elevate percentuali di radon), ma dato che è ormai risaputo che la provincia di Siracusa ed il sud Simeto e una specie di pattumiera e facile trarre conclusioni sulla natura dolosa di questi tumori con l’aggravante del radon presente naturalmente nel territorio.

Qualora lo ritenete opportuno potete porre una precisazione in merito all’incidente di Lentini nel vostro articolo, dopo aver letto la lettera in basso e le delucidazioni sopra riportate. Concludendo trovo interessante la vostra rivista d’informazione che sicuramente leggerò con interesse in futuro.

Distinti saluti

Piccitto Salvatore

Lettera del sig. Gandolfo della redazione di jp4

Gentile Sig Piccitto rispondendo in merito al tragico fatto del 12 luglio 1984, non risulta francamente che il fatto sia avvenuto in maniera misteriosa e coperto successivamento da segreti di stato per coprire eventuali trasporti di materiale nucleare come indicato dal “blog “ da Lei gentilmente indicato. L’aereo, un C-141B Starlifter, numero di matricola 64-0624 con un totale di 27.379 ore di volo al suo attivo ed 8 membri di equipaggio più un passegero, precipitava al suolo 198 secondi dopo il decollo da Sigonella per la base di Diego Garcia (Oceano Indiano). L’incidente è stato provocato dell’esplosione del motore N.3, i cui frammenti hanno succesivamente interessato il motore N.4 ed il compartimento di carico incendiando un pallet su cui era stivata della normale vernice destinata alla base di Diego Garcia. Il rapido ed incontrollato propagarsi dell’incendio, produceva del fumo tossico derivato dalla combustione della vernice intossicando in maniera rapida e repentina l’equipaggio che inevitabilmente perdeva il controllo dell’aeromobile rendendendo vano ogni tentativo di atterraggio d’emergenza. Test tossicologici successivi indicarono un grave e potenzialmente mortale avvelenamento di gas tossici dell’equipaggio. In seguito a questo incidente l’USAF decise di inserire per il trasporto di questo genere di materiale (vernici) speciali occhiali e maschere munite di filtro.

Data la tossicità riscontrata, le autorità competenti ritennero opportuno bonificare la zona interessata dall’incidente

Sicuramente la tesi “uranio impoverito” è certamente molto più affascinante che quella della vernice destinata agli Hangar di Diego Garcia.Una cosa comunque sembra chiaro. L’aereo precipitato ha un numero di matricola , un numero di equipaggio,una destinazione,un carico. Nel condividere quanto da Lei esposto nella sua replica non Le resta che scegliere la versione a suo avviso più reale e condivisibile per la sua persona.

Distinti saluti Roberto Gandolfi

Prc: Sigonella dietro i casi di leucemia e linfomi a Lentini?
24 settembre 2007, di : emanuele gentile

brevissime considerazioni:

01) finiamola di parlarci addosso su questo argomento in quanto c’è gente che sta morendo;

02) le statistiche non servono a granché se non sono seguite da fatti e linee guida operative;

03) a quando un’azione sinergica tesa a rimuovere le cause di questa tragedia? si può ipotizzare un piano di risanamento ambientale che recepisca i dettami di Agenda 21?

Prc: Sigonella dietro i casi di leucemia e linfomi a Lentini?
27 settembre 2007

Sigonella?

Ma che cosa dite?

Avete mai sentito parlare del triangolo della morte fra Priolo-Melilli-Augusta?

Cosa c’è all’interno di questo triangolo? Una delle zone industriali più inquinanti d’Italia!

Comprendo che è facile fare il "tiro all’americano", specie se nutrite falsi ideali di sinistra, ma un poco di obiettività non guasterebbe.

L’aria inquinata non è solo quella ricompresa nel famigerato triangolo. I monti climiti fanno da contrafforte naturale e quando il vento spira dal mare la "merda" arriva in quel di Lentini. Altre spiegazioni?

Attenzione a dire che gli americani ci portano le radiazioni fin dentro casa, perchè poi capita che qualcuno vi prenda sul serio e faccia qualche gaffes (nella migliore delle ipotesi).

Le ragioni della permanenza della base, a qualcuno poco gradita, possono sicuramente essere contestate in altra maniera: non sarebbe meglio parlare solamente di pace e pacifismo? Mi sembra già da sola una ragione più che valida.

Prc: Sigonella dietro i casi di leucemia e linfomi a Lentini?
27 settembre 2007

Se sono presenti tracce radioattive con un banale contatore geiger è possibile accertarlo.

Fate una colletta o chiedete questa verifica.

Le esplosioni di mezzi meccanici non generano radiazioni, ne le conseguenti mutazioni genomiali. L’esposizione deve essere lenta e continua: tipo quella di un impianto industrale che libera diossina.

Invece di prendervela con gli americani di Sigonella, io chiederei il loro aiuto: loro possono fornirvi i mezzi per accertare la presenza di inquinanti letali. E’ anche nel loro interesse visto che sono presenti sul territorio.

Prc: Sigonella dietro i casi di leucemia e linfomi a Lentini?
7 ottobre 2008

Prima di poter dire che siamo sicuri che la base di Sigonella sia causa (o concausa) dei casi di leucemia e linfoma a Lentini, Carlentini e Francofonte, dovremo cercare di essere obiettivi quantomeno nella formulazione delle ipotesi di base. Cominciamo: Più volte si è detto che a Lentini e comuni limitrofi sono stati osservati più casi di leucemia e linfoma rispetto alla media provinciale e nazionale. E’ vero? Forse. Iniziamo con il dire che nel concetto di media è già scontato che vi siano osservazioni sopra la media e osservazioni sotto la media, appunto dalla somma di tutti questi numeri e successiva divisione per il numero della osservazioni si ottiene la media. Quindi è normale ed inveitabile che vi siano comuni che presentano un tasso di leucemie e linfomi superiore alla media. Basta questo per accusare la base americana? No di certo. Andiamo avanti: le rilevazioni effettuate si riferiscono ad un periodo che va fino al 2002. Successivamente cosa è succeso? Vi sono stati altri casi di leucemia e linfoma a Lentini e comuni limitrofi? E se si, quanti? Va da se che basta un caso di linfoma o leucemia in un qualunque altro comnune della Sicilia (specie se piccolo) per alzare incredibilmente la media di incidenza di quel comune. Personalmente, sono in possesso di dati empirici che dimostrano come l’incidenza dei tumori e della leucemie a Lentini, Carlentini e Francofonte, grossomodo ricalca i dati aggregati di tutta la Sicilia. Ci èpossono essere anni nei quali può capitare che, ad esempio, non si ammali nessun bambino a Lentini, ma contemporaneamente vi siano due casi ad Enna. Cosa vuol dire? Che ad Enna è più pericoloso vivere per i bambini che a Lentini? Certamente no, ed è la dimostrazione che a volte la casualità dei periodi presi in osservazione può portare facilmente a false conclusioni. Detto ciò, se qualcuno è in grado di portarmi dati strumentali che attstino la presenza di radioattività o di altri fattori favorevoli allo sviluppo dei tumori nei comuni di Lentini e limitrofi, mi cospargerò il capo di cenere e, chiedendo scusa, ammetterò di aver sbagliato. Ma fino a quel momento, nessuno deve sentirsi autorizzato a spacciare per verità quella che è solo una delle tante ipotesi. La verità, purtroppo, è che tumori e leucemie colpiscono i bambini casualmente, e se si ha la sfortuna che uno dei propri figli venga attaccato da uno di questi mali, non si può fare altro che lottare, contando sulle capacità dei medici e sull’aiuto del Buon DIO. Saluti.