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Nigeria: Ribelli contro i petrolieri

In Nigeria, le bande di guerriglieri si scontrano da anni con le compagnie petrolifere. Le multinazionali petrolifere hanno invaso la loro terra, inquinato il loro ambiente e tramite le milizie fornite dallo stato nigeriano anche "tormentato la popolazione"...

di paskal007r - venerdì 22 dicembre 2006 - 3601 letture

In Nigeria, le bande di guerriglieri si scontrano da anni con le compagnie petrolifere; la stampa riferisce quasi puntigliosamente, anche se non in prima pagina, la cronaca di questa dura lotta, per quanto gli articoli siano spesso obiettivi, i titoli rasentano il catastrofico: "Ultimatum in nigeria: li uccidiamo", "Nigeria, serie di attacchi agli impianti petroliferi","Nigeria, attacco a postazione agip" e via dicendo. Tuttavia queste cronache a volte anche puntigliose nel riferire i dettagli non consentono in alcun modo di ricavarne un quadro generale della situazione.

Di recente è avvenuto il rapimento di 3 tecnici italiani dell’agip, sui titoli si parla solo della minaccia di morte che sarebbe giunta dai rapitori. Le notizie invece fanno capire che da parte dei rapitori non ci sono state minacce: "pagateci E li ammazzeremo, se li volete indietro facciamo uno scambio di prigionieri" ecco cosa hanno detto.

E’ una risposta ironica, chiara e lapidaria, quello che vogliono non sono i soldi, anche per un bambino è ovvio che non hanno la minima intenzione di uccidere gli ostaggi per ora. Perchè una risposta così secca e decisa? Non vogliono essere scambiati per alcuni di quei tanti, troppi che della pirateria e del rapimento hanno fatto una fonte di sostentamento. Ecco tutto.

La figura di questi guerriglieri è piuttosto atipica, tutto sommato. Parliamo ora di contro chi combattono, del contesto. Secondo Human Rights Watch, nel rapporto "The Niger Delta: No Democratic Dividend", che cito testualmente: "troppo spesso le fuoriuscite d’olio distruggono terra coltivabile, o aree di pesca con assai scarsi tentativi di rimediare; le forze di sicurezza statale in forze agli impianti shell continuano a tormentare indiscriminatamente la gente; e i benefici dell’industria petrolifera sono ancora incanalati verso una ristretta elite". A questi problemi non sono estranei tuttavia i corrotti politici della nigeria (che si trova al 138° posto nella classifica mondiale di percezione della corruzione, con 2,3 punti su 10, l’Italia, per paragone, è al 45° con 4,9), che non hanno minimamente investito in una conversione dell’economia verso campi diversi dal petrolio che rappresenta il 95% delle esportazioni e il 65% delle entrate statali, in uno stato in cui abita approssimativamente un quinto della popolazione dell’Africa intera ossia 133 milioni di abitanti, al nono posto nella classifica delle nazioni più popolate.

Le multinazionali petrolifere hanno invaso la loro terra, inquinato il loro ambiente e tramite le milizie fornite dallo stato nigeriano anche "tormentato la popolazione". Loro sono insorti e chiedono un’equa distribuzione dei profitti di quell’oro nero che si estrae dalle loro terre. Non so voi, ma io tifo per loro, per quei ribelli.


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Nigeria: Ribelli contro i petrolieri
23 dicembre 2006, di : Derek

Oramia è assodato che la stampa italiana non è assolutamente libera ma strumentalizzata politicamente dai vertici del sistema oligarchico che decide di far passare al popolo solo le informazioni di loro comodo... Informazioni come il fatto che chi manifesta anche violentemente viene disegnato come un TERRORISTA (vedi gli anti-Tav della Val di Susa) e chi invece usa gli stessi mezzi nascondendosi dietro la facciata di FORZE DELL’ORDINE viene visto al massimo come l’aggressore che si è trovato costretto ad agire in tal maniera da una conseguenza di eventi messa in moto dai TERRORISTI (e non viceversa)... è questo ciò che si vuole far passare della situazione nigeriana... (ma ciò è già ottimamente descritto nell’articolo sopra mensionato)... IL MIO CONSIGLIO E’ INANZITUTTO DI FAR TORNARE SEMPRE A MENTE CHE LA GUERRIGLIA VIENE INTRAPRESA DALLE POPOLAZIONI CHE SI VEDONO CHIUSE OGNI POSSIBILITA’ DI LOTTA DEMOCRATICA E POLITICA... E ANCHE QUELLO DI METTERSI NEI PANNI DEI NIGERIANI PENSANDO A COME REAGIREI SE UN ENTE FACESSE DELLA MIA TERRA E DELLA MIA CASA SCEMPIO NON CONCEDENDO UN FUTURO A ME E ALLE GENERAZIONI A VENIRE UNA VOLTA FINITO LO SFRUTTAMENTO DI UNA O DELL’ALTRA RISORSA DI TURNO!