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Lampedusa In Festival 2011

“Approdo e Speranza” si propone di dare voce e visibilità a racconti di vita quotidiana, ad esperienze di convivenza multietnica, alle speranze della cosiddetta seconda generazione

di Dario Adamo - martedì 19 aprile 2011 - 4759 letture

Storie, incontri, vissuti, flussi migratori, cultura che appartengono al bacino Mediterraneo. Da Lampedusa, un festival che vuole abbracciare il mondo!

Il Lampedusainfestival - giunto alla terza edizione – si terrà a Lampedusa dal 19 al 23 luglio 2011, ed è organizzato e curato dall’ASGI (Associazione studi giuridici sull’immigrazione), l’Associazione culturale ASKAVUSA, LEGAMBIENTE LAMPEDUSA e la RECOSOL (Rete Comuni Solidali).

Anche quest’anno il Lampedusainfestival avrà una sezione dedicata all’ immigrazione, dal titolo “Approdo e Speranza”, con la quale il regista Dagmawi Yimer, curatore della sezione, si propone di dare voce e visibilità a storie che raccontino le speranze e le esperienze positive degli stranieri che vivono in Italia “Ciò non per nascondere le difficoltà ed i problemi legati all’ immigrazione, ma al contrario per provare a raccontare come, malgrado tali difficoltà gli immigrati cerchino con coraggio di trasmettere l’amore per il paese in cui vivono, mettendo a disposizione di tutti le loro esperienze ed il loro bagaglio culturale. Perciò la sezione “Approdo e Speranza” si propone di dare voce e visibilità a racconti di vita quotidiana, ad esperienze di convivenza multietnica, alle speranze della cosiddetta seconda generazione – troppo spesso ignorata dalla politica e dall’opinione pubblica -per raccontare la “normalità” di una realtà di solito affrontata con la logica dell’ emergenza.”

Nell’altra sezione, dal titolo Le Storie, si propone di ripartire dall’ individuo per proporre una visione di fenomeni globali da un altro punto di vista che tenda ad umanizzarli, e che porti a comprendere che se la Storia è la sommatoria delle storie dei singoli, il singolo ha potenzialmente il potere di cambiarla. Il regista Luca Vullo, direttore artistico del Festival e curatore della sezione "Le Storie", espone così le ragioni di questa scelta: “Vorremmo vedere come è il lavoro di un operaio in catena di montaggio, vorremmo che Francesca ci spiegasse come sia riuscita a laurearsi con il suo lavoro precario e il problema dell’affitto da pagare, vorremmo conoscere i gruppi di acquisto equo solidali e le ragioni che hanno dato loro vita. Perché siamo profondamente convinti che solo la storia di un operaio o di un precario possa far comprendere la differenza tra finanza ed economia reale, solo contando le vittime civili e conoscendo le vere motivazioni economiche e politiche di partenza possiamo comprendere l’assurdità delle guerre”.

Il bando di partecipazione per entrambe le sezioni può essere scaricato dal sito www.lampedusainfestival.com. Il termine per presentare i lavori è fissato per il 31 maggio 2011

Il Lampedusainfestival insieme al Festival del Cinema dei Diritti Umani - Napoli (Campania), Film Festival sul Paesaggio - Polizzi Generosa (Sicilia), Marina Café Noir - Festival di Letterature Applicate Cagliari (Sardegna), Riaceinfestival - Riace (Calabria), S/paesati - Trieste (Friuli Venezia Giulia), Valsusa Filmfest - Valle di Susa (Piemonte) hanno dato vita all’ Associazione “Caffè sospeso. Reti di festival, rassegne, associazioni culturali in mutuo soccorso”.

Anche quast’anno il Lampedusainfestival si avvarrà della collaborazione di: ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà - Ufficio Rifugiati, Trieste, Associazione Amani, Terrelibere.org, Rete Antirazzista Catania, ASPER – Associazione per la tutela dei diritti del popolo eritreo, eGlob Web Agency.


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