La vendita del lago Lucrino

Lettera aperta alla cittadinanza contro la vendita del lago Lucrino, di Ciro Biondi presidente dell’Associazione culturale Quicampiflegrei

di Redazione - domenica 18 settembre 2005 - 7728 letture

In ogni parte del mondo il territorio è patrimonio della gente, soprattutto in zone dove la presenza dell’uomo è particolarmente forte e radicata nei millenni, dove le pietre, le colline e persino gli alberi hanno una loro collocazione nella storia, quella di tutti.

Questo avviene particolarmente nei Campi Flegrei dove accanto al concetto di terra, è altrettanto forte la suggestiva presenza di acque: mare e laghi. E tra i laghi c’è il Lucrino, con la sua storia e la sua posizione strategica nel sistema Campi Flegrei.

Idee, progetti, ipotesi di sviluppo, da quelle più realistiche a quelle più fantasiose, non possono non tenere conto dell’ importanza pubblica di un elemento simile.

E’ ormai diffuso il concetto che lo straordinario patrimonio archeologico, artistico e naturalistico flegreo debba essere valorizzato con l’ obiettivo di trasformarlo in una grande opportunità di sviluppo; alla quale corrisponde anche ad un dovere morale nei confronti dell’umanità di tutelare, difendere e rendere fruibile l’unicità che caratterizza il nostro territorio.

Da qualche giorno si è letto sui giornali che il Lucrino sta subendo la stessa sorte dell’Averno: i proprietari lo hanno venduto ad altri privati.

Il 27 luglio il Lago è stato ceduto. Il costo: 845mila euro.

Può un pezzo di questo territorio, piccolo ma significativo come il Lucrino, essere venduto e passare da un privato all’altro? Eppure la legge che risale addirittura al 1939 (la 1089 per la Tutela delle cose di interesse artistico o storico, dà una possibilità allo Stato: intervenire entro 60 giorni dall’atto di vendita per acquistare il bene.

Lo può fare il Ministero dell’Ambiente con l’intervento della Sovrintendenza o della Provincia.

Il 27 settembre quindi è la data ultima per far valere questo diritto pubblico.

In caso contrario il lago continuerebbe a restare proprietà privata e il pubblico resterebbe a guardare da lontano il futuro (se ci sarà) del lago.

Le istituzioni (in particolare la Provincia, la Regione e il Comune di Pozzuoli) sono orientate a far valere il diritto di prelazione. Allo stesso modo tanti intellettuali napoletani hanno inviato un telegramma al Presidente della Repubblica.

Come associazione e, ovviamente, come cittadini di questa Città e della provincia di Napoli, riteniamo importante, in questo momento, far sentire la nostra voce e chiedere alle autorità competenti di intervenire secondo la legge. Per questo motivo chiediamo a tutti di fare il proprio dovere. Alle istituzioni chiediamo di continuare nell’iter legale previsti e ai cittadini, in forme associate e non, di non restare in silenzio.

Possono mai le nostre coscienze essere tranquille quando anche la legge, lascia la possibilità di porre rimedio contro la proprietà privata di un pezzo di storia?

Quali possono essere le ipotesi di sviluppo sostenibile, serio, se ci si lascia sfuggire occasioni di questo tipo?

Se veramente si vuole intervenire per rilanciare il nostro territorio non possiamo aspettare solo leggi e fondi europei che finanziano attività imprenditoriali, infrastrutture e servizi e poi, con estrema leggerezza, lasciarsi sfuggire un’occasione del genere.

Se veramente si vuole trasformare i Campi Flegrei bisognerà cambiare anche il modo di rivendicare i nostri diritti. Questo territorio ha subito troppi abusi e le dimenticanze di tutti.

La legge dà l’opportunità di sottrarre ai privati, e al mercato, un bene di tutti. La cittadinanza si riapproprierebbe di un pezzo della propria storia e i progetti di rilancio sarebbero più realistici.

E poi tutti insieme - stavolta a pieno diritto possiamo decidere per il rilancio della nostra terra.

Ciro Biondi

Presidente Associazione culturale Quicampiflegrei


- Ci sono 4 contributi al forum. - Policy sui Forum -
La vendita del lago Lucrino
17 maggio 2006, di : aspide

Vergogna, ci hanno imbrogliato. La Provincia prima ha detto che non c’era bisogno di esercitare il diritto di prelazione perché in base alla legge Galli il lago era già PUBBLICO. E ora che fanno? Il vicepresidnete della Provincia Pugliese dichiara che la nuova società proprietaria, l’Elgea lavora in sintonia con l’ente provinciale. Vergogna. Il diritto di prelazione non è stato esercitare per deturpare l’ambiente. Per favorire la proprietà privata. Chi c’è dietro l’Elgea?
    KE VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    5 marzo 2007, di : MIMMO |||||| Sito Web: KE VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!

    IO SONO UN RAGAZZO DI SEDICI ANNI è FREQUENTO IL CONSERVATORIO DI MUSICA DI NAPOLI;IO SONO UN AMICO DELLA FAMIGLIA SCOTTO DI LUZIO,UNA FAMIGLIA DI BRAVISSIMA GENTE KE NN MERITA SICURAMENTE QUESTO KE STA SUBENDO DA PERSONE KE NN SONO SICURAMENTE GENTE KE PRIMA DI RIUSCIRE A REALIZZARE I PROPRI SCOPI SI METTA LA MANO SUL CUORE E PENSARE DI MANDARE UNA FAMIGLIA DI BEN 5 PERSONE IN MEZZO AD UNA STRADA,SENZA ALCUN RIMEDIO!!!!!IO PENSO KE SIA UNA COSA VERGOGNOSA ASSISTERE AD UNA COSA DI QUESTA....PERCHè RITENGO KE SE UNA COSA DI QUESTO GENERE RIGUARDEREBBE A GENTE DI POTERE DI CUI CON I PROPRI POTERI ECONOMICI NN CI SAREBBERO PROBLEMI NEL FARE IMBROGLI CON LA LEGGE KE A VOLTE O QUASI SEMPRE,IN QUESTI CASI VIENE TRADITA....MENTRE NEL CASO DI GENTE ONESTA COME LA FAMIGLIA SCOTTO GENTE KE PER VIVERE NELLA VITA DI OGGI FA DEI GROSSI SACRIFICI GIORNO X GIORNO...BASTA ORA VOGLIO CHIUDERE QUESTO ARGOMENTO DICENDO A QUESTA GENTA IGNOTA KE PENSA DI ESSERE GENTE DI GROSSO SPESSORE DICO KE è MEGLIO KE ANDREBBRO A FARSI UNA ....DI CERVELLO E SOPRATUTTO DI METTERSI UN PO LA MANO SUL CUORE E DI FAR STARE IN TRANQUILLITA LA GENTE KE NN è ALTRA GENTE ONESTA COME I SCOTTO.....
    Lago Lucrino - Tribunale delle acque
    26 gennaio 2012, di : Libero cittadino di Lucrino

    Atto Camera

    Risposta scritta pubblicata martedì 21 dicembre 2010 nell’allegato B della seduta n. 411 All’Interrogazione 4-06117 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI Risposta. - Con riferimento all’interrogazione in esame, sulla scorta di quanto comunicato dalla prefettura di Napoli, si rappresenta quanto segue:

    In ordine all’annosa problematica relativa alla proprietà del lago di Lucrino, il tribunale regionale delle acque pubbliche presso la corte di appello di Napoli, con sentenza 17/10 ha ribadito la demanialità del lago, in contrasto con le ragioni del privato presunto possessore. Per quanto concerne l’inquinamento e l’ostruzione della foce, come riferito dal dirigente provinciale, effettivamente dal punto di vista tecnico il ricircolo delle acque del lago è senza dubbio compromesso dall’ostruzione venutasi a creare all’interno del lago stesso nel punto di immissione del canale verso il mare. Attraverso questo corpo idrico il mare trasporta anche materiali solidi in sospensione; questi ultimi, raggiunte le acque più calme del lago, tendono a depositarsi formando accumuli. Tale materiale va preliminarmente caratterizzato al fine di stabilire se debba essere conferito o recuperato. L’Agenzia regionale protezione ambientale Campania, interessata al riguardo, ha certificato che «il materiale sabbioso accumulatosi alla foce del lago di Lucrino è risultato sabbia marina di classe A1 non costituita da elementi inquinanti». Con delibera di giunta provinciale n. 256 del 9 aprile 2010 è stato approvato il progetto preliminare dei lavori di riqualificazione del tratto terminale della foce del lago di Lucrino e ripristino banchina demaniale per un importo di euro 450.000,00. I citati lavori saranno inseriti nel programma triennale dei lavori pubblici della provincia di Napoli per i quali saranno, richiesti i relativi finanziamenti.

    Il Sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare: Roberto Menia.

La vendita del lago Lucrino
10 gennaio 2007, di : Adolfo

In questo momento ho letto l’articolo riguardante la vendita del lago di Lucrino, io mi chiamo Adolfo Scotto Di Luzio sono uno studente universitario della facoltà di ingegneria e voglio denunciare lo schifo e lo squallore in cui la nostra zona flegrea è ricaduta attualmente. Il mio è un grido di sdegno verso tutti coloro che tramite corruzione e conoscenze riesce ad arrivare a situazioni veramente inaccettabili per la nostra comunità! Io vivo e son cresciuto a Lucrino e precisamente proprio sulle sponde del lago. Mio nonno Adolfo è stato colui che dal 1943 ha coltivato e preeservato, da speculatori edilizi e di altro genere, quel lembo di terra che attualmente costeggia il lago. Dopo la morte di mio nonno è subentrato mio padre Silvio nel continuare l’attività di agricoltore della medesima area, conservando tradizioni e consuetudini di un arte che ormai sta scomparendo e continuando a preeservare l’area da chi attualmente ha puntato gli occhi sopra! Io sono particolarmente legato al Lago di Lucrino ma non solo perchè ci vivo e ci son cresciuto accanto ma anche e soprattutto perchè è uno dei pochi beni inestimabili che la nostra zona ha a disposizione, e sarebbe veramente un peccato perderla o vederla scomparire pian piano sotto gli occhi incuranti della comunità. Questa società ELGEA, che da come ho potuto capire sta in sintonia con l’ente provinciale, oltre a mirare sul lago e a riuscire ad acquistarlo, mira ora all’occupazione dei terreni circostanti poichè c’è in ballo un grosso progetto che cambierà strutturalmente la nostra zona e farà allargare le tasche di questi signori. Già stamane sono venuti i funzionari della forestale che hanno proceduto al sequestro dell’intera area. C’è da dire inoltre che quest’area che costeggia il lago è da anni demaniale. Ed è al demanio che la mia famiglia da anni ha pagato canoni periodici, quindi noi abbiamo sicuramente dei diritti di possesso rispetto ad altri. Perciò io mi chiedo: come possono questi signiori occupare un’area che è sempre stata demaniale espropriando chi vi è da decenni? E perchè non è la Provincia, o il Comune o qualsiasi altro ente pubblico a fare in modo che la nostra zona venga rivalutata nel migliore dei modi e senza sottrarci beni inestimabili che ci appartengono? Forse sarò scocciante con questo messaggio e non so se qualcuno mi ascolterà, ma vorrei comunicare alla comunità e farle vedere lo schifo che c’è attualmente anche solo camminandoci intorno sempre ammesso che ci riuscite a camminare, poichè la zona grazie al nostro Comune inefficiente come al solito, offre una strada intransitabile, nonchè una illuminazione inesistente. Inoltre la cosa ancor più tragica è la sporchizia e i rifiuti di qualunque genere che rimangono lungo la strada a causa di gente che non si rende conto dei beni che si hanno a disposizione. Vorrei dire che noi al sud abbiamo a livello paesaggistico dei beni straordinari per i quali molti paesi ci invidiano perciò dobbiamo impegnarci nel preeservarli e a denunciare i fatti illeciti che provocano danni alle meraviglie che ci appartengono e di conseguenza provocano danni anche nei nostri confronti. So che quanto si richiede comporti un cambiamento soprattutto mentale ma è importante perchè ne va del nostro benessere e di chi ci seguirà. Ritornando al caso del lago di lucrino dovrebbe essere l’ente pubblico ad apportare migliorie al bene pulendo, ristrutturando e caratterizzando l’area in modo da metterla a disposizione della comunità aumentandone cosi facendo il suo valore, in modo che la nostra zona venga rivalutata ache e soprattutto dal punto di vista turistico. Grazie. Adolfo.
    La vendita del lago Lucrino
    12 gennaio 2007

    Sono pienamente d’accordo su ciò che hai scritto ma voglio sperare che la tua famiglia non sia responsabile dell’abuso che riportava ieri Il Mattino al seguente link. In tal caso il sequestro sarebbe ampiamente giustificato!
    La vendita del lago Lucrino
    1 febbraio 2007, di : Adolfo

    Assolutamente nn siamo stati noi famiglia Scotto Di Luzio ad atterrare parte del lago Lucrino e a quest’affermazione abbiamo anche le prove e documentazione della nostra assoluta innocenza e chi non ci crede può venire anche qui sul posto ad accertarne la veridicità! Tempo fa quando fu costruita la strada per il circumlago, la Provincia responsabile dei lavori creò un canale (un grosso tubo) che dallo Scalandrone scaricava nel lago tutti i detriti causati dalla forza delle piogge, creando cosi man mano quel lembo di terra di circa 2000 mq. che confinano con la particella demaniale dove noi residiamo. A quanto detto all’epoca il proprietario del lago Schiano denunciò la Provincia la quale lo risarcì con un indennizzo in denaro del danno recatogli. A questo ce tutta una documentazione! Precedentemente a seguito di ispezioni demaniali fu dichiarato che per il diritto di accessione del codice civile quella particella creatasi appartiene al Demanio. Il RESPONSABILE del riempimento di parte del lago è quindi la Provincia! La società ELGEA pretende attualmente l’occupazione di quei 2000 mq. che sono ora per diritto proprietà del Demanio. Quindi l’ELGEA vuole, fregandosene dei diritti di una famiglia che è li’ da oltre ’60 anni e che rischia di andare in mezzo ad una strada ingiustamente, occuparne il territorio, privatizzarlo e usufruirne per i propri scopi economici! Attualmente la mia famiglia è ritenuta responsabile di tutto ciò che è accaduto e dell’inquinamento del lago con ingiurie, congiurie e calugne di ogni genere in una querela fatta dall’ELGEA!. Quando invece siamo stati gli unici della zona che l’hanno preeservata coltivando e mantenendo la tradizione di ’60 anni fa! Attualmente mio padre è l’unico contadino rimasto a Lucrino ed è stato ritenuto il più grande criminale di Pozzuoli! Quindi che dire, è più che normale che la gente che è dall’esterno e legge un articolo del genere sul Mattino crede a tutte le falsità che sono state scritte nei nostri confronti, ma io ho documentazione che attesta tutt’altro! L’ELGEA sta cercando in tutti i modi possibili di realizzare i propri scopi!
La vendita del lago Lucrino
23 agosto 2007, di : Ortensia

Veramente l’Italia è il paese delle Banane, certe cose succedono solo qui; questa vendita è assurda, così come lo è stata quella del lago Fusaro. Continua imperterrito lo scempio delle meravigliose bellezze della Campania, x l’incapacità e la stupidità del governo della Regione a svolgere il suo lavoro.

Ortensia Mavrokefalos