L’orologio di Prodi

Prodi, tra i suoi punti di alta levatura politica e fondamentali per denunziare le malefatte del Governo e soprattutto del suo Capo, ha fatto ricorso alla sua altissima capacità di osservazione e di analisi per le questioni fondamentali che attanagliano l’Italia e l’Europa.

di - domenica 6 marzo 2005 - 3536 letture

Prodi in pieno congresso di un partito del suo versante, ha additato, come un vate profondo alla platea sbalordita, l’orologio di Berlusca tra i “mali oscuri del governo”.

Ma non in senso metaforico, come per dire che l’orologio del Premier avrebbe fermato il tempo del progresso promosso dai loro governi o altro, invece proprio nel senso reale e materiale.

Il preziosissimo orologio era semplicemente imputato di avere un enorme valore venale, con grave disprezzo per la povertà.

La meschina cantonata, espressione di un “iceberg” dei valori che animano questa parte politica è stata chiarita con ampia esposizione di dettagli dal suo odiato padrone: in letto di morte glielo lasciò il padre per suo ricordo, e lui lo porta da allora sempre come unico mezzo per scandire i tempi delle sue realizzazioni e programmi, non pochi e quasi tutti sacrosanti, al di là della demagogia di bassa lega.

A proposito non sono berlusconiano, lo potrei ampiamente dimostrare, ma certi conati di vomito vanno sbarazzati.

Morando Moretti (Misterbianco)


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10 giugno 2005

Povero Prodi: non ha un partito, non ha un programma e non ha neppure un orologio degno di questo nome...