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Ikea? Cattiva idea...

MC WORLD I negozi IKEA (140 in 22 paesi), come McDonald’s, Blockbuster, MTV, i centri commerciali, i grandi cine multisala... insomma come tutte le mini Disneyland del McMondo ci danno forte l’illusione, almeno per il tempo che rimaniamo lì dentro, che il mondo sia veramente così... un parco tematico.

di fobik - martedì 19 luglio 2005 - 39949 letture

McWorld è un mondo di commessi/e gentili e sorridenti pronti a esaudire ogni nostra richiesta, dove tutto è liscio pulito e colorato... come la nostra carta di credito, che è poi l’unica cosa che conta. Difatti ci troviamo in un tempio del consumo, non siamo più persone (brave o stronze non importa) lì siamo solo dei consumatori e finchè abbiamo qualche credito da spendere, un aspetto nei canoni di McWorld, ed un colore di pelle giusto, saremo i benvenuti/e. Ma appena perdiamo la nostra condizione di consumatore e portiamo un po’ di "REAL WORLD" lì dentro subito una guardia privata... un McPoliziotto, ci sbatterà fuori, o ci marcherà strettissimo in attesa dell’arrivo della Polizia di Stato che farà la parte sporca del lavoro. È così nel centro commerciale come nel quartiere elegante o nelle enclavi fortificate dalla California alla Brianza. Micronuclei familiari o single, psicotici senza rapporti sociali alienati dal mondo, reificati in ogni rapporto, trovano nel piccolo e ordinato appartamento con arredo di design (!) IKEA la giusta coronazione al proprio essere non persona, ma consumatore. Troppo spesso però questo piccolo McMondo ci crolla addosso e se siamo del tutto ignari della nostra condizione trovarci all’improvviso nudi davanti allo specchio può essere troppo dura (anche se è uno specchio di design IKEA).

GENOCIDIO CULTURALE

"Creare una vita quotidiana migliore" o "creare una vita migliore per la maggioranza della gente", questo è lo slogan alla base della "filosofia IKEA", in realtà ci troviamo davanti, come nel caso di McDonald’s, ad un vero e proprio genocidio culturale che colpisce ancora più in profondità di McDonald’s. Infatti se McDonald’s distrugge le nostre abitudini alimentari salutari, con IKEA ci portiamo McWorld dentro casa, e ce lo teniamo con orgoglio... lo stesso piatto, la stessa libreria, lo stesso letto a Roma, Sydney, Stoccolma, Tokyo... Milioni e milioni (miliardi?) di copie del catalogo IKEA finiscono nelle case di quasi tutti noi. Spediti per posta, allegati ad una rivista, dentro un ufficio, sul treno, tra le letture da WC di un amico... ovunque può capitare, e capita di imbattersi nel fottuto catalogo dove potremo comprare tutte quelle cose di cui non abbiamo bisogno... ma che fanno sembrare la casa che abitiamo un po’ film americano, un po’ centro commerciale, un po’ rivista d’arredamento. JettsonInsomma sembriamo sempre più la famigliola dei Jettson (i Pronipoti) chiusi in casa a parlare con i robot, in città sotto cupole protettive invece là fuori è sempre più un ghetto di tutti contro tutti, in un ambiente sempre più nocivo e senza scampo. E sarà difficile che le grandi innovazioni tecnologiche come i "pacchi piatti" di IKEA, le suole AIR di Nike, o il nuovo McMenù possano modificare minimamente l’isolamento, la frustrazione, l’odio, le insicurezze, le ansie e la malattia che lo stesso McMondo produce. DO IT YOURSELF

Farsi il proprio arredamento, inventare, migliorare, riciclare è una delle cose che possono fare tutti/e traendone anche soddisfazione, nonchè un enorme risparmio >> prossimi al costo 0. Certamente una soddisfazione "unica", ben altra cosa che rimirare il divano Ektrop che hai a casa tu, tuo cugino, John Smith, Abdul Ben Hassan, Chin Lai Tu, Manolo Rodriguez e altre migliaia di umanoidi consumatori ormai ridotti ad obbedienti macchine produci-consuma-crepa. Non bisogna dimenticare che tutti gli artigiani (specialmente i falegnami) che lavorano in città dove apre un megastore IKEA non sono proprio per niente contenti di come cambia la loro vita... provate a chiederglielo. Poi naturalmente potremo piangere lacrime di coccodrillo sulla scomparsa degli antichi mestieri etc. etc.

NON DARE I TUOI SOLDI AD UN NAZISTA

Solo recentemente Ingvar Kamprad, boss, proprietario, fondatore etc. etc. di IKEA ha (immaginiamo per motivi di marketing globale) fatto ammenda del suo credo nazista... cosa che non è mai stata un segreto per nessuno. Vedi ad esempio questo profilo di Ingvar Kamprad redatto da BBC. "It was she [la madre] who infected the young Ingvar with enthusiasm for Adolf Hitler, whose seizure of her Sudeten homeland she regarded as liberation. Kamprad recently apologised for this youthful aberration." Oppure alcune note dell’Observer: "Kamprad himself was an enthusiastic Nazi sympathiser, though he now calls this youthful folly". Nello stesso articolo di BBC, ma anche su Forbes si parla inoltre del fatto che oggi il buon Ingvar Kamprad (MULTImiliardario 2.6 miliardi di dollari secondo Forbes) vive in Svizzera per non pagare le tasse, che brav’uomo.

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- Ci sono 13 contributi al forum. - Policy sui Forum -
> Ikea? Cattiva idea...
16 settembre 2005, di : Lory

Non dare i soldi ad un nazista?

Sempre meglio che darli ad un comunista!

Se mi serve uno sgabello e vedo che all’IKEA costa poco... perchè non dovrei andare a comprarlo? (ne ho già comprati due e mi sono trovato bene)

Ma dai....un po’ di decenza...

    che dire
    17 settembre 2005, di : fobik

    Complimenti!!!?
    > Ikea? Cattiva idea...
    24 marzo 2006

    la decenza manca a te.... non vedo perchè devi fare riferimento al comunismo...Nessuno ti dice di darli ai comunisti. Si sta cercando solamente di far aprire gli occhi. Comunque dobbiamo solo avere pena per gente come te.
...compl....
19 settembre 2005, di : Lory

complimenti... di cosa scusa?

perchè? non posso scegliere dove andare a comprare?

che differenza c’è tra nazisti e comunisti ?

estrema destra vs estrema sinistra

cosa ha fatto una parte e cosa ha fatto l’altra? hanno entrambe fatto cose che non dovevano essere fatte!

quindi per me sono UGUALI!

    Da un anarchico
    19 settembre 2005, di : Da un anarchico

    I complimenti sono riferiti al qualunquismo e all’assenza di presa di posizione. Compra pure da Ikea, bevi cocacola e acquista nestlè nonostante ti dicano e ti dimostrino che ci sono dei problemi, continua così tanto non sei diverso dalla massa anche se odi destra o sinistra. Sei una pecorella che si sente ribelle.
    macchè comunisti o nazisti qui si tratta di stronzi!
    30 giugno 2006, di : Nicola

    In questo momento sono nel mio nuvo appartamento a Milano, qualche tempo fa mi son recato all’Ikea per comprare un armadio (dicono: costan poco e son carini). Questa sera mi son ripromesso di cominciare a montarlo ma aprendo le scatole subito una bella sorpresa: i disegni nelle istruzioni non corrispondono ai pezzi nella scatola e quindi non posso montare il mio armadio. Guardo nel sito dell’Ikea per vedere se c’è un servizio clienti... nmero a pagamento che dopo 5 minuti di cazzate mi dice che il servizio è attivo dopo le 18. Morale della favola: hanno sbagliato a darmi i pezzi e ora per un loro errore devo pagare per risolvere il problema. Voi dibattete da che parte politica stanno, per me semplicemente son dei pezzi di merda! Nicola.
> Ikea? Cattiva idea...
5 novembre 2005, di : Gesù Cristo

all’autore: "...ma parla (in qs caso scrivi) come mangi..."
Ikea? Cattiva idea...
28 marzo 2006, di : Rebecca

Sono la prima ad essere favorevole al boicottaggio delle multinazionali e al tentativo di “correzione” di alcuni comportamenti sbagliati sia da parte delle grandi società transnazionali sia da parte degli stessi consumatori, ma la vostra critica a Ikea mi è parsa quasi inopportuna. Leggo che, come i centri commerciali, McDonald’s, ecc.., i negozi Ikea offrono un’immagine distorta della realtà, ovvero creano un mondo artificiale in cui perdersi e comperare; giustissima affermazione che condanna una delle tattiche obnubilanti di mercato (anche se in questo caso, la critica, più che al negozio, andrebbe fatta alla perversione insita nel cervello dei “consumatori” che da un po’ di tempo a questa parte, preferiscono farsi un giro tra i negozi dei centri commerciali, piuttosto che passeggiare all’aperto, passare del tempo con i figli, ecc...). Seguono dei commenti, a mio giudizio inutili, sulla gentilezza dei commessi... mi verrebbe da dire: meno male, ci mancherebbe anche che fossero maleducati, forse perché ritengo la maleducazione una caratteristica deplorevole in ogni circostanza. Arrivo poi all’affermazione sulle “cose che non servono”. Noi tutti acquistiamo cose che non servono, ma esistono sprechi e sprechi. Chi acquista la tazza colorata a 1 Euro nel negozio Ikea è probabilmente un lavoratore che ha poco da spendere, mentre colui che collezione le scarpe della Nike è quello che ha soldi da buttare. Il problema principale mi sembra che sia un altro: se solo alcune persone si possono permettere il lusso del di più, la cosa passa inosservata, se invece a desiderare quel superfluo è la maggioranza, allora quel privilegio diventa insostenibile. Qui entra in gioco un altro discorso che presuppone una rivoluzione a livello culturale che cambierebbe i sogni dei consumatori o aspiranti tali, mutandone i contenuti e consentendo al mondo di respirare aria migliore e vita più vera. Basata non sull’avere, ma.... inutile ripetere cose che si sanno. Tornando all’Ikea, non dobbiamo dimenticarci che, nella ricerca di una realtà migliore e nel tentativo di demitizzare i mondi artificiali del mercato, non si può eliminare la realtà quotidiana. A tutti è capitato di dover arredare una casa (cucina, letto, tavolo, sedie...), non di comprare il soprammobile “carino”, ma le cose fondamentali, quelle necessarie; a tutti è capitato. In tale circostanza, ci sono alcuni che possono comprare quello che più gli aggrada e dove andranno? Forse da Scavolini, o da qualche rinomato rivenditore di mobili. Invece, la maggioranza delle persone, nel momento in cui gli occorre un mobile, si reca nei grandi centri commerciali, nei negozi a basso costo, all’Ikea. E dove dovrebbero andare? Se per tutte le altre multinazionali si possono trovare alternative valide, per il problema mobilio, quali possibilità? Se ce ne fossero, sarei molto felice di prenderne atto.
    Ikea? Cattiva idea...
    19 aprile 2006, di : DAVIDE THE LIBERAL

    Che idea buttarla in politica ! Io prima di comprare la cucina all’Ikea ho girato i normali mobilifici. In conclusione con l’estratto conto bancario in mano ho scelto Ikea perchè avevo i soldi per quella. Mi permetto questa considerazione: i moralisti che mettono all’indice chi compra da Ikea sono molto spesso gli stessi che comprano dai poveri "compagni" cinesi le merci contraffatte passando sopra il fatto che il cinesino che le vende è uno schiavo in mano alla mafia cinese che le merci sono costruite con lavoro minorile, da operai che non hanno diritti, senza tutela dell’ambiente di lavoro in un paese dove si GIUSTIZIANO sommariamente DECINE DI MIGLIAIA di uomini l’anno.
Ikea? Cattiva idea...
3 maggio 2006, di : Ikea&dintorni

Mahhhhh!!!

Non so, arrivo tardi perché solo da quando sono andato a vivere da solo ho cominciato a scoprire Ikea...dopo aver fatto qualche giro nei mobilifici "classici"...spaventevole!!!

Insomma, sono di sinistra, premesso, non estremista ma di sinistra.

A meno di non voler vivere come Tyler Durdan, tutti più o meno abbiamo bisogno di un armadio per i vestiti, di una cucina, di tavolo e sedie. Io mi fermo qui che già con questi accessori ho casa piena zeppa.

Monolocale, minuscolo, con soppalco (almeno quello!).

Insomma, dopo giri e giri (nei quali ho sprecato così tanta benzina e tanto tempo e tanto traffico - chi vive/conosce a Roma o simili capisce...), ho deciso di tornare così, per curiosità, da Ikea...dopo esserci andato due-tre volte uscendo senza acquisti.

Ci sono andato di sera, in mezzo alla settimana, dopo le 19...ho comprato armadio (220€) e comprerò la cucina (circa 1000€ compresi elettrodomestici), insieme a mobile bagno (9,95€) + scarpiera (29,95€).

Tra made in china venduto nelle catene italiane di qualsiasi cosa (l’ultima volta che ho visto un paio di Jeans made in italy ho avuto quasi un mancamento...comprati, per di più, udite udite!!! in una catena super modaiola: ENERGIE!!!!!

Pazzesco...altro che via sannio...

Insomma, tra le tante questioni, mi sembra un po’ poco simpatico prendersela con chi cerca di risparmiare perché...non può spendere di più...

Ho raccattato anche un mobiletto dall’immondizia, con cura rimesso a nuovo: un mese di lavoro e soldi in quantità per un mobile delle dimensioni di un comodino.

Che faccio, aspetto l’equo e solidale alternativo a Ikea e nel frattempo dormo per terra e cucino con fornelletto da campeggio? Manca l’alternativa e, tra i due arricchimenti, preferisco partecipare a quello che mi costa meno.

Condizioni di lavoro disumane per i prodotti Ikea? Date un’occhiata, con maggiore attenzione, alle targhette di molti prodotti che sbandierano la loro italianità...De Longhi, per esempio.

Frullatore comprato all’astronomica cifra di 30€ e oltre: per curiosità vado a vedere, dopo settimane dall’acquisto, con la certezza che il nome De Longhi fosse garanzia di made in italy...invece...MADE IN P.R.C.!!!

My God, siamo realistici, della cucina abbiamo bisogno tutti (non dei portacandele, certo; ho comprato anche quelli ma centro il mio discorso sulle cose utili, qui...).

Ho sentito dire sempre su web (a proposito, scrivete qualcosa di nuovo...questo articolo, pur pregevole, l’avrò letto su una decina di siti, senza trovare altro di simile): prendiamo i mobili dall’immondizia; chiediamo la cucina al falegname.

....scusate, a costo di essere aggressivo: MA STATE FUORI??? Devo pensare che guadagnate tutti 10.000€ al mese per dire certe cazzate? Avete idea di quanto costi un microscopico mobiletto fatto su misura? O di come sia costosa la stoffa per ritappezzare un divano e ripulirlo???

Confesso, a me Ikea piace! Ma, facendo a meno per un istante di questo piacere, dico: alternativa! Manca l’alternativa, come invece c’è per i prodotti commercializzati da altre multinazionali.

E poi, anche spostando la lente sulle aziende nazionali, non multi, dico fate attenzione, facciamo attenzione.

Grazie per la pazienza, Ale

Liberale è rock
5 maggio 2006

Secondo l’autore di questa assurdità dovremo comprare quindi in un negozio statale, dove tutto è monopolizzato da un ente unico e assistenzialista?? Libertà di impresa e libertà di pensiero in un paese libero. Fin quando l’Ikea rispetterà le leggi della nostra nazione, pagherà le tasse e soprattutto renderà possibile la creazione di nuovi posti di lavoro, per quale motivo dovremo boicottarla? Capisco che questo fanatico "rifondatore" apre la bocca per piacere malgrado l’accusa è solamente una indicazione ideologica molto probabilmente frutto di riunioni discusse in centro sociale. Libero mercato in libero paese.
Ikea? Cattiva idea...
3 giugno 2006, di : antu

sinceramente parlo da persona abbastanza giovane,ho 15 anni,quasi 16,e a differenza di molti miei compagni,non spendo soldi. davvero,la spesa massimo mensile e’ di una maglietta a 10 euro a via sannio... non e’ che me ne voglio vantare,ma dico che e’ una necessita’. mio padre lavora alle poste,dobbiamo pagare un mutuo,mia madre ha una pensione baby misera misera...e siamo in 4,due adulti che hanno spesso a che fare con l’ospedale(costi per le medicine assurdi,certo ci sono alcune cose che si sottraggono dalle tasse ma non tutte,anzi) e due che vanno a scuola(e avete presente quanto ho dovuto pagare i libri USATI per la 5 ginnasio,sì? in tutto 100 euro. una settimana di lavoro di mio padre.). quando ci siamo trasferiti a roma,ci siamo ritrovati con gran parte dei mobili che mancavano perche’ quelli vecchi erano stati comprati per quella casa lì,e non riadattabili se non la cucina e la camera da letto matrimoniale dei miei,e abbiamo dovuto inventarci qualcosa. credetemi,ci siamo fatti tutti i mobilifici di tutta roma sud e tutti pretendevano cifre ASSURDE. oh,non abbiamo 4000 euro per un salotto,e nemmeno 5000 per un cesso. mi spiego? siamo andati all’ikea,mobili adattabili a tutte le esigenze,mobili poco costosi e che diciamoci la verita’,spesso durano persino di piu’ di quelli normali. stì cavoli se il signor ikea e’ ex nazista,io mi posso permettere solo la cazzatina ikea come la candelina alla vaniglia o il peluche a forma di pantegana e non ho capito perche’mai,siccome al tipo che ha scritto questo articolo sta sulle palle ikea e puo’ evidentemente permettersi falegnami su misura,dovrei privarmene. ho bisogno di una cornice?perche’ pagare 40 euro in una qualsiasi cartoleria-parlo di quelle carine,insomma- quando me la posso permettere a 3? perche’ devo spendere 500 euro per una lampada carina quando me la posso prendere a 20 all’ikea? idealmente sono di sinistra,ma non sono estremista. e da persona come sono,certamente non posso apprezzare un nazista. ma non mi importa. non capisco perche’ la mia camera debba essere piena di cose racattate dall’immondizia-che poi sono quelle ikea buttate da tempo dagl’altri- o vuota quando ikea mi permette di prendere cose carine e decenti?mah. scusate questa pappardella ma guai a chi mi tocca ikea. dovete ammettere,alcune trovate loro sono assolutamente geniali.
    Ikea? Cattiva idea...
    15 agosto 2006, di : antonio

    Apprezzo la "ribellione adolescenziale" e odio l’ipocrita saggezza dei falsi idealisti. Sei davvero grande Antu.

    Antonio 34 anni Palermo

Ikea? Cattiva idea...
5 settembre 2006, di : Roberto

Beh...dovete essere davvero "disturbati" per affermare che chiunque compri qualcosa all’Ikea è un povero illuso, ingranaggio di un meccanismo perverso nelle mani delle solite multinazionali. Ragazzi, suvvia, è come dire che i bambini che guardano i cartoni animati giapponesi, da grandi ammazzeranno di botte le altre persone... O come quando dicono che i videogiochi violenti incitano, appunto, alla violenza... Io credo invece nell’intelligenza delle persone che consapevoli del proprio budget o per qualsiasi altro motivo, possono scegliere liberamente di comprare qualcosa all’Ikea. E poi non c’è molta differenza con i grandi supermercati che hanno ormai affollato le nostre città facendo scomparire i piccoli artigiani. Alzino la mano quanti di voi non fanno la spesa da una catena di supermercati, lo avete fatto? Vi considerate per caso assassini o qualunquisti? NO?! e allora....
Ikea? Cattiva idea...
14 novembre 2006, di : fregato

Gentili lettori, chi scrive è in carne ed ossa un ex dipendente PRIMA felice dell’ikea world.

ebbene sono un essere umano fatto di IDEE,SENTIMENTI,PULSIONI.PASSIONI,ODIO,CAVOLI MIEI,AMORE,SOGNI,RISPETTO e tutto ciò che è parte di una persona..ebbene al mc world NON vado bene e sono rimasto fregato e senza lavoro DI NUOVO...ma non mi interessa..se non vado bene x il LORO mondo,vado più che bene x il mondo reale...anche troppo.lotterò fino all’ultimo respiro con o senza loro

Ikea? Cattiva idea...
23 luglio 2007, di : Bejita

Io ho arredato già tre case comprando all’ikea, e devo dire che sono venute proprio bene, piuttosto che spendere 6k euro per una parete attrezzata valentini o altro, ne prendo una ikea, tanto il legno è lo stesso e dura anche di più, perchè i fermi e le giunture sono migliori...
Ikea? Cattiva idea...
11 ottobre 2007, di : pseodomino

non c’è blogger che non abbia fatto almeno un post su ikea...
Ikea? Cattiva idea...
9 maggio 2008, di : bettie page

vorrei premettere che esistono una marea di posti dove trovare cose di qualità e a prezzi ragionevoli, piccole ditte nelle aree industriali. a milano, senza automobile e con 8 ore di lavoro (più una e mezza di andata e ritorno) sul groppino ho avuto poco tempo e meno ancora forze per arredare casa nuova fuori dall’ikea. ma so che quando prenderò la mia casa fissa, i mobili "importanti" (la cucina, i sanitari ecc) saranno prodotti in italia. mi sembra tutto questo una abnorme demonizzazione però. io i soldi per comprare il mobilio di una casa intera non ce li ho, anche se ho un lavoro che molti invidierebbero visto l’andazzo economico in italia, ma è pure vero che di recuperare mobili da case di vecchietti morti, case pignorate e case di sfrattati non ho il cuore, mi dispiace. senza contare che un tavolo pieno di tarli non lo auguro a nessuno. la mia storia è un’altra però: dei ragazzi a milano ci hanno rivenduto un soppalco usato. i bastardi non ci hanno dato tutte le viti, ne le istruzioni, spergiurando che c’era tutto ed era facilissimo. conclusione: il pezzo è fuori produzione, le viti introvabili, noi abbiamo casa invasa da assi di legno, perchè mancano cose fondamentali per montarlo. credo che sia una nobile causa incazzarsi con l’omologazione e con le multinazionali, quando EFFETTIVAMENTE ce n’è bisogno. ma credo di più che se avessimo tutti un BRICIOLO di onestà e pulizia d’animo in più, certi problemi sarebbero decisamente limitati. faccio presente che dietro ogni frode, dietro ogni azienda, dietro ogni cattiveria c’è un essere umano che prende decisioni. e la politica non c’entra nulla, piantatela di prendervela con comunisti e nazisti, siamo nel 2008 e ancora si va blaterando di cose appartenenti a persone per la maggior parte morte. potremmo fare un sacco di cose belle e stiamo qua a blaterare.

p.s. per il ragassuolo che ha trovato le istruzioni sbagliate: sul sito ikea puoi scaricare sia le istruzioni in pdf che chattare gratuitamente con un operatore. non sono ne pro ne contro, ma mi da fastidio a morte quando la gente non sa risolvere le questioni e da la colpa a terzi.... mi ricorda quando mia cugina in 3 elementare scrisse un tema contro la società avendola scambiata per una strega cattiva che fa cose cattive.

    Ikea? Cattiva idea...
    5 settembre 2011, di : riccardo

    Mah. Esistono dei tipi che si chiamano "padroni", e sembra che il loro scopo non sia beneficare il prossimo ma cavargli dei soldi. Se questo sia politica non lo so, però quando li incontri è meglio che stai in campana