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Gino Strada e Renzo Piano in Uganda per il nuovo Centro d’eccellenza

Un nuovo progetto di chirurgia pediatrica, ad opera dello staff di Emergency, in un altro territorio africano falcidiato dalle guerre.

di Redazione - mercoledì 15 febbraio 2017 - 4411 letture

"Emergency crede che ogni essere umano abbia diritto alle cure: per questo oggi siamo a Entebbe per dare inizio a questo bellissimo progetto, un Centro di eccellenza in chirurgia pediatrica. Il Centro sarà aperto a tutti i bambini ugandesi e del resto dell’Africa. Siamo convinti che questo aiuterà il dialogo tra le persone e gli stati e getterà semi di pace".

Gino Strada ci racconta perché oggi è un grande giorno per noi: questa mattina lui e Renzo Piano, insieme al Presidente e al ministro della Sanità ugandesi, hanno posato la prima pietra del nuovo progetto in Uganda: un Centro di eccellenza in chirurgia pediatrica che sorgerà sul Lago Vittoria, a 35 km dalla capitale Kampala.

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La posa della prima pietra

Non vediamo l’ora di vedere il Centro pronto e disponibile. "Questo luogo - spiega Renzo Piano - diventerà un posto pieno di vita. La bellezza a volte sembra solo una questione estetica, ma in Africa il bello non è mai separato dal buono. Questa è l’essenza di quello che vogliamo fare: un posto bello, un posto buono".

Gino Strada e Renzo Piano, insieme al Presidente Museveni e al ministro della Sanità Jane Ruth Aceng, hanno posato la prima pietra del nuovo progetto a Entebbe, in Uganda: un Centro di eccellenza in chirurgia pediatrica che sorgerà sul Lago Vittoria, a 35 km dalla capitale Kampala.

La necessità di un centro specializzato in chirurgia pediatrica in Uganda e nei paesi vicini è stato evidenziato dai ministri della Salute africani che fanno parte dell’ANME (African Network of Medical Excellence), la "Rete sanitaria d’eccellenza in Africa" creata nel 2009, con lo scopo di sviluppare i sistemi sanitari dei paesi aderenti e portare sanità di eccellenza e gratuita in Africa, affermando nella pratica il diritto di ogni essere umano a ricevere cure gratuite e di elevata qualità. L’ospedale di Entebbe sarà il secondo Centro di eccellenza della rete, dopo il Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, Sudan.

In Uganda, la mortalità infantile sotto i 5 anni di età è di 138 bambini per mille nati vivi. Garantire cure chirurgiche gratuite in questo contesto è una priorità per contribuire alla riduzione della mortalità infantile in Uganda e nei paesi limitrofi. "Milioni di bambini muoiono ogni anno semplicemente perché non hanno accesso alle cure mediche. Carenza di risorse? Scarso interesse per le sofferenze di una parte della popolazione? Mancanza di responsabilità dei governi? Qualunque sia il motivo, la domanda è sempre la stessa: dovremmo continuare a tollerare questo scandalo o dovremmo compiere ogni sforzo possibile per salvare o migliorare la vita di milioni di esseri umani?" spiega Gino Strada. L’ospedale sarà un centro di riferimento per i pazienti ugandesi, ma anche per bambini con necessità chirurgiche provenienti da tutta l’Africa.

Il Governo ugandese ha deciso di partecipare attivamente al progetto, donando il lotto di terreno dove sarà costruito il Centro chirurgico. Renzo Piano Building Workshop ha disegnato l’ospedale in collaborazione con Tamassociati, con la progettazione strutturale di Milan ingegneria e la progettazione impiantistica di Prisma engineering.

"Quando Gino Strada mi ha chiesto di partecipare a questa nuova sfida di Emergency non ci ho pensato due volte, ho detto immediatamente sì! Questo ospedale sarà un modello di eccellenza medica, sostenibilità ambientale, indipendenza energetica e armoniosa distribuzione dello spazio. Vogliamo utilizzare le risorse della terra, l’acqua e il sole, i migliori traguardi della modernità, quelli veri" racconta Renzo Piano. "L’ospedale sarà edificato sulle rive del Lago Victoria, circondato da natura e alberi. La vegetazione sarà l’orizzonte dei piccoli ospiti, gli alberi come metafora del processo di guarigione".

L’ospedale avrà 3 sale operatorie e 78 posti letto e sarà anche un centro di formazione di giovani dottori e infermieri provenienti dall’Uganda e dintorni. Sarà costruito in terra pisè, una tecnica di costruzione tradizionale che utilizza la terra cruda, garantendo un’inerzia termica che manterrà costanti la temperatura e l’umidita nell’edificio. Un’attenzione particolare sarà destinata agli aspetti ambientali: il centro avrà un impianto di circa 2600 pannelli solari fotovoltaici in copertura, realizzati da Enel Green Power, per soddisfare il fabbisogno energetico. Alla cerimonia ha partecipato anche la fondazione Prosolidar, primo partner del progetto, il cui contributo sarà destinato alla realizzazione del blocco operatorio.

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