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Fosforo non convenzionale

Una inchiesta di "Rai News 24" rivela che gli Stati Uniti hanno usato il fosforo bianco come un arma durante l’attacco a Fallujah del novembre del 2004. Un veterano: "I corpi si scioglievano". Inizia così a diradarsi il velo su una battaglia che nessuno ha potuto vedere.

di Morris Bober - mercoledì 9 novembre 2005 - 4890 letture

L’esercito degli Stati Uniti ha usato il fosforo bianco durante l’attacco a Fallujah del novembre del 2004. L’agente chimico, contrariamente a quanto affermato dal Dipartimento di Stato in una nota del 9 dicembre 2004, non e’ stato usato, secondo gli usi consentiti, per illuminare le postazioni nemiche, ma e’ stato usato indiscriminatamente sui quartieri della citta’. E’ quanto emerge da un’inchiesta di Rainews 24, realizzata da Sigfrido Ranucci, in onda domani alle 7,35, nella quale, con testimonianze di ex militari americani, vengono mostrati anche documenti filmati del bombardamento al fosforo, e quelli altamente drammatici che ne riprendono gli effetti, oltre che sugli insorgenti iracheni , anche su civili, donne e bambini di Fallujah, alcuni dei quali sorpresi nel sonno. Ascoltiamo un brano dell’intervista a un ex militare americano.

“Ho sentito io l’ordine di fare attenzione perché veniva usato il fosforo bianco su Fallujah. Nel gergo militare viene chiamato Willy Pete. Il fosforo brucia i corpi, addirittura li scioglie fino alle ossa". E’ questa la tremenda testimonianza che un veterano della guerra in Iraq, ha rilasciato a Sigfrido Ranucci, inviato di Rai News 24. "Ho visto i corpi bruciati di donne e bambini - ha aggiunto l’ex militare statunitense - il fosforo esplode e forma una nuvola. Chi si trova nel raggio di 150 metri è spacciato". L’inchiesta di Rai News 24, "Fallujah. La strage nascosta", presenta oltre le testimonianze di militari statunitensi che hanno combattuto in Iraq, quelle di abitanti di Fallujah. “Una pioggia di fuoco e’ scesa sulla citta’, la gente colpita da queste sostanze di diverso colore ha cominciato a bruciare, abbiamo trovato gente morta con strane ferite, i corpi bruciati e i vestiti intatti” ha detto Mohamad Tareq al Deraji, biologo di Fallujah.

"Avevo raccolto testimonianze sull’uso del fosforo e del Napalm da alcuni profughi di Fallujah che avrei dovuto incontrare prima di essere rapita" - ha raccontato la giornalista del Manifesto, Giuliana Sgrena, a Rai News 24 - "avrei voluto raccontare tutto questo, ma i miei rapitori non me l’hanno permesso!".

L’inchiesta mostra documenti filmati e fotografici raccolti nella città irachena durante e dopo i bombardamenti del novembre 2004, dai quali risulta che l’esercito americano contrariamente a quanto dichiarato dal Dipartimento di Stato in una nota del 9 dicembre 2004, non ha usato l’agente chimico per illuminare le postazioni nemiche, come sarebbe lecito, ma ha gettato Fosforo Bianco in maniera indiscriminata e massiccia sui quartieri della citta’. Nell’inchiesta, curata da Maurizio Torrealta, vengono trasmessi anche documenti altamente drammatici che riprendono gli effetti dei bombardamenti sugli insorgenti iracheni, ma anche su civili, donne e bambini di Fallujah, alcuni dei quali sorpresi nel sonno. Il filmato mostra anche un documento dove si prova l’uso in Iraq di una versione del Napalm, chiamata con il nome MK77. L’uso di queste sostanze incendiarie su civili è vietato dalle convenzioni dell’Onu del 1980. Mentre l’uso di armi chimiche è vietato da una convenzione che gli Stati Uniti hanno firmato nel 1997. Si toglie così il velo a una battaglia che nessuno ha potuto vedere.

Testo tratto dal sito www.rainews24.rai.it il 7 novemmbre 2005


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Come uscire dall’Iraq?
14 novembre 2005, di : E ora una tassa per l’Iraq , a monito!

No ad ogni forma di razzismo, anche quello culturale, religioso, politico. I popoli poveri debbono essere privi di dispositivi di governo troppo costosi. Chi vuole esportare la democrazia, deve quindi finanziare non solo le pallottole, ma anche le scuole, le strade, gli ospedali, i laureati, le centrali, le industrie, la polizia, l’edilizia (!!!!!!!!!!!!!!!!). La democrazia, è come una gradinata: si prega di posare i piedi dove non ci sono persone! Quante nazioni sono così povere da non avere nulla da mangiare! a cosa può servire portar loro la democrazia? E’ solo un nostro modo di vedere il problema con l’occhio dei ricchi! difatti tornando nel passato dell’occidente, si distinguono facilmete quali furono gli obbiettivi primari dello sviluppo:..L’affrancamento dalla fame operata dalle coltivazioni intensive, e sopratutto dai sistemi di allevamento (acqua, mais, silos).. l’avvento dell’era industriale (l’era del vapore), con relativa introduzione della catena di montaggio... Cosa serviva la democrazia prima, quando ancora la fame mieteva vittime come la peste? E’ come uno che per sfuggire i morsi della fame, si mette a sognare il futuro! Non c’è da scandalizzarsi se nei paesi più poveri c’è un comandante anche spietato: è l’unico modo economico per governare i poveri! Anche noi siamo poveri! perchè illudersi? solo perchè qualcuno se la passa un pò meglio? Forse abbiamo già imparato il modo per progredire? Ciao