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Festival delle Letterature Migranti

La sesta edizione del Festival delle Letterature migranti si svolgerà a Palermo dal 21 al 25 ottobre 2020

di Redazione Zerobook - mercoledì 21 ottobre 2020 - 2096 letture

Inizia il viaggio di Flm 2020! Anche se in un momento storico straordinariamente complesso, abbiamo scelto di esserci anche quest’anno, per affrontare insieme le nuove sfide che il reale ci propone. Lo faremo a distanza, trasmettendo online il nostro Festival: una maniera sicura e inclusiva per permettere a tutti di essere parte della nostra manifestazione.

La giornata di oggi, mercoledì 21 ottobre, inizia con una serie di appuntamenti dedicati ai più giovani; si parte alle 9:30 all’Istituto comprensivo “Perez Calcutta” con la scrittrice Sara Rattaro, che dialogherà con studenti e docenti dei suoi Il cacciatore di sogni e La formula segreta. Il fantasma di un genio del Novecento (Mondadori). L’incontro è realizzato in collaborazione con la libreria Dudi.

Alle 10 è il momento degli universitari, che potranno accedere a un appuntamento online con Paolo Di Stefano, che parlerà del suo Noi (Bompiani) con Donatella La Monaca e Domenica Perrone. Alle 11, spazio ancora agli universitari, che stavolta si confronteranno con Maria Rosa Cutrufelli, autrice di L’isola delle madri (Mondadori), in dialogo con Donatella La Monaca e Domenica Perrone. Entrambi gli appuntamenti sono realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umanistiche all’interno del seminario Attraversare il deserto. Per assistere agli eventi sarà sufficiente collegarsi a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=hSt_T3-nKsc&feature=youtu.be

Nel pomeriggio ci sposteremo a Villa Trabia per uno dei momenti più emozionanti della giornata: la presentazione del progetto artistico Generazione spontanea, alla presenza degli artisti Francesco De Grandi e Michele Guido; il progetto, che riflette sulla clausura come atto di scelta laica e indispensabile, è curato da Agata Polizzi, in collaborazione e in condivisione con la Fondazione Merz. Gli artisti lavoreranno alle loro installazioni, e verranno filmati: il video della performance verrà diffuso al termine dell’inaugurazione.

Infine, eccoci al clou della giornata: alle 17:30 a Villa Trabia inaugureremo ufficialmente la sesta edizione del Festival delle Letterature Migranti. Interverranno il sindaco Leoluca Orlando, Mario Zito, Davide Camarrone, Beatrice Merz, Francesco De Grandi e Michele Guido, con la partecipazione dei curatori, dello staff, degli artisti e di tutti i rappresentanti degli enti che ci sostengono e ci accompagnano in questo viaggio; l’evento verrà trasmesso in diretta streaming.

Siamo pronti per partire: anche quest’anno sarà davvero una splendida avventura!

FLM 2020

(Dalla presentazione del Direttore Artistico del Festival, Davide Camarrone)

La sesta edizione del Festival delle Letterature migranti si svolgerà a Palermo dal 21 al 25 ottobre 2020. Edizione contrassegnata dalla sua forma che, in relazione alla condizione data, sarà in parte, prevalente o del tutto virtuale. Scelta dettata da una condizione emergenziale che ha determinato profondi cambiamenti nel pianeta e che richiede non solo un mutamento transitorio ma una rivisitazione di forme e contenuti già entrata a far parte del progetto e del programma. Il Festival, pur avendo sempre fatto ricorso alla comunicazione Social, ne fa adesso un elemento strutturale.

Nei mesi della pandemia, perdendo di velocità il sistema economico fisico, è cresciuta vorticosamente la velocità del sistema immateriale, fino a determinare un intreccio e una sovrapposizione di tempi differenti, con un’ulteriore spinta alla precarizzazione dei rapporti di produzione. Il sistema culturale dovrà dotarsi di nuove strategie, per sopravvivere.

Avevamo individuato – già nelle settimane successive alla conclusione della scorsa edizione, contrassegnata da un significativo successo di pubblico e numerosi riconoscimenti – una chiave per la costruzione del nuovo programma: “Oasi e deserti”. Titolo polisemico, in grado di alludere al cambiamento climatico, all’esistenza di luoghi di riflessione e di scambio sottratti alla desertificazione indotta dalla rete, alla storia e all’identità del continente liquido che chiamiamo Mediterraneo e alla modalità del diwan letterario, del confine/dogana come luogo di incontro e relazione.

Centrale diventa la riflessione sul “Tempo”. Il tempo che sceglieremo, tra i tanti che ci sono offerti. A significare che questa krisis è irta di pericoli quanto ricca di opportunità.

Nel corso delle passate edizioni del nostro Festival, avevamo già condotto una riflessione sul Tempo, sulla frammentazione sociale, sulle nuove modalità di comunicazione e di relazione, costruendo programmi letterari che fossero da considerarsi dei canoni interpretativi del Tempo nel quale viviamo, rigenerazioni, non semplici rassegne di novità editoriali. Questa krisis ha in qualche modo accresciuto la portata dei processi di cambiamento già avviati, da una parte mostrando le nostre fragilità e dall’altra travolgendo le nostre resistenze ideologiche. Oasi e deserti ragiona di passato e futuro, di ambiente e dissipazione, di relazioni e separatezze, di dialogo e pregiudizio. I testi selezionati chiamano in causa il mutamento in corso, l’altro e l’identità, l’Europa, il Novecento, la Storia, le Civiltà. A fianco e all’interno del supertema del programma letterario “Oasi e deserti”, si muoveranno specifiche modalità ispiratrici dei linguaggi differenti, tra di esse complementari.


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