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De Gregori incanta Marsala

Il suo modo di interpretare le sue canzoni, con arrangiamenti sempre diversi dalle prime versioni incise, lo rende ancora più particolare e unico.

di Francesco Genovese - martedì 4 marzo 2008 - 4854 letture

Grande concerto ieri sera al Teatro Impero di Marsala; ad esibirsi il grande cantautore Francesco De Gregori, che indiscutibilmente rappresenta insieme ad altri grandi cantautori, l’espressione più alta della musica italiana. Le sue canzoni sono parole, versi, storie e sogni, accompagnate da musiche ad alti livelli eseguite in modo pulito ed impeccabile.

Il suo modo di interpretare le sue canzoni, con arrangiamenti sempre diversi dalle prime versioni incise, lo rende ancora più particolare e unico. Uno stile che riesce anche a trasmettere significati diversi a seconda del momento e che, di fatto, fanno da specchio a quello che dovrebbero essere le canzoni, da non considerare mai banali, ma frutto di una significante maturità letteraria, artistica e musicale.

Il concerto è iniziato con un tris davvero meraviglioso: "Titanic", "I muscoli del Capitano" e "L’abbigliamento di un fuochista", per poi proseguire con tante altre ballate che hanno segnato il suo repertorio di cantastorie che percorre le curve della memoria. A primeggiare di sicuro "Raggio di sole", "Generale", "La leva calcistica della classe ’68", "Sempre e per sempre" e "Festival", canzone che parla di Luigi Tenco, morto suicida a Sanremo, dove proprio ieri si svolgeva la finale del festival.

Le grandi versioni de "La ballata dell’uomo ragno", "Rimmel" e "La valigia dell’attore" hanno fatto da apripista alla fine del concerto accompagnato da "Il bandito e il campione", "La donna cannone" e "Buonanotte fiorellino” eseguita in chiave blues-country.

Intanto il sipario calava sul palco e la gente iniziava a lasciare il teatro, con la consapevolezza di aver assistito ad un grande concerto e con l’amarezza di non aver ascoltato canzoni come "Pablo" e "Alice", segno evidente di un repertorio così vasto e impossibile da eseguire nella sua totalità.

Di sicuro, almeno per me, è stato un concerto memorabile che ricorderò sempre come uno dei momenti più belli della mia vita, che è fatta anche di canzoni di De Gregori che, da sempre, sono riuscite a farmi vedere girare il mondo sotto un’altra prospettiva.


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