Beni confiscati alle mafie anche quando il reato è prescritto

di giovanni d’agata - mercoledì 25 agosto 2010 - 1743 letture

Pugno di ferro della Cassazione sulla confisca obbligatoria dei proventi della criminalità organizzata. “ La misura può essere disposta anche in caso di prescrizione del reato, purchè il giudice accerti a monte la responsabilità penale dell’imputato “. La sentenza n. 32273 del 24 agosto 2010 della seconda sezione penale della Cassazione ha riaperto la possibilità di applicare la confisca obbligatoria anche se il reato si è già prescritto. I giudici hanno però fissato un importante paletto: è il Tribunale a dover accertare, prima di disporre il sequestro, che la responsabilità penale dell’imputato sia effettiva. Secondo il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, l’importante decisione della Suprema Corte che fa dietrofront rispetto alla decisione delle Sezioni unite depositata soltanto due anni fa (8834), ha affermato il principio secondo cui “in caso di estinzione del reato, il giudice dispone di poteri di accertamento, al fine dell’applicazione della confisca, non solo sulle cose oggettivamente criminose per loro intrinseca natura (art. 240, comma 2, n. 2 c.p.), ma anche quelle che sono considerate tali dal legislatore per il loro collegamento con uno specifico fatto reato" (art. 240, comma 2 n° I c.p. e art. 12 sexies L. n° 356/’92)”.


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