Attenti a quel topo

A Parigi è possibile incontrare tanti tipi di topi...

di Sergej - giovedì 4 aprile 2024 - 797 letture

All’inizio era il gatto di Hanna & Barbera alle prese con l’inafferrabile topino ("maledetto topastro!"). Tom e Jerry [1]. O forse no? All’inizio era l’antipatico Mickey Mouse disneyano? Ma no, dài... per i francesi l’unico topo buono è quello di Ratatouille [2] (2007), che ha conquistato gli angoli dei venditori di souvenir del centro storico di Parigi nonostante la ritrosia nazionalistica. Un ratto l’ho trovato disegnato anche ai piedi di un lampione di piazza Stravinsky, vicino al Centre Pompidou.

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Parigi, piazza Igor Stravinsky

Ma poi... mentre siamo alla mostra della Bourse de Commerce di Pinault ecco che vedo ai piedi di una parete delle schegge. Un buco sul muro all’altezza del pavimento. Quasi non ci faccio caso. E dal buco fa capolino la testa di un piccolo topino bianco. E il topino parla! Si muove, scuote la testa, poi sparisce di nuovo.

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Il topino di Gander

Questa è opera di Ryan Gander, artista inglese (nato a Chester nel 1976). Una piccola cosa deliziosa e inaspettata. Idea certamente non nuova. Ma decisamente accattivante.

Di personaggi che spuntano dal basso verso l’alto, dal dietro, da ciò che è nascosto vi sono disseminati indizi attraverso la memoria storica e artistica. Penso al personaggio nascosto in un archivolto nella Chiesa di Sainte-Foy (Conques), siamo nella Francia dell’XI secolo (la foto l’ho presa da Tumblr [3]).

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Archivolto nella Chiesa di Sainte-Foy

O all’inquietante pagliaccio It nel libro e poi nel film tratto da Stephen King (non metto la foto). Fino all’avatar di Maurizio Cattelan di una ventina di anni fa...

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Maurizio Cattelan 2001

Parigi, si sa, la buona vecchia Parigi, è piena di topini, almeno quanto Roma lo è di gatti... Ma questo topino di Gander è davvero carino, oggetto delle attenzioni di tutti i bambini che visitano la mostra. Non perdetevelo!

Ps: l’installazione di Gander è parte di una trilogia (The Trilogy, creata nel 2018-2020) e si intitola: "I... I... I..." (io... io... io...). L’animazione dura circa 7 minuti (il filmatino che ho ripreso è molto più breve...). Per la precisione, si tratta di una opera animatronica: "Facendo capolino da minuscoli fori installati sulle pareti della Bourse de Commerce, di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana, questi topolini animano discretamente ognuno dei tre spazi, filosofeggiando e attirando l’attenzione dei visitatori, invitati ad accovacciarsi per ascoltare da vicino le loro parole" [4].

[1] Cfr Wikipedia.

[2] Cfr Wikipedia.

[3] Via Colibri44love, andando a ritroso sono arrivato fino a una pagina Fb di Isabella Biagiotti che qui si ringrazia.

[4] Cfr PinaultCollection.


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