Alimenti: in Italia consumo elevato di sale

di giovanni d’agata - martedì 30 marzo 2010 - 1993 letture

I Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico si attivino per indurre le industrie alimentari a ridurre la concentrazione di sodio negli alimenti.

Gli italiani nel mondo sono conosciuti come dei buongustai. Ma proprio per tale ragione si abbandonano e si abituano agli eccessi. E’ ciò che sta accadendo negli ultimi anni in merito anche al consumo pro – capite di sale: secondo alcuni studi la media al giorno è pari a 12 grammi, certamente ben al di sopra della dose giornaliera raccomandata dall’OMS/FAO di 5 grammi al giorno, con conseguenti gravi ricadute sulla salute soprattutto in merito ai rischi per la circolazione sanguigna e l’aumento di casi di cittadini soggetti ad ipertensione e problemi renali. Chiaramente i soggetti più colpiti dai rischio del sovradosaggio di sale sono quelli in sovrappeso ed obesi ed in Italia si sa la percentuale di questi soggetti è in costante aumento. Da qualche tempo però nel Paese sono noti studi scientifici che hanno avviato collaborazioni con le industrie alimentari per la riduzione dell’assunzione di sale attraverso l’attivazione di strategie di diminuzione dei livelli di sodio negli alimenti in commercio. Secondo il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, il Ministero della Salute in collaborazione con quello dello Sviluppo Economico dovrebbero attivarsi per favorire tali strategie virtuose di riduzione della concentrazione di sodio nell’indotto alimentare, che senz’alcun dubbio comporterebbero come effetto pressochè immediato un miglioramento delle condizioni di vita e della salute degli italiani con conseguente diminuzione dei costi sociali per la riduzione del numero dei soggetti colpiti dalle conseguenze dell’eccessivo consumo di sale.


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