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Aggiornamento dal Sudan

La Ong costretta a riprogrammare le proprie attività nel Paese

di Emergency - venerdì 6 ottobre 2023 - 576 letture

Come già segnalato, EMERGENCY è stata costretta da subito a riprogrammare le attività nel Paese: a Khartoum nel complesso del Centro Salam, un mese fa è stato allestito il Centro di chirurgia d’urgenza e traumatologia dove si sono eseguite 200 visite ed effettuato in media 5 interventi chirurgici al giorno, per salvare persone colpite da pallottole o armi da taglio, vittime di saccheggi e atti di criminalità. Si è riuscito inoltre a mettere a disposizione dell’ospedale governativo Un Dawn Ban Hospital di Khartoum una ambulanza operativa 24 ore su 24 per facilitare il trasporto urgente dei pazienti chirurgici da operare presso il proprio ospedale.

Le attività del Centro Salam di cardiochirurgia proseguono: nonostante le difficoltà negli spostamenti e negli approvvigionamenti, è stato possibile effettuare circa 100 interventi al cuore.

L’assistenza cardiologica dei pazienti prosegue anche nelle “cliniche satellite” del Salam, gli ambulatori cardiologici che sono stati aperti per garantire la continuità delle cure a chi è scappato dalla capitale per i combattimenti: ad agosto sono stati distribuiti farmaci per la terapia orale cardiologica a oltre 350 persone e effettuato 280 visite di follow up.

A Port Sudan e a Nyala (Sud Darfur) i Centri pediatrici sono aperti e si visitano tra i 20 e i 60 bambini ogni giorno, mentre rimane invece chiuso, per motivi di sicurezza, il Centro pediatrico di Mayo (Khartoum).

C’è molta preoccupazione per l’evolversi della situazione e la difficoltà negli spostamenti e negli approvvigionamenti, ma grazie al sostegno ricevuto, non solo economico, EMERGENCY continuerà a lavorare per non lasciare sola la popolazione.

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Juma

Si chiama Juma. Ha 11 anni. Ha perso un occhio e una mano per una granata.

Quando è arrivato nel nostro ospedale di Khartoum urlava per la paura. Un pezzo di cioccolata era l’unica cosa in grado di tranquillizzarlo.

I suoi genitori sono dispersi, probabilmente a causa del conflitto.

Ora sta meglio. L’altro occhio – che era stato colpito – è salvo, “Juma è tornato a essere vispo, ieri è anche uscito in giardino per mangiare” racconta Gina Portella, Coordinatrice medica.

In una Khartoum dilaniata dai combattimenti, il nostro Centro di traumatologia e chirurgia di urgenza offre cure alle vittime civili della guerra.

Non abbandoniamo il Sudan.


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