Adotta il voto di un immigrato

Aderiamo alla lettera / appello di Sherif El Sebaie "Adotta il voto di un immigrato". Il 9-10 aprile 2006, per le elezioni politiche italiane 2006.

di Redazione - domenica 9 aprile 2006 - 5588 letture

Fra poche settimane i cittadini italiani saranno chiamati a votare il nuovo governo. Circa 3 milioni di stranieri regolarmente residenti in Italia non lo potranno invece fare, nonostante rappresentino il 9% della forza lavoro, paghino tasse e contributi e/o investano soldi in Italia contribuendo alla crescita di questo paese. Per la Destra essi si materializzano solo quando fanno la fila per tre giorni davanti agli uffici postali. Di conseguenza, non è loro permesso esprimere un’opinione non solo sull’operato del governo del paese dove si dipanano le loro vite, dove investono i loro soldi, dove sognano un futuro, ma non potranno nemmeno rispondere, con lo strumento del voto, a chi li offende quotidianamente e gratuitamente. I cittadini italiani però lo possono fare. Per se stessi, innanzitutto. Ma anche per i loro vicini di casa o per i loro colleghi di lavoro stranieri che vivono nello stesso paese, svolgono gli stessi lavori, pagano le stesse tasse, aiutano i propri familiari nei paesi di origine mentre subiscono ogni tipo di insulto e di angheria, ogni tipo di ricatto e di sfruttamento garantito e perpetuato da leggi che i cittadini italiani stessi possono cambiare.

La possibilità di ritrovarsi per altri cinque anni alla mercé della Lega e delle svariate espressioni neofasciste che sono confluite ultimamente nella coalizione della Destra, mi riempie di orrore per le nostre esistenze, i nostri investimenti materiali e affettivi e il nostro stesso diritto alla vita in questo paese. Ma quello che mi preoccupa ancora di più è vedere alcuni cittadini italiani - di sinistra o vicini ai suoi ideali - esternare la loro volontà di astenersi dal voto mentre intere popolazioni vengono bombardate dalle Destre proprio con la scusa di regalare loro questo diritto. L’astensione è una prospettiva orribile per chi deve subire una miriade di provvedimenti e di esternazioni a dir poco umilianti senza possibilità di cambiare le cose in meglio per sé stesso e per tutti. Ritengo che le idee espresse nel programma dell’Unione in materia di immigrazione siano un balsamo capace di lenire ferite che rischiano di incancrenirsi irrimediabilmente. Quindi, cari amici italiani, se non volete votare per voi stessi, fatelo almeno per noi. Se non avete a cuore i vostri interessi, abbiate pietà almeno delle nostre esistenze, della nostra dignità umana calpestata ogni santo giorno. Adottate i nostri voti e quelli dei nostri figli. Andate a votare, per il bene dell’Italia.

Sherif El Sebaie, Il Manifesto, P.12


Per aderire alla campagna "Adotta il voto di un immigrato", si può ripubblicare il testo della "Lettera agli italiani" pubblicata (Martedi 21 marzo 2005, giornata mondiale contro il razzismo), ripubblicare la vignetta del mitico Mauro Biani* o esporre - sui propri siti e blog - il banner della campagna.

Link al blog di Salam(e)lik


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bell’idea !
9 aprile 2006

bell’idea ! adottiamo il voto di un immigrato ! E votiamo tutti per il partito della legge islamica, lapidiamo le adultere e mettiamo come festività il venersi ! Wow ! Questa si che è una bella idea !
    mah...
    10 aprile 2006, di : una italiana

    Povera Italia! E poveri tutti gli italiani che, grazie alla presenza della Lega legittimata dalla destra, credono che il razzismo abbia ragione d’esistere e fanno un vanto del loro senso di intolleranza. Sono davvero dispiaciuta per voi...che brutta cosa... Studiate ragazzi, formatevi una coscienza critica perchè se è già triste che qualcuno la pensi come il nostro amico è ancora più triste pensare che si senta orgoglioso di manifestare il suo odio razziale rendendolo pubblico. Non è colpa sua, i nostri "showman" leghisti hanno fatto in modo che in italia il razzismo possa diventare un vanto... Peccato...
NO !
10 aprile 2006

io sono un italiano, e lei chi è ???? Non sono leghista, non sono razzista, non sono xenofobo, e non tollero etichette da chi manco mi conosce e spara sentenze buoniste. Il buonismo lo metto nel wc e tiro la catenella.