Oggi parliamo di... cura


“Cura” è una parola importante, che non riguarda solo la salute, ma anche il benessere generale della persona e dell’ambiente. Purtroppo, in italiano esiste solo questo termine a indicare due concetti che invece...


di Alessandra Calanchi pubblicato il 23 luglio 2024

“Cura” è una parola importante, che non riguarda solo la salute, ma anche il benessere generale della persona e dell’ambiente. Purtroppo, in italiano esiste solo questo termine a indicare due concetti che invece in inglese, per esempio, hanno un termine ciascuno: cure e care. Il primo indica la cura in senso medico, mentre il secondo si riferisce a un universo di gesti che vanno dall’accoglienza all’attenzione, dalla manutenzione all’affetto premuroso. Take care significa fa’ attenzione, e il/la care-giver è chi si prende cura, chi ha a cuore una persona (quello/a che in italiano chiamiamo “badante”, che però letteralmente significa sorvegliare, controllare. Tutt’altro, insomma). Qualcuno mi dirà: no, esiste anche “accudimento”! Beh, non è la stessa cosa, perché tecnicamente parlando riguarda solo i bambini. Oggi “cura” si usa più che in passato proprio come traduzione dell’inglese, a indicare l’obiettivo di prendersi cura dello spazio di vita, oppure del nostro pianeta e delle sue risorse.

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Copertina di Domicilio, di Maria Gabriella Canfarelli

Ho scelto di parlare della cura attraverso due libri che risalgono a qualche anno fa. Il primo è una silloge di poesie di Maria Gabriella Canfarelli dal titolo Domicilio (Nuovi Quaderni, 1999). Il volume è costituito di quattro sezioni: Della cura domestica, Il tempo attraversato, Il segno anteriore, Elementi. La scelta di partire proprio dalla “cura” e di coniugarla con la domesticità, lo spazio della casa, la “Domus” (p. 13), ci porta subito in un mondo fatto di pareti e specchi, tappeti ed erbe medicinali, stracci da cucina e rossi d’uova. Aver cura dello spazio della casa significa saper raccontare la storia, anzi, le storie che si dipanano fra porte e finestre, arrivi e partenze. E poesie come “Indirizzo” (p. 33), “trasloco” (p. 35) ci fanno capire la natura effimera eppure strutturante dell’abitare, il processo di formazione delle nostre fragili identità e delle nostre vite rizomatiche.

Anche le sezioni successive proseguono su questo doppio filo intimista/esistenzialista, sempre mediante scelte linguistiche che privilegiano l’autoironia e il divertissement come nota acutamente l’autrice della Prefazione, Maria Attanasio. Voglio riportare la mia preferita, “Attraversare” (p. 57):

Incespicata ai nodi che mi trovo
Un altro passo muovo
Nella conta: ma perdo il tratto
Inesplorato, il filo e tergiversa
La scriminatura da un lato all’altro
La buona luce liquefatta in gola
Che – se sputata –
È lucidante d’osso.

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Copertina di Space caring - energie per abitare, di Marco Monari

L’altro volume è di Marco Monari si intitola Space Caring. Energie per abitare (Oakmond, 2020). L’autore, in questo caso, non è un poeta ma uno studioso di scienze ambientali e di “energie sottili”. Nel suo libro propone diverse soluzioni per pulire/ purificare/ decontaminare gli spazi di vita e di lavoro a livello energetico – non è un manuale di pulizia! – soprattutto nei momenti in cui più se ne senta la necessità: dopo un evento traumatico, dopo una malattia, dopo un abbandono, dopo un trasloco… Monari parte dallo spazio della casa e dell’ufficio ma il suo sguardo è olistico e teso a dare a tutti la consapevolezza della propria capacità di “prendersi cura”. Arredato di un’ampia bibliografia, il volume è suddiviso in sette capitoli: Oltre il decluttering, Le energie sottili che ci circondano, Affordance dei luoghi di vita e di lavoro, La firma energetica degli spazi, Verso una metafisica ambientale, Space caring: istruzioni per l’uso, Casi pratici.

Sfogliando le pagine di questo libro impariamo a muoversi tra le stanze con una rinnovata attenzione – alla pulizia, all’armonia, all’ordine – e anche a riequilibrarle in senso energetico, sempre tenendo presente la fragilità delle cose più preziose che abbiamo: i rapporti interpersonali e il nostro ecosistema globale. Impariamo a percepire le vibrazioni di forme e colori e perfino a dialogare meglio coi figli, i genitori, e i nostri amici animali. Cito dalla Conclusione (p. 197)

Fare manutenzione energetica dei nostri spazi di vita può essere faticoso, ma se lo viviamo quotidianamente col giusto spirito può diventare un passatempo divertente e darci molte soddisfazioni. Svilupperemo anche un fiuto particolare, una specie di sesto senso, quando andremo a casa di amici e parenti: capiremo subito se qualcosa non va, e potremo essere loro di grande aiuto. Sarà un po’ come giocare al detective – solo che in questo caso lo scopo delle nostre azioni sarà unicamente il benessere nostro e del nostro ambiente di vita. Scusate se è poco.

Non chiedetevi che c’entrano fra loro questi due libri. Nell’universo tutto è collegato (lo dicevano i Lakota Sioux molto prima dell’entanglement: Mitakuye Oyasin). E se questo non vi basta, vi darò un indizio: la Poesia e le “energie sottili” sono due modi certamente anticonvenzionali, ma entrambi molto efficaci, per arrivare a comprendere bene il concetto di cura.


Maria Gabriella Canfarelli ha pubblicato i libri di poesia Battesimo di pioggia (1986),  Domicilio (1999), Cattiva educazione (2002), Zona di ascolto (2005), L’erborista (2010),  Dichiarazione giurata dell’attrice (2015), Provi di lingua matri (in dialetto siciliano, 2019) e  Memento – dalle Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana (2021). Ha scritto per il teatro Amori (2022) e collabora a riviste culturali con recensioni e saggi. Vedi la scheda su Antenati).

Marco Monari ha lavorato presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Bologna. Laureato in Scienze Ambientali, diplomato in Naturopatia presso la Scuola dell’Istituto Riza Psicosomatica di Milano, è autore de: La piazza che non c’era. Ecologia urbana, paesaggio sonoro cognitivo, luoghi antropici del benessere (2013), Simboli di carta. I Tarocchi fra gioco, divinazione e storytelling (con Ivana Rigo, 2024), e Incontri di pietra nella città di Pesaro (ZeroBook 2024).

Scheda Amazon. Vedasi anche intervista su YouTube.



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