Donne e istruzione superiore nel
Sud d'Italia
Donne e istruzione
superiore nel Sud d'Italia. L'Università della Calabria
Uno studio di Caterina Vincenzo pubblicato nel n. 29 , maggio 2000,
della rivista "città d'utopia" Rubbettino
"Nell'anno accademico 1995-96 le studentesse iscritte
nelle Università italiane rappresentano il 52,6% delle iscrizioni,
contro il 46,8% di dieci anni prima. Il grado di istruzione delle
donne meridionali, secondo quanto emerge dai recenti tassi di scolarità,
tende quindi ad essere polarizzato tra un livello molto basso (licenza
elementare) e uno molto alto (laurea), mentre i maschi appaiono maggiormente
presenti ai livelli intermedi". L'altro dato interessante è che le
studentesse presentano indici di regolarità e di successo maggiori
dei coetanei. Occorre però fare attenzione al cosiddetto fenomeno
della "segregazione" o "autosegregazione". La difficoltà che permane
a scegliere le facoltà scientifiche (le donne sono il 23,9% nel gruppo
di ingegneria e l'80,1% nel gruppo letterario ) , se da un lato ci
riporta alla predilezione femminile verso i percorsi formativi piuttosto
che verso quelli professionalizzanti, dall'altro si presenta come
rischioso in un "mondo dove è prevedibile un'applicazione crescente
e diffusa delle tecnologie avanzate (dall'informatica alle telecomunicazioni)
in tutti i settori di lavoro". Rigoroso quadro di riferimento teorico,
abbondanza di dati quantitativi, interviste alle studentesse e alle
laureate della Università della Calabria, raggruppate intorno ai temi
della famiglia del lavoro, della vita universitaria, fanno di questo
studio un'occasione interessante di riflessione sul ruolo dell'istruzione
nella formazione dell'identità femminile.
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