Ponte Stretto, via libera dal ministero dell'Ambiente

 

ROMA - Semaforo verde per il progetto del Ponte sullo stretto di
Messina, ma deve essere integrato da una lunga serie di prescrizioni che
riguardano l'impatto sismico, la tutela di aree delicate, l'inquinamento
acustico e luminoso ed altri aspetti. Questo il responso della
Commmissione speciale per la valutazione di impatto ambientale istituita
dal ministero dell'Ambiente. Un responso che è stato criticato da Verdi
ed ambientalisti, secondo cui, il progetto doveva essere bocciato.
Soddisfatto per il via libera, invece, l'amministratore delegato della
società Stretto di Messina, Pietro Ciucci.

La Commissione, composta da 20 membri scelti tra professori
universitari, esperti e dirigenti della pubblica amministrazione, si è
riunita oggi per dare il suo parere, dopo l'esame di oltre 600 tavole
grafiche ed oltre 60 relazioni descrittive per un totale di oltre 6.000
pagine consegnate dalla società. Il parere tecnico è contenuto in 260
pagine, più 8 di prescrizioni. Toccherà ora al ministero dell' Ambiente
emanare il decreto di valutazione di impatto ambientale, in concerto con
quello dei Beni culturali. Sarà poi la società Ponte di Messina ad
accogliere le prescrizioni nel progetto definitivo. La Commissione
provvederà quindi a verificare che il progetto definitivo sia coerente
con il progetto esaminato e che siano state correttamente rispettate
tutte le prescrizioni riportate nel parere.

Le prescrizioni riguardano, in particolare, la problematica
geo-sismo-tettonica dell'area dello Stretto; la tutela delle aree a
delicato equilibrio ambientale, in particolare i Pantani di Ganzirri; la
salvaguardia delle falde sotterranee; la predisposizione di un piano di
monitoraggio che valuti gli effetti sulle specie migratorie sensibili;
l'analisi dei materiali di scavo in vista di un loro riutilizzo;
l'adozione di opere di mitigazione del rumore; l'utilizzo di impianti di
illuminazione che diminuiscano l'inquinamento luminoso sul mare.
Inoltre, nel parere vengono indicate misure per mitigare l'impatto del
ponte sul paesaggio e viene prescritto di predisporre un progetto di
monitoraggio ambientale in fase di progettazione definitiva ed un
sistema di gestione ambientale.


Il via libera al progetto è stato criticato dal mondo ambientalista. Per
la senatrice verde Anna Donati, «quello della Commissione Via sulla
compatibilità ambientale del ponte sullo stretto di Messina è un parere
positivo scontato: se la Commissione non fosse addomesticata, il lungo
elenco di prescrizioni avrebbe dovuto indurre all' emissione di un
parere negativo sull' opera». Secondo il portavoce di Legambiente,
Roberto della Seta, «il progetto, spacciato fino a oggi come definitivo,
in realtà presenta una serie infinita di buchi e le prescrizioni della
commissione Via lo testimoniano». Il Wwf rileva che «il via libera
espresso dal ministero dell' Ambiente appare più politico che tecnico:
con le stesse motivazioni il progetto poteva essere respinto». Critico
anche il geologo del Cnr, Mario Tozzi. «Lo studio di impatto ambientale
- spiega - è da ripensare perchè, pur ammettendo che la zona è ad
altissimo rischio sismico non si utilizzano al livello di progetto i
dati già esistenti o che potrebbero scaturire da studi appositi».

Di parere opposto l'amministratore delegato della Società Ponte di
Messina, che esprime «vivo apprezzamento» per il parere positivo
all'opera. Ciucci parla di «data storica e una testimonianza
fondamentale che conferma l'attenzione dedicata dalla società
all'impatto ambientale e paesaggistico dell' opera e sottolinea la
validità del complesso e articolato studio sull'impatto presentato dalla
Stretto». Le raccomandazioni e le prescrizioni contenute nel parere
favorevole, aggiunge, «rappresentano un'ulteriore opportunità di
miglioramento del progetto». Soddisfatto anche il presidente della
Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. «La decisione - sostiene - dà un'
accelerata all' iter e fa giustizia di tante oziose polemiche».