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Bologna si occupa ancora: nasce Chourmo di
Marilina Gianico |
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Un’iniziativa
degli studenti delle scuole superiori
Da qualche tempo a questa parte il proliferare della
scritta CHOURMO su ogni superficie scrivibile della
città e il diffondersi di volantini e manifesti
annuncianti la partenza di un fantomatico veliero a
sette vele diffondevano una certa curiosità nell'ambiente
universitario bolognese, così al primo apparire
di un recapito ci siamo recati sul posto per avere notizie
più precise. Il posto è un deposito in
disuso, proprietà di una s.r.l. di costruzioni
edili, occupato dall'8 maggio ad opera degli studenti
delle scuole medie superiori bolognesi e di qualche
universitario dello Spazio Sociale Studentesco. Intervisto
Francesca, una delle ragazze che sono qui dall'inizio,
per avere delucidazioni su questo nuovo centro. Innanzitutto,
il nome. Chourmo è il titolo del secondo libro
della Trilogia marsigliese di Fabio Montale, opera di
Jean-Claude Izzo, giallista francese contemporaneo,
e si propone come il simbolo di una consapevolezza nuova
del ruolo dei cittadini nella discussione delle problematiche
legate alla gestione degli spazi sociali. Dopo aver
diffuso l'idea al pubblico attraverso un'intensa opera
di volantinaggio e alle organizzazioni di sinistra con
un comunicato atto a presentare l'iniziativa, i ragazzi,
già in contatto con esponenti di Rifondazione
e DS, nonchè con i Wu@Ming, hanno deciso di occupare
questo posto per avviare una serie di attività
che vanno dagli incontri-dibattito su problemi all'ordine
del giorno, quali l'emergenza di misure cautelari contro
l'elettrosmog o la questione dei CPT, a incontri culturali,come
la presentazione dell'ultima antologia dei Wu@Ming,
dagli spettacoli teatrali alle serate di autofinanziamento
con aperitivi e concerti.
La denuncia da parte del proprietario è già
partita, ma qui vige il più assoluto ottimismo.
Chourmo continuerà la sua opera anche fuori da
questo edificio perchè, mi dice ancora Francesca,
per la prima volta le scuole bolognesi intraprendono
la creazione di uno spazio autogestito di orizzonti
così vasti e prendono coscienza dell'importanza
del ruolo dei singoli nella creazione di uno spazio
più vivibile, più umano. Chourmo è
un appello alla coscienza sociale di ogni individuo,
perché spezzi l'indifferenza generale e richiami
la società civile, tutta la società civile,
alla sua responsabilità e alla necessità
di una sua presa di posizione di fronte ai problemi
che si presentano e alla prepotenza delle istituzioni.
È anche la fiducia nella collaborazione umana
da cui potrebbe venir fuori un mondo migliore. E allora
speriamo di vedere presto questa vela ormeggiata in
più posti e… in bocca al lupo, Chourmo!
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