Forum sociale antimafia "Peppino Impastato"
Mafia e resistenza alla mafia a 25 anni
dall'assassinio di Peppino Impastato
Sono passati 25 anni dall'assassinio di Peppino Impastato.
In tutti questi anni, i familiari che hanno rotto con la parentela
mafiosa, i compagni di militanza di Peppino che hanno continuato
sulla
strada percorsa al suo fianco, il Centro siciliano di documentazione
a
lui intitolato hanno condotto una lotta quotidiana per salvare
la
memoria di Peppino, smantellare la montatura che lo voleva terrorista
e
suicida, per ottenere verità e giustizia, e hanno promosso
iniziative, a
cominciare dalla manifestazione nazionale contro la mafia del
9 maggio
1979, la prima della storia d'Italia, che coniugavano la radicalità
dell'esperienza di Peppino, la sua rottura con la famiglia,
con la
concretezza di un'antimafia fatta insieme di riflessione, di
denuncia e
di impegno sociale.
Quest'attività, spesso condotta in grande isolamento,
ma che ha visto
anche la collaborazione di Democrazia proletaria prima e di
Rifondazione
comunista poi, di esponenti di forze politiche e di varie associazioni,
è riuscita ad ottenere risultati impensati fino a qualche
anno fa. L'11
aprile del 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato
all'ergastolo
come mandante dell'assassinio di Peppino, il 5 marzo 2001 era
già stato
condannato Vito Palazzolo, vice di Badalamenti, e il 6 dicembre
del 2000
la Commissione parlamentare antimafia ha approvato una relazione
sulle
responsabilità di rappresentanti delle istituzioni nel
depistaggio delle
indagini. La memoria di Peppino ha resistito al passare degli
anni e
ultimamente, grazie anche a un film che ha avuto e continua
ad avere un
grande successo, la sua figura è nota a centinaia di
migliaia di persone.
L'anno scorso varie realtà impegnate su diversi terreni
(dalle attività
socio-culturali all'impegno per la pace, dal movimento contro
la
globalizzazione ai centri sociali) hanno dato vita al Forum
sociale
antimafia "Peppino Impastato" che dal 9 all'11 maggio
ha promosso una
mobilitazione nazionale, con varie iniziative (forum tematici,
spettacoli, manifestazioni) che hanno approfondito i temi dell'antimafia
sociale e hanno portato a Cinisi migliaia di persone che vedono
in
Peppino un punto di riferimento essenziale per la sua capacità
di legare
insieme militanza politica, impegno sociale, creatività
culturale.
Quest'anno vogliamo rilanciare il Forum sociale antimafia sulla
base di
un programma che mette al centro le manifestazioni che si svolgeranno
a
Cinisi nel maggio prossimo, ma si articola in iniziative di
discussione,
incontro, mobilitazione che si svolgeranno nelle località
in cui operano
le varie associazioni che hanno promosso il Forum e anche altrove.
Il venticinquesimo anniversario dell'assassinio di Peppino
cade in un
contesto internazionale nazionale e locale quanto mai preoccupante.
La
guerra all'Iraq, scatenata nel più assoluto dispregio
del diritto
internazionale, mira non solo ad accaparrarsi le ingenti risorse
petrolifere di quel paese ma soprattutto a costituire un ordine
mondiale
fondato sull'arbitrio del più forte. L'intervento militare
viene
presentato come lotta al terrorismo ma lo rinfocolerà
in tutte le sue
forme. Invece di affrontare e risolvere politicamente i problemi,
a
cominciare dalla questione palestinese, la scelta dell'azione
armata
apre una prospettiva di insicurezza permanente, di violenza
militare a
cui si risponde con la violenza disperata dei gruppi che praticano
l'attentato suicida come guerra dei più deboli. In questo
quadro, che si
inserisce perfettamente dentro processi di globalizzazione che
approfondiscono e aggravano divari sociali e squilibri territoriali,
le
mafie troveranno nuovo alimento per i loro traffici e le loro
politiche
di sopraffazione e di dominio.
Il governo Berlusconi continua a perseguire una politica di
legalizzazione dell'illegalità e di privatizzazione del
potere che
recepisce aspetti del modello mafioso e costituisce un contesto
quanto
mai favorevole per il rafforzamento e l'espansione dei soggetti
criminali.
A livello regionale il governo di centrodestra rilancia la politica
familistico-clientelare, progetta di fare della Sicilia una
zona franca
spalancata ai traffici illegali in un'area euro-mediterranea
consacrata
al libero scambio e ospita nel suo seno un assessore colto a
colloquiare
telefonicamente con mafiosi nel tentativo di aiutarli a riprendersi
i
beni confiscati. Nel 2002 il consiglio comunale di Cinisi è
stato
sciolto per infiltrazione mafiosa e mentre ai funerali del figlio
del
capomafia si sono viste accorrere centinaia di persone la partecipazione
della popolazione locale alle iniziative contro la mafia continua
a
essere inadeguata, ma cresce l'interesse dei più giovani.
La deindustrializzazione della Sicilia, con la crisi dei grandi
gruppi
impreditoriali presenti nell'isola e la chiusura o il drastico
ridimensionamento degli stabilimenti industriali, dalla Fiat
di Termini
Imerese all'Imesi di Carini, alla Keller, mentre gli operai
di Gela e di
Priolo sono costretti a scegliere tra vivere disoccupati o lavorare
con
la certezza di contrarre malattie mortali, si coniuga con la
diffusione
del lavoro nero e precario e offre nuovo spazio all'economia
illegale.
Le iniziative del prossimo maggio cercheranno di affrontare
alcuni di
questi temi, collegandoli con le risposte che le mobilitazioni
degli
operai, degli studenti, dei disoccupati, dei senzacasa, il movimento
per
la pace e contro la globalizzazione neoliberista hanno cominciato
a
dare. Il programma di quest'anno prevede le seguenti iniziative:
Giovedì 1° maggio: partecipazione alla manifestazione
di Portella della
Ginestra per chiedere che venga fatta piena luce su tutte le
stragi che
hanno insanguinato l'Italia.
Sabato 3 maggio, ore 16,30: incontro-dibattito su 25 anni di
impegno per
la verità e la giustizia. Le sentenze di condanna di
Palazzolo e
Badalamenti per l'assassinio di Peppino Impastato.
Venerdì 9 maggio, ore 9: iniziative nelle scuole di
Cinisi, girotondo
per la pace, mostra fotografica. Ore 11: apposizione di lapidi
sulla
tomba di Peppino e sul casolare vicino ai binari dove è
stato ucciso, di
tabelle sul lungomare Cinisi-Terrasini, preparazione di murales.
Ore 16:
Forum su Mafie, guerre e globalizzazione. Ore 19: lapide sulla
sede di
Radio Aut e fiaccolata da Radio Aut alla piazza di Cinisi. Ore
22:
spettacoli in piazza.
Sabato 10 maggio, ore 10: iniziative delle associazioni che
promuovono
il Forum, tra cui Forum su Donne, mafia e antimafia, Informazione
e
controinformazione, Neofascismo oggi. Ore 16: Forum su Mafia,
deindustrializzazione e sviluppo alternativo e proiezione dei
video
"Fuori dai cancelli", dell'Archivio storico del Movimento
operaio e
"Vertenza Imesi" di Telefabbrica. Ore 21: spettacoli
e festa al Campo
sportivo.
Domenica 11 maggio, ore 10: Forum: Mafia, politica e antimafia
istituzionale. Ore 16: Forum su Esperienze di antimafia sociale.
Chiusura dei lavori dei Forum. Ore 21: spettacoli.
Dal 9 all'11 maggio sarà operativa a Cinisi Teleaut,
che darà voce a
tutte le realtà del Forum e documenterà le varie
attività.
Promotori: Famiglia Impastato, Centro siciliano di documentazione
"Giuseppe Impastato" di Palermo, Associazione "Peppino
Impastato" di
Cinisi-Terrasini, Circolo "Musica e Cultura" di Cinisi,
Associazione
"Radio Aut", Arci Palermo, Libera Palermo, Associazione
"Non solo Alive"
Palermo, Ciss - Cooperazione Internazionale Sud-Sud, Gruppo
Nemo
Marsala, Circolo Metropolis di Castellammare del Golfo, Comitato
resistenza anticapitalista Palermo, Giovani Comunisti Palermo,
Rifondazione comunista Palermo, Sinistra giovanile Cinisi-Terrasini,
Attac Palermo, QuartodeiMille.
Per informazioni: Centro Impastato Palermo: tel. 0916259789,
fax
091348997, e-mail: csdgi@tin.it, sito internet: www.centroimpastato.it;
Associazione "Peppino Impastato" Cinisi-Terrasini:
tel. 0918667052,
e-mail: salvo_vitale@virgilio.it, sito: www.peppinoimpastato.com;
Circolo Musica e Cultura: tel. 3391850241, sito: www.cmc-cinisi.org;
Associazione Radio Aut: 3336394387, e-mail: radioaut@neomedia.it,
sito:www.radioaut.org; Giovani comunisti: tel. 0916121588, e-mail:
palermo@giovanicomunisti.net, sito: www.giovanicomunisti.net.
Come arrivare a Cinisi
In Treno: Dalla stazione di Palermo, proseguimento in direzione
Trapani,
fermata alla stazione di Cinisi (25 km da Palermo).
In Automobile: Da Palermo imboccare l'autostrada A29
Palermo-Trapani-Mazara del Vallo, uscita svincolo di Cinisi.
Da Palermo
imboccare la S.S. 113 in direzione Trapani.
In Aereo: L'Aeroporto internazionale "Falcone e Borsellino"
di Palermo è
a Punta Raisi nel territorio comunale di Cinisi e dista 1 km
dal centro
del paese. Dall'aeroporto sono in servizio un treno/navetta,
il
Trinacria Express, con corse ogni ora ed un servizio di pullman
con
corse frequenti per Cinisi, oltre che i taxi.
In Nave: Dal Porto di Palermo attraccano i traghetti e le navi
passeggeri provenienti da: Genova, Livorno, Napoli e Cagliari.
Si
consiglia di proseguire poi con dei pullman che partono dalla
Via
Balsamo a Palermo, accanto la stazione Centrale ferroviaria,
con cadenza
frequente.
Dove pernottare
"
Campeggio del Campo sportivo a Cinisi del Forum sociale antimafia,
capienza 2000 posti, con servizi igienici, prezzi: contributo
libero per
sostenere l'organizzazione. Dista 1 km circa dai luoghi delle
manifestazioni. Obbligatorio portarsi la tenda;
"
Hotel Villaggio Città del Mare di Terrasini, S.S. 113,
km 301. Prezzi
speciali per il forum:
Tariffe per persona in mezza pensione:
2 notti 3 notti
camera doppia 91 euro 137 euro
camera singola 104euro 156 euro
Tel 091/8687555;
"
Casa vacanze, appartamenti nel paese di Terrasini:
camere doppie e quadruple con cucinino al prezzo di 26 euro
a persona;
Via Archimede 16, tel 091-8681690;
"
Residence La Giara a terrasini:
bilocali con cucina, al prezzo di 70 euro al giorno;
Via Ungheria 25, tel 091-8684721;
"
Residence Basilone:
camere al prezzo di 26 euro al giorno;
Via ruffini 8, tel 3381930641.
"
Sono disponibili alloggi in case private degli organizzatori
tra Cinisi,
Terrasini, Partitico e Palermo, gratuitamente ( affrettarsi
a chiedere).