I Disobbedienti bloccano i rifornimenti
alle basi Usa
Un centinaio di manifestanti ha fatto irruzione
nel mercato ortofrutticolo di Padova e nell'aeroporto di Ciampino
(Roma). Obiettivo: bloccare le aziende che riforniscono di cibo
le basi Usa
PADOVA – I Disobbedienti protestano in tutta Italia contro
l’avanzare della guerra. Questa mattina un centinaio di
manifestanti ha compiuto un blitz al mercato ortofrutticolo di
Padova, bloccando l’attività di quelle aziende ree
di portare i rifornimenti alle basi americane. In tarda mattinata
un nuovo blitz, questa volta all’aeroporto di Ciampino (Roma).
Questa la motivazione: “In caso di conflitto l’aeroporto
sarà uno dei luoghi decisivi, nodo strategico per le operazioni
di rifornimento”.
La protesta è cominciata questa mattina:
i manifestanti provenienti da Padova, Mestre, Venezia e Treviso
hanno preso di mira uno stand di rifornimento di frutta e verdura
a basi militari Usa, imbrattandolo all’interno e all’esterno
con spray rosso e azzurro. L’azienda, secondo quanto riferito
dai manifestanti, rifornirebbe non solo le basi italiane (Sigonella,
Napoli, Vicenza, Aviano), ma anche quelle in Germania e nella
ex Jugoslavia. Poi i Disobbedienti hanno bloccato i camion della
società Alpetrans che trasporta la merce alle basi.
”Noi – dice il leader del movimento,
Luca Casarini – non volgiamo stare a guardare la guerra,
che è un affare di migliaia di miliardi non solo per il
petrolio e multinazionali delle armi, ma anche per business commerciali
come quello del mercato ortofrutticolo di Padova”.
La miccia che ha fatto scoppiare la protesta è
stata la rimozione di una bandiera della pace esposta da una cooperativa
per ordine del direttore del mercato ortofrutticolo. “Una
rimozione – accusa Casarini – per motivi politici
o meglio economici perché si offendevano i grandi clienti,
gli acquisti dei militari americani”.
I giovani hanno fatto irruzione nel mercato, situato
nella zona industriale di Padova, con striscioni contro la guerra,
fumogeni colorati e bandiere arcobaleno con la scritta Pace. “Queste
– Casarini – sono le nostre forme di boicottaggio
contro chi vuole la guerra all’Iraq e chi fa parte dell’ingranaggio
bellico”.
Verso mezzogiorno un ulteriore blitz, questa
volta nell’aeroporto di Ciampino. La protesta è durata
in tutto una quindicina di minuti: l’intento era bloccare
gli aerei in arrivo e in partenza. Sono stati fermati dagli agenti
addetti alla sicurezza quei manifestanti che hanno tentato di
invadere la pista. “Arrivederci alla grande manifestazione
di sabato prossimo”, dicono i Disobbedienti. Che minacciano:
“Blocchiamo le città nelle 48 ore successive allo
scoppio della guerra”.
Fonte:
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,170041,00.html
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