Homepage di Girodivite

Home | Archivio | Rubriche | Dossier | E.Mail | Cerca | Redazione

 

Interviste

Girodivite incontra il premio nobel - Intervista a Josè Saramago

Josè Saramago
Testo ed Intervista a cura di Lorenzo Misuraca

Josè Saramago è nato ad Azinhaga, in Portogallo. Per le difficoltà economiche della famiglia non potè frequentare gli studi superiori.
Puro autodidatta, nel 1947 esordì al romanzo con Terra del peccato, che nella pesante atmosfera del Portogallo salazarista passò del tutto inosservato.
Militante comunista dal 1959, riuscì a conciliare l’attività politica clandestina con una produzione letteraria alla luce del sole, sia come critico che come poeta (Le poesie possibili, 1966; Probabilmente allegria, 1970).
Dopo la rivoluzione del 1974 è stato per qualche tempo vicedirettore del quotidiano “Diario de noticias”, per poi dedicarsi a tempo pieno all’attività di narratore. Nel 1998 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura.
Dopo i romanzi Manuale di pittura e calligrafia (1977) e Una terra chiamata Alentejo (1980), ottenne con Memoriale del convento (1982) un successo che lo impose all’attenzione mondiale, poi confermato da L’anno della morte di Ricardo Reis (1984), La zattera di pietra (1986), Storia dell’assedio di Lisbona (1989), Il Vangelo secondo Gesù (1992), Cecità (1995), Tutti i nomi (1998), La caverna(2001).
È anche autore di teatro: Che farò con questo libro?, (1980); La seconda vita di Francesco di Assisi, (1987); In nomine Dei, (1993) e di libri di viaggio: Di questo e d’altro mondo, (1971); Il bagaglio del viaggiatore, (1973).

E' possibile leggere ulteriori notizie su Antenati, la storia della letteratura europea online

 
 
Ad un anno dalle elezioni in Portogallo, che hanno visto l’amministrazione comunali della capitale e il governo passare in mano alla Destra, qual è il suo giudizio sul suo operato nel paese?

Saramago: Il problema in Portogallo è che la crisi economica e le difficoltà in cui si trova il paese sono di antica data. Sarebbe da vedere a quando risale questa situazione: a cinque anni fa? A dieci anni fa? Io credo che il compito del cittadino sia quello di accertarsi e controllare l’operato dei politici.

Negli ultimi anni si è sviluppato un movimento di persone che, da Genova a Firenze, chiede un mondo migliore. Crede che sull’onda di questo movimento possa nascere anche una nuova letteratura impegnata socialmente, e al tempo stesso di valore?

Saramago: Non è importante che nasca una nuova letteratura impegnata. L’importante è che nasca, da questo movimento, una nuova mentalità, perché non c’è bisogno di un mondo più giusto, ma semplicemente di un mondo giusto, che ancora manca.
In questa azione è molto importante quello che faranno i giovani. Questo nuovo mondo lo costruiranno i giovani, con l’aiuto- semmai- di alcuni della mia età, che dovranno aiutarvi con l’esperienza.
Il 25 Aprile, il giorno in cui si festeggia in Portogallo la liberazione dalla dittatura nel 1974, quest’anno c’erano pochissimi giovani per le strade a manifestare. Questo perché le nuove generazioni portoghesi stanno perdendo la memoria del passato, non s’interessano per nulla di ciò che è stato il passato recente del loro paese. E questo è molto grave.

Qual è la sua posizione riguardo all’annunciata guerra in Iraq? È contrario?

Saramago: Chiaro che sono contrario! A parte i motivi direttamente collegati alla guerra, che mi portano ad essere fermamente contrario, provi a riflettere su una cosa: in questo momento, mentre noi parliamo, nei paesi poveri una persona muore ogni quattro secondi di fame, o malattia, o per mancanza d’acqua.
Basta riflettere su ciò per capire quanto la guerra in Iraq sia sbagliata, e quanto bisogni adoperarsi per risolvere questi problemi innanzi tutto

 
 
 
 
Giro Mailing List
Nome
E.mail
Tieniti aggiornato sulle prossime uscite e sulle iniziative di Girodivite
Iscriviti
Cancellati

Cerca in "giro"
Cerca nel web
powered by FreeFind

Indietro | Girodivite è on-line dal 1994 | Info | Disclaimer | Contatti | Redazione | Stampa | Invia | Up |