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Catania
social forum
Catania Social Forum Convenzione per l'altra città
PRIMA SESSIONE DELLA CONVENZIONE
PERMANENTE SULLA CITTA'
Una Convenzione per l'altra città
Un percorso per riprenderci la città,
per liberare Catania
SABATO 30 NOVEMBRE 2002
ORE 16.30 - ORE 20.30
CGIL - Sala Bastiano Russo
Via Alessi
CATANIA
(estratto dal documento di convocazione)
La proposta del Catania Social
Forum, in rapporto con molte associazioni,
è di avviare un processo di accumulazione
di iniziative e di riflessioni
tali da definire ed imporre forme nuove di democrazia
diretta e di controllo
popolare nella città dominata dalla destra
e caratterizzata dalla decomposizione
del tessuto sociale.
L'obiettivo da assumere è quello, in forme
da definire, del "Bilancio Partecipativo"
e della costruzione di una "Città
Amica". Obiettivi da raggiungere in conflitto
con le istituzioni comunali, che con i loro meccanismi
di democrazia autoritaria,
Consiglio e Giunta, taglio dei trasferimenti e
privatizzazioni, sono lontane
e nemiche dei cittadini. Non diverso è
il ruolo delle Municipalità assieme
private di ogni potere programmatorio e finanziario,
ed assieme braccio
organizzato di mediazione clientelare.
Per "riprendere la città" indichiamo
due condizioni:
a) l'inchiesta sulla materialità della
vita dei catanesi, a partire dalle
periferie
b) l'analisi della città, del suo sviluppo
e del suo degrado, dei suoi ceti
dominanti, dell'intreccio tra poteri economici,
politici, mafiosi. In una
parola comprendere l'intreccio tra il "Caso
Catania" della Commissione antimafia
e il "Modello Catania" della modernizzazione
e dello sviluppo.
L'inchiesta, già cominciata in alcuni quartieri
(Librino, San Cristoforo,
Civita, Montepo) in rapporto con le aggregazioni,
anche deboli, di quartiere,
propone un modello che assuma la forma di una
spirale che, anche attraverso
mezzi televisivi, coinvolga i cittadini e documenti
(il Teatro di Librino
ad esempio) il degrado, ma anche, attraverso interviste,
la volontà, i bisogni
degli abitanti, la composizione sociale, le esigenze
da esprimere nel bilancio
partecipativo. E' possibile così ridare
la parola ai cittadini. La Convenzione
è quindi un momento iniziale di un impegno
permanente e strutturato di inchiesta
e di intervento.
L'analisi della città può partire
da due elementi che sono di tutta evidenza:
- la crisi della maggioranza che
appoggia Scapagnini
- e la crisi delle politiche di "sviluppo"
che hanno caratterizzato il "Modello
Catania" in sostanziale condivisione tra
centrodestra e centrosinistra (Piano
Regolatore Generale, Patto Territoriale Catania
Sud, Patto per il Lavoro,
Agroalimentare)
Si dimostra così come, nel
mutare delle Giunte, non è mutato il blocco
che
domina la città. Il blocco che, amputato
dei Cavalieri del Lavoro, è il
cuore del Caso Catania ed al cui centro è
il Partito della Borghesia catanese:
La Sicilia e Ciancio. Intoccabile anche quando,
come nel caso dell' affaire
Ospedale Garibaldi, l'indagine si avvicina pericolosamente
agli edifici
del giornale.
I due schieramenti competono nella relativa capacità
di alimentare le richieste
del blocco dominante, le richieste di sicurezza,
stabilità, accumulazione.
Una capacità che è del tutto legata
al rapporto che ciascuno degli schieramenti
ha con chi detiene il potere a livello nazionale.
Così si spiega perché, contemporaneamente,
cade nelle mani di Latteri l'Università
con larghi consensi nella "sinistra accademica",
e il Comune in quelle di
Scapagnini, perché è noto che Roma
cadrà in quelle di Berlusconi e Palermo
in quelle di Cuffaro. E tutto questo con complessi
passaggi dall'uno all'altro
schieramento di cui è simbolo Cuffaro,
inamovibile in qualsiasi giunta di
centrodestra, centrosinistra fino a divenire il
Presidente, vero e proprio
"genius loci siciliae".
Ora queste politiche diverse, sono unificate dal
fatto che le modernizzazioni
autoritarie che le ispirano contemporaneamente
determinano una polarizzazione
crescente tra la ricchezza (da indagare) dei pochi
e la povertà dei ceti
popolari. Povertà nella capacità
di accedere ai servizi, alla scuola, alla
sanità, ad un territorio non devastato
in una parola ad una città che sia
amica dei suoi cittadini e di quelli, i migranti,
che la abitano e che devono
essere uguali agli altri anche nei diritti politici.
Ricca cioè del loro incontrarsi, generosa
delle sue strade e delle sue piazze,
dei mille edifici , delle Ville Monumentali (Villa
Bellini), di proprietà
comunale e cioè di proprietà dei
cittadini, da sottrarre all'uso privato
o al degrado, capace di aprire le scuole ai quartieri,
di dotarle di biblioteche,
di impedire l'attacco alla salute che il traffico
micidiale, l'accumulo
di rifiuti, l'inquinamento elettromagnetico determinano.
Per questo occorre reinventare uno spazio pubblico
nell'economia, sottrarre
al mercato la funzione di moltiplicatore delle
differenze e delle dipendenze.
A cominciare dalla lotta contro le privatizzazioni
dei beni comuni: l'acqua
in primo luogo. Ma anche contro l'esternalizzazione
delle funzioni tradizionalmente
pubbliche.
Ma anche la lotta contro i consumi imposti: per
prodotti mediterranei non
adulterati
Tutto ciò richiede la critica di questa
democrazia autoritaria, la sperimentazione
di altra e più profonda democrazia.
Si rivela di fondamentale importanza "importare",
non ideologicamente, l'esperienza
del Bilancio Partecipativo a Catania, significando
con ciò la progettazione
di un percorso di partecipazione e di inchiesta
sulle priorità sociali della
città e dei nostri. quartieri e delle risorse
per soddisfarle. Un lavoro
che può sfociare in una proposizione istituzionale
dentro una nuova ipotesi
di Statuto comunale, di nuovo patto sociale tra
tutti/e
SCHEDA DI ADESIONE
Nome e Cognome ___________________________
Professione ________________________________
Associazione di appartenenza__________________
__________________________________________
Attività svolta _______________________________
__________________________________________
Tel. ______________________________
Fax o e-mail _______________________
Quale tematica ritieni maggiormente
prioritaria?
___________________________________________
data__________
Firma________________________
LE COMUNICAZIONI NON SONO EASUSTIVE E
INSIEME AL DIBATTITO CONTINUERANNO IN
DATA DA STABILIRE NELLA STESSA
ASSEMBLEA DEL 30.11.2002
Si prega di inviare la scheda di
adesione con cortese sollecitudine via
fax o e-mail al seguente recapito:
Catania Social Forum
Fax 095/7152270
e-mail : ctsocialforum@tiscali.it
TEMI E COMUNICAZIONI DELLA PRIMA
SESSIONE
TUTTE LE COMUNICAZIONE DURANO 10 MINUTI
Ore 16.30 Introduzione
Ore 16.45 Proiezione delle inchieste
filmate, le interviste
Ore 17.15. Comunicazioni
Rischio Sismico - Giovanni Campo
Oasi del Simeto - Fabio Tita
Anatomia della Giunta - Graziella
Proto
Spazi sociali /cultura /beni confiscati
Piero .Mancuso Mario Bonica
Acqua - Privatizzazioni- ATO
Domenico Cosentino
Scuola a Catania - Barbara Crivelli
La condizione delle donne
Elena Majorana Pina Ferraro.
Lavoro non lavoro - Massimo Malerba
Mare e Porto - Marcello De Luise
Patto Territoriale - Giolì
Vindigni
Il Modello Catania - Gabriele Centineo
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