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Il comune di Grammichele
insieme allassociazione culturale
La casa di Iside, hanno allestito
e presentato due giorni dedicati alla memoria.
Sabato e Domenica nel set naturale di piazza
Carafa (scenario reale di tale avvenimento)
la rievocazione storico artistica degli
eventi di lotta e ribellione scatenati dallestrema
miseria e dalle condizioni drammatiche in
cui vivevano i contadini che portarono alla
strage dellagosto 1905. Molto bello
e emozionante, il lavoro che ha visto la
partecipazioni di molti attori di Granmichele
oltre alla professionale regia di Giusi
Campione.
Lopera teatrale divisa
in due tempi, attraverso la narrazione della
quotidianità e delle tante e piccole
storie in un paese Siciliano del primo 900,
è riuscito a dare al pubblico un
fedele spaccato dellepoca. Curando
contesto e particolari, ad esempio spiegando
cosa fosse in gergo contadino lusanza-contratto
delle cinque munnie evidenziando
lanalfabetismo diffuso e la miseria
profonda in cui la gente viveva oltre alla
grande voglia di riscatto da una situazione
apparentemente senza uscita. Quindi un crescente
malessere diffuso, che porterà nellultima
e fondamentale parte della rappresentazione
alla strage di S. Rocco, data importante
non solo religiosamente ma anche perché
lo stesso giorno si inaugurava la camera
del lavoro e un corteo di braccianti sfilava
con la nuova bandiera, speranzosi che tale
istituzione avrebbe se non risolto sicuramente
alleviato i loro problemi. Sostanzialmente
come riportano i verbali dellepoca
è stato un corteo degenerato in rivolta
repressa nel sangue, come diverse altre
allepoca in tutta la Sicilia (Giarratana
1902, Palagonia 1904, leghe contadine del
ragusano 1910). Inchieste giornalistiche
dellepoca, parlarono dellallora
funzionario di pubblica sicurezza Basilicò
che avrebbe espresso in dialoghi informali
in previsione del corteo dei braccianti
granmichelesi, la volontà di volergli
infliggere un indimenticabile lezione.
Le varie proteste-malumori
(ovunque in Sicilia) erano indirizzate alla
borghesia e al potere politico locale, praticamente
le due cose coincidevano. La borghesia che
comandava politica e economia infliggeva
oltre alle disumane condizioni di vita nei
campi anche il massimo delle tasse previste
dalle leggi nazionali. La rievocazione è
servita a far conoscere una pagina forse
minore della storia, che però non
può e non deve essere dimenticata.
Manifestazioni di questo tipo servono a
ridare dignità e a far conoscere
tutte quelle persone comuni
che hanno dato la vita, per difendere e
creare dei diritti oggi patrimonio di tutti.
Mai più nelloblio. Mi piacerebbe
poter scrivere il nome di ognuno di essi
ma purtroppo non li conosco. So solo che
morirono 14 persone il 16 agosto 1905, con
lunica colpa di aver lottato per ciò
che gli spettava di diritto.
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