Giro95
Movimento
"Noi la faccia non la mettiamo"
Con la conferenza di oggi
13 settembre svoltasi a Bologna presso la sede
della UISP, il Progetto Ultrà lancia la
campagna Noi la faccia non la
mettiamo che durerà per tutto il
campionato 2002-2003 e che prevede diverse
iniziative contro il calcio commercializzazione.
Dal 97 il progetto Ultrà
ha sempre portato avanti critiche contro questa
tendenza senza ritorno che penalizza i tifosi
e calpesta i loro diritti: il
diritto di andare allo stadio senza pagare cifre
esorbitanti, il diritto di
andarci di domenica (giornata per la stragrande
maggioranza di riposo) e non
venerdì, sabato o lunedì (quando
per seguire la squadra dovrebbero prendere
permessi dal lavoro), il diritto ad un tifo fatto
di passione e calore e non
di fredda commercializzazione televisiva.
La prima iniziativa promossa è
quella di una raccolta di firme che vuole
essere provocatoria, che parte dalla Serie B ma
che pensiamo si estenderà a
macchia dolio in tutte le altre curve di
A e di B. La raccolta firme
destinata a manifestare il dissenso dei tifosi
alle società calcistiche,
alla Lega Calcio ed alle televisioni nazionali.
In un calcio come quello che
sta prendendo forma negli ultimi mesi, infatti,
noi non vogliono
riconoscerci: per questo pensiamo sia un diritto
delle tifoserie opporsi all
utilizzo televisivo delle immagini che le
riguardano.
È possibile scaricare il
formato word della raccolta firme per farlo girare
nelle curve al sito del Progetto Ultrà
www.progettoultra.it/italiano2/nofaccia.php oppure
firmare direttamente on
line.
Durante lanno si prevedono
altre forme di mobilitazione, organizzate
direttamente dai diversi gruppi di tifosi, che
potrebbero arrivare anche a
scioperi del tifo, coreografie e manifestazioni
sotto la Lega calcio.
La televisione sta assumendo un
ruolo sempre più importante tanto da
riuscire a stravolgere il calendario delle partite
e per la B, spostata al
sabato, non si è nemmeno ascoltato il parere
dei tifosi, nonostante che l
80% fosse contrario allo spostamento.
Questa campagna potrebbe essere
un valido aiuto anche per i Presidenti delle
società, perché se comprendono di
dover rivalutare il mondo dei tifosi
possono trarne giovamenti. Infatti se si analizza
il fatto che nella crisi
del calcio (crollo delle azioni di alcune società
quotate in borsa,
abbassamento dei diritti offerti dalle pay-tv)
lunico dato in
controtendenza sono gli abbonamenti, si comprende
che la voglia di calcio
sociale (insieme allo stadio e non
chiusi in casa ognuno di fronte al
proprio televisore) ha radici molto più
profonde rispetto a quello
televisivo.
Lo scopo ultimo della campagna
è rimettere al centro le esigenze dei tifosi
e non leconomia. Anche perché se
si guarda alla situazione europea si può
osservare come ci siano stati casi di Tv fallite
e ridiscussioni sul modello
da adottare.
Oltre a Carlo Balestri (responsabile
del Progetto Ultrà) alla conferenza
stampa erano presenti alcuni tifosi del Brescia
che da tempo lottano contro
il calcio moderno e hanno promosso
una manifestazione sotto la sede della
Lega a Milano il 31 agosto e oltre che della raccolta
firma saranno
promotori di altre iniziative. Hanno sottolineato
come questa manifestazione
debba divenire comune a tutte le tifoserie e non
un fatto limitato ad un
gruppo, proprio per ottenere quellattenzione
che finora Lega, Federazione e
società non hanno dato alla voce del calcio:
la voce, anzi i cori, dei
tifosi.
Progetto Ultrà - UISP
relazioni
Daniela Conti
tel. +39.06.43984326
fax +39.06.43984320
e-mail relazioni@progettoultra.it
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coordinamento
Carlo Balestri
tel +39.051.236634
fax +39.051.225203
e-mail progettoultra@progettoultra.it
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