segnali dalle città invisibili
  Giro95 Movimento
Riviste: Voceoperaia

http://www.voceoperaia.it, organo telematico settimanale di Direzione 17

Il numero 25 del 13 settembre contiene:

Lettera dal prof. J. (Prieto) dal carcere di Pretoria
"Mi avvertiste, lo so, però preferisco cadere combattendo che sopravvivere
rintanato"
(Dalla lettera del Prof. J.)

IL GIRO NON E' MAI TONDO
note polemiche su Moretti e dintorni

<Lo Stato di diritto, la legge uguale per tutti, in una società divisa in
classi, sono colossali e ingannevoli finzioni giuridiche, ciò non toglie che
siamo tenuti a riconoscere, a smascherare e a contrastare ogni tentativo di
rendere la giustizia ancor più classista o oligarchica, quale che sia la
veste che questi tentativi assumono di volta in volta.... Che riflettano i
compagni spocchiosi: stare alla finestra con il pretesto che far cadere il
centro-destra implicherebbe appoggiare il ritorno del centro-sinistra al
governo, significa, a ben vedere, fare il gioco proprio del centro-sinistra
che rifugge come la peste la caduta "prematura" del governo, la quale
aprirebbe una gravissima crisi politica e istituzionale, col rischio che la
Repubblica uno e mezzo e il bipolarismo ci lascino le penne.>

IRAQ
LO SCACCO DEL BARBIERE
la posta in palio nella partita tra Bush e Saddam Hussein

<C'è di più: Bush ritiene giunto il momento di ridisegnare radicalmente gli
equilibri mediorientali, sconvolti, è bene ricordarlo, dalla madre di tutti
i guai: la rivoluzione iraniana del 1979. Dopo Bagdad Tehran, questa è la
vera posta in palio, poiché se Saddam è una spina nel fianco degli USA,
Tehran è, sotto ogni profilo, il nemico strategico più temibile in
quest'area, senza far fuori il quale, non solo non ci sarà mai una pax
israelo-americana in Medio Oriente, non ci sarà alcuna stabilizzazione in
Afganistan e dunque l'egemonia USA in Asia centrale resterà una lontana
chimera.>

Kashmir
NE' CON L'INDIA NE' CON IL PAKISTAN
Lettera di un intellettuale kashmiro ad un fondamentalista islamico
di Shabir Choudhry

<Consideriamo per un momento, ho detto, di aver posto termine al dominio
indiano in Kashmir, ebbene cosa pensiamo di fare in seguito? Una volta
raggiunto il nostro obiettivo, ha risposto, ci uniremo al Pakistan. "E per
quanto riguarda i Kashmiri che non vogliono unirsi al Pakistan?", ho
chiesto. Tutti i Kashmiri musulmani vogliono unirsi al Pakistan e coloro che
non vogliono possono andare all'inferno e restare con i loro padroni indù,
mi ha detto con rabbia.>

Sri Lanka
SCIOVINISMO BUDDISTA E QUESTIONE TAMIL
note sulla traiettoria politica del JVP

<Tra le clausole del preaccordo di pace raggiunto lo scorso agosto tra il
governo di Colombo e le Tigri Tamil (LTTE), una particolarmente importante:
la legalizzazione del LTTE medesimo, definitivamente sancita dal Parlamento
il giorno 4 settembre scorso, ovviamente con il voto contrario dei
parlamentari del J.V.P. Ma questo non sarebbe niente. Il partito ha
scatenato nel paese una furibonda protesta, culminata nella manifestazione
nazionale a Colombo il 3 settembre, sempre all'insegna di un virulento
patriottismo nazionalista "in difesa dell'unita' patria" minacciata
dall'attacco dei "terrroristi e dei separatisti". Durante la manifestazione,
secondo quanto riportato dai giornali dello Sri Lanka, gli oratori hanno
dichiarato che "... non permetteranno la consegna del Nord Est del paese ai
peggiori tra i terroristi>.


 

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