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La Fidapa di Messina indice un premio letterario: entro il 31 agosto...

Non possiamo pensare alla canzone italiana senza pensare a In fondo al viale.

Correva l’anno 1969 quando i Gens, complesso messinese di successo allora agli esordi, la incidevano per la Det. Un annus mirabilis - cruciale momento di passaggio dagli anni del boom ai fermenti artistici ma anche alla crisi economica e sociale degli anni ’70 - rappresentativo di un’intensa epoca di forti mutamenti e di grandi eventi: vola il primo Concorde e qualche mese più tardi l’uomo muove i primi passi sulla Luna; l’Alleanza Atlantica comincia ad interessarsi di salvaguardia dell’ambiente; la strage di Piazza Fontana a Milano dà l’avvio ai cosiddetti “anni di piombo”; esce “Abbey Road” dei Beatles e arriva sugli schermi “Easy Rider” di Dennis Hopper; è il tempo dei grandi festival musicali e dei raduni storici, come quello dell'Isola di Wight sulla Manica e quello oltre oceano di Woodstock; ma è anche il tempo delle grandi migrazioni interne; inizia, col primo grande sciopero dei metalmeccanici, “l’autunno caldo” delle rivendicazioni operaie, ma anche le donne fanno sentire la loro voce, rivendicando a muso duro il riconoscimento dei diritti fondamentali ed una nuova posizione nella politica, nel lavoro, nel privato. E la stessa aria di protesta non può non echeggiare nella musica, soprattutto in quella dei gruppi rock e dei cantautori, che dimostrano una maggiore libertà compositiva...
E, dicevamo, è l’anno di In fondo al viale. Neanche la stessa casa discografica poteva immaginare l’enorme successo riservato al brano, diventato in brevissimo tempo un hit: 250.000 copie di dischi venduti, primo posto al Festival di Rieti, terzo al Cantagiro e per quasi un anno in classifica, tenendo fieramente testa ai pezzi più famosi della storia della canzone degli anni Settanta. La stessa voce dei Gens, Filiberto Ricciardi - nome d’arte William - vinse più volte come solista con In fondo al viale alla celebre trasmissione Sette voci.
E’ inoltre l’unica canzone dedicata al Viale S. Martino di Messina e certo il brano che portò in alto la città siciliana tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, divenendone l’emblema in note.
L’autore di In fondo al viale è Salvatore Trimarchi e di canzoni ne ha scritto quasi cento nella sua carriera. E’ a lui che il giornalista e saggista Filippo Briguglio ha dedicato un libro (“Salvatore Trimarchi - In fondo al viale”, 260 pagine circa), quasi ultimato, attraverso cui il cantautore messinese ha accettato di raccontarsi, rendendo pubblico un percorso biografico, poetico e ideologico, che per lungo tempo era trapelato, a tratti, esclusivamente dalle sue canzoni. Ed è in relazione a questo ambizioso progetto editoriale che la sezione F.I.D.A.P.A. di Venetico ha indetto il concorso “In fondo al viale”, la cui partecipazione è aperta a tutti, invitando a redigere un breve intervento volto a cogliere lo spirito dell’epoca, attraverso riflessioni e ricordi legati al periodo in questione e/o al succitato brano e alla città che lo ispirò. Per parlare di musica, ma anche per mettere insieme la storia del costume e della cultura del nostro Paese e quella della canzone.

Regolamento
l’elaborato deve essere rigorosamente inedito
la lunghezza massima è di due cartelle editoriali o 3.500 battute (spazi inclusi)
l’elaborato deve essere in formato A4, esclusivamente dattiloscritto o a stampa di computer
non dovrà essere firmato o recare segni particolari atti a rendere riconoscibile l’autore
il plico che conterrà l’elaborato, in due copie, dovrà inoltre contenere un’altra busta, debitamente chiusa, che comprenderà un foglio dattiloscritto con le generalità, i recapiti (indirizzo, numero telefonico, e-mail), un breve profilo professionale dell’autore, insieme ad una dichiarazione liberatoria che autorizza l'eventuale pubblicazione dell’opera
gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 31 Agosto 2002 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: FIDAPA Venetico - Concorso In fondo al viale, Via Officine 15, 98040 Venetico Marina (ME) o via e-mail a: concorso@mediapla.net (in questo caso l’elaborato può essere inviato anche in una sola copia, naturalmente non firmato, ma obbligatoriamente accompagnato da un altro file allegato, con i dati del partecipante e la dichiarazione liberatoria)
su richiesta la pubblicazione potrà avvenire sotto pseudonimo
in nessun caso l’elaborato verrà restituito
si può partecipare con un solo scritto
la partecipazione è gratuita e comporta la totale accettazione del
presente regolamento

Giuria
I racconti saranno votati da una giuria volta a selezionare il vincitore e a menzionarne almeno altri cinque.
La giuria, presediuta dalla Presidente F.I.D.A.P.A. sezione Venetico Professoressa Caterina Trimarchi, è composta da: Professoressa Lucia Iovalasit (vice Presidente Nazionale F.I.D.A.P.A.); Emanuela Montemurro (sociologa); Luca Piccirilli (musicologo e giornalista); Marco Mongiello (consulente editoriale); Filippo Briguglio (saggista, curatore di “Salvatore Trimarchi - In fondo al viale”).

Premi
l’intervento aggiudicatosi il primo posto verrà pubblicato nel volume in corso di realizzazione “Salvatore Trimarchi - In fondo al viale” (di cui si può leggere una ricca anteprima nella sezione apposita del sito ufficiale del concorso), a cura del giornalista e saggista Filippo Briguglio e in uscita per i tipi di Parentesi
al vincitore verrà inviata 1 copia del volume
il vincitore riceverà inoltre il quarantacinque giri originale di “In fondo al viale” (con “Laura dei giorni andati” di R.Vecchioni sul lato B), autografato da Salvatore Trimarchi
saranno segnalati, inoltre, almeno altri cinque interventi, che vedranno pubblicazione sul sito ufficiale del concorso (www.mediapla.net/infondoalviale) e che saranno letti, assieme all´elaborato vincitore, alla cerimonia di presentazione del libro
tutti i partecipanti saranno invitati alla serata di premiazione e presentazione del volume

info: caterinatrimarchi@virgilio.it

La Presidente
Caterina Trimarchi Gangemi