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Giro94
Dibattito: strada
e fascismo
L'ANPI di Catania e la decisione di Scapagnini
Avendo appreso da 'La Sicilia'
del 18 Agosto del provvedimento assunto in pieno
periodo di Ferragosto dal Sindaco di Catania Umberto
Scapagnini, teso a cambiare denominazione ad alcune
strade della città, l'ANPI di Catania esprime
grande sdegno, contrarietà e preoccupazione
nei riguardi della decisione che prevede, tra
l'altro, di intitolare strade della città
a noti esponenti del fascismo e dell'ex-M.S.I:
Biagio Pecorino, Orazio Santagati e, soprattutto,
il noto gerarca Filippo Anfuso.
Filippo Anfuso, in particolare, nella nuova toponomastica
definito diplomatico (1901-1963), condannato a
morte in contumacia nel 1945 dall'Alta Corte di
Giustizia di Roma per collaborazionismo con i
nazisti e per crimini fascisti, fu, durante gli
anni della Repubblica Sociale Italiana (1943-45),
ambasciatore presso la Germania nazista di Hitler.
Fu coinvolto, tra l'altro, direttamente, in quanto
primo collaboratore del Ministro degli Esteri
fascista Galeazzo Ciano, nell'infame assassinio
dei fratelli Rosselli, Nello e Claudio, esponenti
dell'antifascismo, esuli in Francia; omicidio
commesso a Parigi nel 1937 su mandato del SIM
(Servizio di Informazioni Militare). Dopo essere
stato condannato nel dopoguerra per questo delitto,
fu infine assolto con una contestata sentenza
della Corte d'Assise di Perugia del 1949.
Quindi, siamo di fronte ad un criminale, in diretta
combutta con il nazismo e con i propri spregevoli
sterminatori.
Fallito il tentativo del Sindaco di Tremestieri
Etneo, a pochi Km. da Catania, di intitolare una
strada a Mussolini, a seguito dei decisi interventi
dell'ANPI, dei partiti democratici, delle organizzazioni
sindacali e della società civile - nel
tentativo di alimentare il "revisionismo
storico", di cercare di invertire le parti
tra aguzzini e martiri per la libertà -
entra in gioco direttamente la Giunta di Catania.
La memoria storica, anche per ciò che riguarda
la titolazione di strade e piazze, è la
componente principale che permette al popolo italiano
di avere sempre chiare le ragioni e i grandi sacrifici
in vite umane, che hanno permesso di abbattere
la sanguinosa dittatura fascista, di riconquistare
la libertà e di costituire la Repubblica
italiana sancendo il ripudio del fascismo.
Non possono e non debbono titolarsi strade e piazze
a gerarchi della dittatura e cultori sfacciati
del fascismo, che contribuirono ad ingabbiare
le libertà del popolo italiano, a scatenare
la 2° guerra mondiale, perseguitare e sterminare
milioni di persone, ebrei ed altri popoli!
Pertanto, richiediamo con forza all'Amministrazione
di Catania di annullare immediatamente il provvedimento.
L' ANPI di Catania propone in alternativa di intitolare
le tre strade a tre martiri catanesi della lotta
al fascismo, uccisi dai nazi-fascisti per riconquistare
la democrazia:
Il prof. Carmelo Salanitro, insegnante del Liceo
classico Cutelli, incarcerato, deportato ed ammazzato
nel campo di sterminio nazista di Mauthausen.
Il Tenente Giuseppe Di Stefano, medaglia d'argento,
ucciso dai nazisti in Grecia alla fine del 1943,
entrato in clandestinità per organizzare
i militari italiani sbandati dopo l'8 settembre.
Graziella Giuffrida, maestra elementare di 22
anni, partigiana, torturata ed uccisa dai nazisti
a Genova durante la lotta della Resistenza.
Il Comitato provinciale dell'A.N.P.I. Catania
E.Mail: anpicatania@yahoo.it
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