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Palagonia cambia volto

di Cesare Piccitto

Dopo un anno di lavori è stata riconsegnata alla viabilità palagonese il primo tratto (meno di mezzo kilometro) della Via Palermo strada di maggior importanza sia economica che viaria del paese. Ovviamente quando si fanno delle opere di rinnovo al volto urbano di una comunità è sempre piacevole vederle finite e funzionali. Se però l’opera in questione ha portato meno vantaggi rispetto al costo e alla reale funzionalità, non so fino a che punto c’è da esserne contenti… Intanto la durata di un anno dei lavori ha portato diversi disagi, per le attività commerciali che hanno visto fortemente diminuire le entrate giornaliere, ma anche per i cittadini anziani e soprattutto invalidi che hanno duplicato le difficoltà per uscire da casa.

Era davvero necessaria questa durata? È dipeso forse dal fatto che gli operai impiegati erano pochi (due al massimo quattro) con evidente carenza di materiale tecnico. Secondariamente sono state create nel tratto in discussione due gigantesche rotonde che, data la grandezza, non snelliscono il traffico anzi creano degli ingorghi al passaggio di mezzi pesanti che in una via importante come questa sono all’ordine del giorno. Con questo ennesimo rifacimento si sono cancellate le opere precedenti che avevano lo stesso identico scopo ma mai utilizzate. Mi riferisco ai diversi semafori impiantati molti anni fa e alle postazioni dei vigili urbani, ultimamente asportate per far spazio alla nuova e sembra definitiva sistemazione.

Per l’aspetto economico, evitando discorsi strumentali sul costo elevato dell’appalto, resta il fatto che tale somma in quanto alta poteva essere utilizzata per diverse altre cose di prioritaria importanza e soprattutto urgenti. Il costo totale iniziale era circa di € 400.000 (800.000.000 di lire), successivamente con delibera della giunta comunale del 27/07/2002 aumentato a circa € 600.000 (1200.000.000 di lire).

L’ammontare mi sembra un po’ eccessivo ma ammetto di non avere le competenze tecniche per poter dire che un miliardo e duecento milioni di vecchie lire siano troppi per:
n 2 rotonde
n 1 spartitraffico
n 16 pali luce
n 11 panchine
rifacimento e allargamento del manto stradale diverse piante per aiuole centrali e laterali più relativo impianto di irrigazione.

Parte di questa somma poteva essere utilizzata per ristrutturare la scuola elementare (p.zza Dante) che praticamente perde cocci addosso agli studenti, stessa sorte l’edificio che ospita l’ufficio tecnico. Stanziare soldi nel bilancio per le case famiglie, non lasciarle a casse vuote con rischio chiusura come invece è avvenuto. Parte di tale somma per l’estate palagonese o altre attività culturali che praticamente non ci sono state quest’anno tranne per sparuti avvenimenti direttamente sovvenzionati dalla provincia.

Si poteva ancora rifare l’asfalto ad alcune strade praticamente impercorribili (buche profonde e enormi) soprattutto nel quartiere popolare. Sembra un po’ inutile rifare una piccola parte del paese quando tutt’intorno viene abbandonato o non curato… Sicuramente l’unico effetto certo è che il rifacimento ha ottenuto, dato l’enormità del cambiamento, è visibilità ad un’amministrazione un po’ distratta ultimamente, che vuol cercare di rifarsi dei molti consensi perduti in previsione delle non più lontane prossime elezioni.

 

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