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Giro93
Punto G
ACQUA IN BOCCA!
di Redazione Punto G
Le soluzioni del governo
Berlusconi ai fastidiosissimi problemi idrici siciliani
Cari siciliani, io, Silvio Berlusconi,
Presidente del Consiglio, Premier di Tutto Quanto,
Uomo più ricco d'Italia nonché Genero
del Primo Ballerino della Scala di Milano, vi
scrivo per comunicarvi che il Governo da come
comand... guidato ha preso seriamente in considerazione
il vostro problemino, diciamo così. Cioè
la crisi idrica.
Il primo interpellato è
stato Previti. La sua soluzione prevedeva un sistema
di scatole cinesi e vasi comunicanti, una cosa
molto complicata che non ce l'hanno nemmeno gli
americani (gente a cui io telefono tutti i giorni,
sono peggio della Doxa), tanto che Previti ci
ha detto "Si bell'idea, però mi raccomando:
acqua in bocca". Che non era una battuta,
era proprio il metodo pensato da Previti. Voi
siciliani siete famosi per tenera lacqua
in bocca. Uno di voi sarebbe andato al Nord e
avrebbe preso dell'acqua, nascosta nella bocca,
l'avrebbe poi portata fino a Roma dove un altro
l'avrebbe tenuta in bocca fino alla Calabria così
via tenendola sempre nascosta. Ma siccome l'intellettuale
Marcello Veneziani era in ferie e nessuno sapeva
com'è questo principio dei vasi comunicanti
che prima o poi sarebbe servito (noi di principi
non ci capiamo nulla!), ci siamo persi in un bicchiere
d'acqua, e abbiamo scartato la soluzione di Previti.
Sono passato poi a Bossi. Non sembrava
molto preoccupato: "I siciliani non hanno
acqua? E allora?" è stata la sua prima
risposta. Così la seconda, la terza, la
quarta, la quinta, la sesta e così via
(so continuare, giuro sulla testa dei miei figli
che so continuare!).
Allora sono andato da Vito e Schifani.
Solitamente lascio questi due bravi figlioli per
i casi estremi, ma a mali estremi giustifica i
mezzi (mi pare fosse così). Sono partiti
a dirmi che la sinistra ha perso le elezioni e
che la maggioranza degli italiani ci ha votato,
tanto che mi stavano facendo impazzire e ho capito
cosa provava Santoro.
Stavo per sfasciare una rogatoria in testa a Vito,
quando ho capito che avevano il disco della Voce
del Padrone inserito, l'ho tolto a entrambi e
hanno iniziato a lavorare solo con il loro cervello.
(Ne hanno uno in due.) Sono rimasti zitti. Ho
rimesso il disco e sono andato via.
Sono andato da Gasparri. La sua
soluzione era portare un iceberg enorme dal Nord
e lasciarlo sotto il sole della Sicilia. Col caldo
prima o poi si sarebbe sciolto e i siciliani avrebbero
avuto la loro acqua. Non era una brutta idea.
Poi il giorno dopo Maurizio mi ha chiamato molto
spaventato e mi ha detto che aveva visto il film
Titanic e che l'idea dell'iceberg era da scartare.
E va bene.
Buttiglione mi ha subito detto
"Ci penserà Dio". Ma lui intendeva
seriamente. Ha subito scritto una lettera allEgregio
Signor Dio chiedendo acqua per i siciliani.
Io gli ho spiegato che non funziona proprio così,
ma lui la lettera l'ha spedita comunque assieme
a quella per Babbo Natale, "Stiamo a vedere
chi arriva prima", ha detto.
Buttiglione è molto ingenuo, io a Dio di
solito gli telefono, o al massimo gli scrivo una
e-mail, ma una lettera cartacea, con le nostre
Poste, sai quanto ci mette?
No, no, nemmeno questa soluzione andava bene.
Ero veramente triste, anche se
esibivo un sorriso che Pionati avrebbe dovuto
allargare l'inquadratura per farcelo stare in
tv. Avevo pensato a tutto, perfino a una danza
della pioggia, avevo già pronte cinquemila
veline danzanti per il concorso "Maglietta
bagnata", quando è arrivato Pisanu
con una sua idea. Pisanu è un bravo ragazzo.
Però col cazzo che regalo voti a Pannella.
Certo, è questione di vita o di morte,
e iscrivendo tutti i siciliani al partito radicale
come proponeva Pisanu forse avremmo risolto qualche
problema idrico, però no, voti a Panella
non ne regalo! (Nemmeno con i seggi vacanti!)
Alla fine mi sono arreso. Non nel
senso letterale, figuriamoci (comunisti: tiè!),
però ho deciso che voi siciliani state
sempre a lamentarvi, ma la soluzione prima o poi,
credetemi, arriverà: il ponte sullo Stretto
di Messina vi salverà tutti, vedrete. Come?
Oh, eddai, lasciate lavorare il Governo.
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