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Giro93
Risonanze
BaRock Festival
Lintervista (im)possibile.
racconto di un esperienza
Sonica
di rocco rossitto foto di giacomo
alessandro fangano
Avrei
di dovuto intervistare i Sonic Youth. Forse mi
è successo di molto meglio.
La notizia arriva direttamente dallufficio
stampa del Barock festival, i Sonic Youth ci hanno
fatto sapere che non rilasciano interviste, né
in conferenza né singolarmente.
Ok, nessuna intervista, ma io devo
farcela, o almeno devo tentare. Il concerto è
previsto per le 22. Loro sono però già
presenti a Catania dal giorno prima, e appena
finito il concerto dei Timoria la prima sera,
per un minuto, mi perdo lincontro in un
ristorante catanese.
Non sono un paparazzo, muoio però dalla
voglia di vedere da vicino i mitici Sonic Youth,
non voglio un loro autografo o una foto con loro,
non mi interessa, voglio solo vederli e magari
scambiare due parole.
Il fatidico giorno è arrivato,
oggi è il 5 luglio e stasera suoneranno.
Di pomeriggio decido di andare con Angelo a Piazza
Dante, mi chiedo: faranno il soundcheck?
Di fatti verso le 5 mi ritrovo sotto il sole ad
arrivare in piazza Dante e da lontano li vedo,
sono loro, inconfondibile la chioma e laltezza
di Thourston. Che faccio? Mi ci fiondo addosso?
Per un senso di professionalità e di totale
deficienza, faccio finta di nulla, passo più
volte tra di loro come se avessi da fare, cercando
una birra e parlando con Angelo.
Ad un certo punto mi vedo davanti Thurstone
Moore, voce e chitarra dei Sonic Youth che indica
verso di me e sorridendo mi si avvicina dicendomi:DO
NOT IRON, ITS FUNNY YOUR T-SHIRT.
Completamente inebetito rispondo, BUT ITS
JUST A STUPID T-SHIRT
Ladrenalina era al 1000%, ero andato per
guardarli da vicino e mi ritrovo con Moore che
mi rivolge lui la parola per dire che la mia maglietta
dove cè scritto DO NOT IRON è
bella, simpatica.![](../../images/img2002/barock/sonic_4.jpg)
Ormai sono completamente andato, e mi lancio in
una timida domanda da cretino, But, you
are the Sonic Youth come se non avessi capito
chi erano, e lui mi risponde no, im
one of the sonic youth.Capendo la situazione
scambio altre due battutine e mi sposto per evitare
che la felicità impazzi a tal punto da
farmi calare la pressione. Dopo cinque minuti,
padrone della situazione mi avvicino a Lee Renaldo
chiedendo se avrebbero fatto il soundchek e lui
mi risponde seccamente: NO.Decidiamo
comunque di andare via anche perché i Sonic
Youth al completo si stanno spostando per fare
un giro a Catania. Decidiamo di non seguirli come
fan scatenati, ma di precederli, tenendo sempre
docchio le strade che percorrevano. Ad un
certo punto però avvicinandoci aloro chiediamo
se è possibile fare un intervista. La risposta
è secca e negativa, con relativa richiesta
del loro menager di lasciarli soli.
Mi sento un po una testa
di cazzo. Decidiamo di andare via e ritornare
di sera al concerto.
Ora è sera e mi dirigo da solo verso Piazza
Dante, quando da lontano, mi vedo apparire Thourstoon
Moore e Jim oRourke. Penso, ok calma, li
incrocio indifferente, per evitare di rompere
i coglioni.
Non è andata così ovviamente, mi
fanno cenno di fermarmi e mi chiedono dovè
un negozio di dischi nei paraggi, chiedevano ovviamente
di rock86, in via san giuliano. Con indifferenza
indico loro la strada e proseguo. Beh stavolta
erano stati loro a fermarmi. Sempre su di giri
mi dirigo al concerto. Per farla breve il concerto
è stato un orgasmo sonico, una goduria
musicale. Un concerto dei Sonic Youth, nulla più,
anche perché quel più è difficile
da superare.
Dopo 30 minuti dalla fine del concerto,
nel backstage, vedo che i Sonic Youth scambiano
due parole con alcune persone e quindi mi avvicino,
accendo il registratorino e tenendolo basso rivolgo
alcune domande a Lee Renaldo. Lui vedendo tutta
la scena mi dice di alzarlo altrimenti non si
sarebbe sentita la voce, la sua voce. Stupito
agisco ribattendo che loro nel pomeriggio mi avevano
quasi cacciato e che non avrebbero rilasciato
interviste, lui risponde che di pomeriggio era
diverso, dovevano andare a mangiare del gelato
catanese. Scambiamo due chiacchere, lui mi dice
che si è molto divertito in Italia, che
adora la Sicilia e la Sardegna e che vorrebbe
tornarci in vacanza, che i gelati sono ottimi
e le persone simpatiche. Poi allora vedendolo
disponibile gli chiedo se gli piacciono i Baffos
il gruppo che ha suonato prima di loro e se conosce
un gruppo italiano, i Marlene Kuntz. Mi risponde
che quel gruppo di cui non ricorda il nome che
ha suonato prima di loro fa della buona musica
e che i Marlene kuntz li conosce di nome e che
qualcuno gli ha detto che copiano i Sonic Youth.
Ci salutiamo cordialmente e io rischio linfarto.
Non sono riuscito a fare
un intervista, però sono riuscito a parlare
con loro, ma non è finita.
Prima che salissero definitivamente sul autobus,
cè ancora tempo di scambiare due
battute con Jim O Rourke, anche lui mi ribadisce
che tutto è andato bene. Mi vedo passare
davanti Kim Gordon alla quale rivolgo i
miei ringraziamenti e complimenti per il concerto.
Il pullman è appena partito. I Sonic Youth
sono andati via, beh, nessuna intervista ufficiale,
ma per quanto mi riguarda qualcosa in più.
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