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Giro93
Movimento
Impronte intolleranti e ingiustificate
Don Ciotti: Affermare
il valore della convivenza e non considerare lo
straniero come soggetto pericoloso. I referenti
regionali di Libera raccolgono le proprie impronte
digitali e le consegnano alla Questura di Roma.
La misura, introdotta dalla
legge Bossi-Fini sullimmigrazione, che prevede
la rilevazione obbligatoria delle impronte digitali
per gli immigrati che chiederanno il permesso
di soggiorno o il suo rinnovo, è ingiustificata
e intollerante.
Ingiustificata perché già prima
chi italiano o straniero non era
in grado o rifiutava di provare la propria identità,
poteva essere sottoposto a rilievi segnaletici
e dattiloscopici.
Intollerante perché è una misura
che vìola la dignità e i diritti
delle persone e disconosce i principi di uguaglianza,
libertà, reciprocità che fondano
le democrazie.
Destinatari della disposizione sono peraltro non
i clandestini ma coloro che, a qualunque titolo,
entrano in Italia. La disposizione rischia dunque
di ratificare unimmagine dello straniero
come di un soggetto pericoloso o di un potenziale
delinquente.
È per affermare il valore della convivenza
civile e denunciare una prassi discriminatoria
affine a quelle che in passato hanno portato a
realtà di sfruttamento e sopraffazione,
che i referenti regionali e nazionali di Libera
coordinamento di 1054 associazioni della
società civile impegnate contro la criminalità,
la corruzione e le mafie hanno deciso di
raccogliere le proprie impronte digitali, corredate
dai rispettivi dati anagrafici, e consegnarle
alla Questura di Roma.
Don Luigi Ciotti
Presidente Nazionale di LIBERA
e dellAssociazione Gruppo Abele
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