|
Giro91
Movimento Zoom
MegaChip, come nasce un fiume
Si avvicina il primo grande
boicottaggio contro il conflitto dinteressi
di gaetano mangiameli
Bologna - Che ladesione degli
italiani al berlusconismo sia fideista e acritica
è cosa nota. I fratelli dItalia accolgono
la legge sulle successioni chiudendo un occhio;
poi ignorano le leggi sul falso in bilancio e
sulle rogatorie internazionali chiudendo anche
laltro. Successivamente, quando arriva la
legge Bossi-Fini sullimmigrazione, finalmente
riaprono gli occhi, ma subito dopo si girano dallaltra
parte perché ci sono i mondiali in Corea
e Giappone.
Sembra quasi che, per una parte consistente della
popolazione, sia opportuno parlare di innamoramento.
Ebbene sì: gli italiani sono innamorati
di Silvio Berlusconi. Solo in questa chiave si
può comprendere il disinteresse dellopinione
pubblica rispetto alle periodiche acrobazie con
le quali il cavaliere elude democrazia e buongusto.
MegaChip, un progetto nato su iniziativa di Giulietto
Chiesa, si è assunto lingrato compito
di parlare agli italiani e di mettere fine a questo
amore cieco: verso il cavaliere, ma anche verso
Cucuzza, Zanicchi, Castagna e gli altri sacerdoti
del Tempio della Lobotomia.
Nella costellazione di sigle, comitati e movimenti
che si muovono nellambito dellopposizione
civile, si sta ritagliando il suo spazio questo
nuovo soggetto che farà certamente parlare
di sé, perché punta dritto verso
lobiettivo: la democrazia nella comunicazione.
Lintenzione è quella di coordinare
gli sforzi, di ridurre il numero delle iniziative
e di dare loro intensità e visibilità.
MegaChip vuole essere un centro di elaborazione
intellettuale: chiunque, mettendosi in contatto
via internet, può partecipare ai gruppi
di lavoro.
Liniziativa si sta diffondendo velocemente
in tutta Italia. Il suo successo immediato è
dovuto probabilmente al fascino della sfida più
difficile: uscire dai ristretti circoli telematici
movimentisti per parlare alle masse; spingere
i telecittadini a pretendere uninformazione
degna di questo nome e un sistema televisivo almeno
paragonabile a quello delle altre democrazie.
Per questa ragione MegaChip vuole essere presente
in tutte le città dItalia e non attende
altro che sostegno, collaborazione, suggerimenti.
Si è svolto oggi il primo incontro con
gli aderenti bolognesi al progetto in fieri. Erano
presenti rappresentanti di: Attac Italia, Alcatraz,
E-Left, Cunegonda, CORE (COnsumo REsponsabile),
BO.BI. ( BOicotta il BIscione), Piazza Telematica-
Progetto Utopia, Bologna Social Forum (e cera
anche Girodivite, peggio del prezzemolo). Sono
allo studio iniziative di pressione sul sistema
televisivo e logicamente sul sistema economico
che finanzia il primo attraverso la pubblicità.
Concetti come qualità dellinformazione,
democrazia televisiva, etica dellimprenditoria
sono strettamenti interrelati. MegaChip vuole
attivare un circolo virtuoso, con un azione squisitamente
politica, nel senso più nobile del termine.
Giulietto Chiesa ha chiesto provocatoriamente:
lascereste il vostro figlioletto da solo
con uno sconosciuto per ore e ore?. Naturalmente
la risposta è no. Nonostante questo, i
bambini vengono lasciati sempre più spesso
davanti alla TV, come se i coordinatori del palinsesto
televisivo avessero un brillante curriculum in
pedagogia.
Non cè solo questo. Bisogna raccontare
agli italiani tante amenità censurate dai
telegiornali nazionali. Dallavvento del
nuovo governo Berlusconi, si è spostata
una considerevole quota di investimenti pubblicitari
da Sipra (la concessionaria di pubblicità
per Mamma Rai) a Publitalia (lomologa per
Mediaset). Mentre i bilanci delle televisioni
di tutto il mondo entrano in crisi, dato che dall11
settembre sono calati i consumi e di conseguenza
gli investimenti pubblicitari, le entrate di Mediaset
crescono a danno di quelle dellemittente
pubblica (vale a dire lemittente di tutti
noi) grazie alla peculiare situazione italiana:
il cavaliere è inserzionista pubblicitario
in quanto imprenditore, offre spazi pubblicitari
in quanto proprietario di tre emittenti nazionali,
può spremere la Rai in quanto Presidente
del Consiglio, senza che linformazione televisiva
se ne accorga. Il TG1 di Mimun si satolla nellinfotainment
(orrenda parola anglosassone che sta per informazione-intrattenimento:
il nulla elevato a sistema) mentre Bruno Vespa
si surriscalda perché gli azzurri di Trapattoni
non cantano linno nazionale. Ah, già,
i mondiali.
(6.6.2002)
Per informazioni e adesioni:
www.megachip.info
|