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Marco Travaglio a Catania: l'intervista

di rocco rossitto

Finito l'incontro, Marco Travaglio firma autografi e si ferma a parlare con le persone che numerose vogliono salutarlo. Saluta e ringrazia l'avvocato stella Rao di An per aver partecipato all'incontro e acceta di rispondere ad alcune domande continuando a firmare i suoi libri.

Lai ha quaranta processi in corso, sia per i suoi libri sia per articoli e dichiarazioni, ci sono processi in cui lei è stato assolto, o dichiarato colpevole?
I processi che sono finiti li ho vinti quasi tutti, ne ho perso solo uno, un processo civile, per cui mi pignorano lo stipendio, infatti un quinto del mio stipendio lo do a Previti, ma adesso ci saranno altri gradi di giudizio e spero di vincere perché ho ragione. Ma i quaranta processi non solo tutti per i miei libri, sono quasi tutti per articoli, come tutti i cronisti giudiziari sanno, ormai lo sport nazionale
è quello di querelare anche quando si ha torto, sono fatti per minacciare la gente.

Paolo Berlusconi oggi [22 aprile] ha patteggiato una pena per circa 170miliardi di vecchie lire…
Uscirà una piccola notizia, perché ad esempio il processo a Dell'Utri, che uno dei processi più importante di questo paese viene largamente ignorato dai giornali, allo stesso modo quelli di Milano vengono ignorati, allo stesso modo anche quello al fratello del presidente del consiglio viene minimizzato.
Bisognerebbe raccontarlo e poi domandarsi, come mai di fronte a un indagine falsa e persecutoria, come vengono definite quelle di Mani Pulite, uno (Paolo Berlusconi, n.d.r) decide di patteggiare sborsando176miliardi e non affronta il processo per farsi assolvere, evidentemente perché non è troppo convinto di essere innocente.

L'avvocato Stella Rao, durante l'incontro, parlava di democrazia bloccata nella prima repubblica, perché non c'era l'alternanza, e ora?
È una maledizione italiana, prima non si poteva votare a sinistra perché c'erano i comunisti e adesso non si può votare a destra perché ogni volta che la destra va al potere fa paura e soprattutto danni, danni che massacrano la costituzione i valori comuni della convivenza civile. Quindi votare con la paura che vinca uno speravamo di aver finito nel 89 quando crollò il comunismo, in realtà siamo finiti dalla padella alla brace.

In un suo intervento al famoso incontro del Palavobis, lei racconta delle denuncie di Berlusconi a Bossi:com'è finita quella storia…
Sono state ritirate, Bossi aveva detto cose terribili che io non mi ero mai sognato di dire, pensato magari si, ma io sono abituato adire solo le cose di cui sono certo, non si può dire come diceva Bossi che la Fininvest è nata dalla Mafia, lo si può dire solo se Dell'Utri venisse condannato con sentenza passato ingiudicato, perché di questo si tratta, invece lui (bossi, ndr) lo diceva con assoluta certezza, diceva che le televisioni Fininvest dovevano essere abbattute, i tralicci bombardati, che era tutto frutto del traffico di droga. Dopo di che è andato in televisioni e ha detto queste cose. Berlusconi gli ha chiesto 8 miliardi di danni e a quel punto hanno fatto un patto elettorale e sono state ritirate le querele.
Io che ho detto molto meno con tutti i condizionali, ho otto processi civili, non mi chiamo Bossi e quindi non ho patti elettorali da offrire.

 

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