segnali dalle città invisibili
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La strana morte di mr. Landi

da www.ilnuovo.it

"Landi? L'hanno 'suicidato' i servizi segreti, come storicamente
in Italia sanno fare''. Sulla vicenda del perito informatico, consulente in
numerose indagini, comprese quelle per i delitti Biagi e D'Antona trovato
impiccato nella sua casa, interviene anche Lorenzo Matassa, per 10 anni pm a
Palermo, da quasi un anno trasferito alla procura di Firenze. La clamorosa
dichiarazione arriva mentre a Tivoli, in attesa dell'autopsia, le indagini
si concentrano sui pc del perito e soprattutto su una frase che avrebbe
detto nei giorni scorsi a un amico: "Ho fatto una scoperta importante".

''Chi si vuole suicidare - sostiene Matassa, ancora "applicato" a Palermo
per seguire la conclusione di alcuni procedimenti -non ha gioia di vivere e
invece, per come lo conosco io, Landi era una persona piena di vita, piena
di iniziative. L'ho sentito appena quindici giorni fa, ero a Roma e gli ho
telefonato per salutarlo: stava benissimo, non era per nulla turbato, mi ha
proposto subito di andare con lui a Guidonia a fare volo a vela, lo sport
che amava di più''.

Matassa e Landi avevano lavorato insieme, tra il '95 e il '97, sugli
accertamenti tecnologici relativi all'inchiesta su una società che ha
informatizzato i servizi comunali di Palermo e in altre analoghe indagini su
presunti reati commessi attraverso l'informatica.

''Per me - prosegue il pm - Landi è stato un valido collaboratore, ma anche
un amico, e non ho paura di affermare apertamente la mia convinzione: in
Italia, il Paese delle stragi impunite, il Paese delle stragi di Stato,
l'esperto di computer che stava lavorando senza incarico ufficiale alla
rivendicazione via Internet dell'omicidio di Marco Biagi, non si è tolto la
vita ma è stato 'suicidato' dai servizi segreti''.

Lorenzo Matassa, che ha anche scritto il romanzo ''Stereogramma'', una
spy-story nella quale descrive proprio alcuni metodi utilizzati dai servizi
segreti per eliminare persone scomode simulando incidenti o suicidi, invita
gli inquirenti a rileggere ''quelle centinaia di faldoni del fascicolo sui
Fondi riservati, che giacciono negli archivi, e che spiegano come hanno
operato i servizi segreti in Italia negli ultimi decenni''.

 

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