Giro87
Speciale 23 marzo
Casarin: "Omicidio per il regime"
di rocco rossitto
Sotto sono riportate alcuni passaggi
delle risposte che Luca Casarin (tute binche)
ha rilasciato il 23 marzo ai numerosi giornalisti
che lo intervistavano (tra cui noi di girodivite.it).
Ci ha stupito come queste interviste poi non siano
andate in onda o sulla carta stampata.
"Oggi
c'è la sensazione di costruire qualcosa
di nuovo.
Si parla di diritti globali, di democrazia insieme
ai diritti globali e questo credo sia un modo
fondamentale per costruire qualcosa di nuovo."
"Questa manifestazione nasce
dopo che il governo ha tentato di farla fallire
utilizzando l'omicidio del prof. Marco Biagi.
Il discorso di ieri (venerdì 22 n.d.r.)
sera di Berlusconi in televisione è molto
chiaro. Un discorso alla nazione da i dubbi contorni
democratici, inquietante, che viene fatto per
intimidire la gente in queste piazze e coloro
che saranno nello sciopero generale.
In tutta l'Italia si bloccherà un paese
per affermare che la democrazia va costruita nuovamente.
In questo paese poche volte abbiamo avuto la possibilità
di mettere mano ad una democrazia ormai rinchiusa
nei palazzi.
La stessa conformazione di questo governo dimostra
che cosa è questa democrazia oggi. Al governo
ci sono quelli che erano iscritti alla P2. Quelli
di Licio Gelli, quelli delle stragi, ci sono quelli
che dicono che bisogna sparare nelle coste italiane.
Non c'è mai stato un governo così
pericoloso in questo paese e così esplicito.
Questa è anche una prova di forza della
democrazia contro quel tipo di potere. Oggi è
una cosa molto civile, utile a tutti e soprattutto
è una cosa forte."
"La cosa pazzesca è
ciò che hanno fatto a Bologna.
A Bologna non è il terrorismo di vent'anni
fa, non è la strategia della tensione di
P.za Fontata: è una roba nuova.
Io lo chiamo: 'Omicidio per il regime'. E' un
connubio tra serial killer psicopatici congelati
e scongelati a seconda dei momenti e apparati
che sono direttamente responsabili di quello che
è successo.
Non credo d'essere l'unico a pensarla così,
bisogna avere il coraggio di dirlo e arrivare
fino in fondo a questa cosa."
"Il prof. Biagi da mesi chiedeva
una scorta e non è una svista burocratica
il fatto che essa non sia arrivata. Il prof Biagi
ricopriva lo stesso ruolo di D'Antona, e cosa
ci stanno raccontando quando ci dicono che indagavano
su D'antona e poi lo lasciano senza scorta.
C'è stato un meccanismo per cui apparati
dei servizi segreti hanno fatto uscire su Panorama
un avvertimento preciso, molto probabilmente era
la parte che non voleva che fosse eseguito il
piano.
Questo avvenimento ha messo sull'avviso tutti
e soprattutto il prof. Marco Biagi.
Perché nell'ultima settimana di vita il
prof. Biagi ha continuato a richiedere protezione
e non gli è stata data? Chi non l'ha voluta
dare? Lo stesso ministro che ha fatto sparare
a Genova per problemi di sicurezza? Allora, questo
vuol dire andare fino in fondo.
Io lo dico diretto, non mi interessa se il ministro
Maroni mi indichi come un bersaglio da colpire,
tanto lo fanno già gli Nta.
Lo so sono un bersaglio da colpire perché
dico queste cose. Però non sono il solo
a dire queste cose e non sono il solo a pensarle.
Bisogna andare avanti e dire le cose come stanno."
"Abbiamo i miliardari
al governo e la gente comune può essere
licenziata senza giusta causa?
Perché? Perché dovremmo stare in
silenzio, e non lottare?"
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