|
Il Taxi Driver si sa
è una realtà estremamente
viva e una delle più attente sostenitrici
del panorama musicale catanese. Al di là
dei concerti big e alle rassegne musicali
che mettono in luce e danno maggiore visibilità
a piccole band emergenti, infatti, il Taxi
è sempre fiero di dare spazio ad
artisti che fanno parte della "grande
famiglia rock" che vive (e vegeta)
nella città.
Cesare Basile è
uno di questi. Uno di quelli che ama la
sua città, vive la sua musica, ma
che sembra non troppo interessato a grandi
glorie. Ci sono delle cose piuttosto che
danno la sensazione che lui voglia continuare
a fare quello che da dentro gli viene voglia
di fare (il "maledetto" lo definì
una volta il suo amico Joe, voce dei La
Crus). Così, senza compromessi, senza
imposizioni dall'alto, senza becere ipocrisie.
Uno come lui è
uno di quelli che potrebbero volare alto;
le collaborazioni (John Bonnair per esempio),
le amicizie (Emidio Clementi, Manuel Agnelli,
e un po' tutta la scena musicale alternativa
italiana), i contatti (il suo ultimo album
è uscito su etichetta "Extra
Label Virgin"), i giudizi della critica
(è stato definito uno dei migliori
musicisti italiani del momento) ma soprattutto
le potenzialità espressive, non gli
mancano certo. Nonostante ciò i suoi
concerti (sempre meno rari bisogna però
dire) sembrano non richiamare un pubblico
più vasto di quello che nel tempo
stà diventando sempre più
"familiare".
Strano davvero. Perchè
Cesare dal vivo riesce ad esprimere attraverso
la sua musica un senso di intimità
assoluta, di (com)partecipazione alle storie
che canta, di vibrazioni unisone con i suoni
di tutti gli strumenti, le stesse che di
solito si provano ascoltando l'album da
soli. E non è un particolare da poco.
I pezzi proposti giorno 14 al Taxi erano
estratti tutti dal suo ultimo lavoro "Closet
Meraviglia", anche se non sono mancate
canzoni dai suoi due album precedenti "Stereoscope"
e "La Pelle", ed un piccolo omaggio
con una cover di Nick Drake.
Sul palco con lui, oltre la sua immancabile
sigaretta ed i musicisti di sempre, una
presenza femminile tutta da scoprire, la
vocalist catanese Valentina Galvagna, che
ha seguito il flusso sonoro delle canzoni
arricchendolo con la sua candida voce da
donna.
Ave Cesare. Alla prossima.
|