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Si entra al buio, si prende
posto in silenzio, le stelle in cielo sono
accese e la luna rossa in alto ci osserva.
L'entrata del pubblico fa parte già
dello spettacolo.
"Lupo" di Carmelo Vassalo è
la storia fantastica di una follia.
La cronaca di un episodio raccontata da
un trentenne, Cocimo, protagonista di quella
storia quando aveva quindici anni.
Recitato in maniera esemplare da Biagio
Guerrera nella parte di Cocimo e da Carmelo
Vassalo nella parte di Lupo lo spettacolo
intriso di battute e ironici steoritipi
è allestito da una semplice ma efficacissima
scenografia e da un ottimi effetti sonori.
Delle immagini proiettate sulla "parete
della casa" di Cocimo ingigantiscono
l'aspetto surreale.
Il dialetto si distingue nei due personaggi
pur trattenendo la stessa forza comunicativa.
Quando lo spettacolo sta per essere metabolizzato
e si incominciano ad apprezzare le sfumature,
purtroppo non c'è più tempo,
finisce. La durata, l'unica nota dolente:
a volte la brevità non giova.
LUPO testo e regia di Carmelo Vassallo
con Biagio Guerriera, Cosimo, e Carmelo
Vassallo, lupo
Produzione: Zo centro culture contemporanee
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