segnali dalle città invisibili
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"Emergency ha dato la luce in quella valle nera"

intervista a Giulietto Chiesa, a cura di rocco rossitto

L'incontro con Giulietto Chiesa, giornalista de La stampa organizzato dalla facoltà di Lingue dell'università di Catania ha richiamato numerose persone che affollano l'aula magna dell'ex monastero dei benedettini. Poche battute, prima della conferenza stampa.

C'è un episodio che più di altri si sente di raccontare dell'esperienza del suo viaggio in Afganistan?
Di questo episodio non ne ha parlato nessuno, o quasi nessuno.
Un sera della fine di ottobre, quando ancora il fronte su Kabul era fermo, in una notte senza luna io ho visto per la prima volta accendersi nella valle del Panshir centocinquanta lampadine. Questo mi ha colpito più di tutto, perché è stato la prima volte che un aiuto dell'occidente è andato veramente ad aiutare il popolo dell' Afganistan. Emergency con 4mila dollari, circa nove milioni di vecchie lire, ha dato la luce a 150 case, una lampadina per casa, è stata una grande rivoluzione, perché in quella valle nera non c'era mai stata una lampadina, e ho pensato a quanta gente avrebbe potuto guardarsi negli occhi la sera, dopo il calare del sole, in un paese dove mai era stato fatto tanto prima di allora. Noi occidentali siamo molto brutali, pensiamo che la nostra vita la debbono vivere tutti, non è così, loro hanno una loro vita, hanno la loro storia i loro tempi la loro cultura, noi non li rispettiamo e li abbiamo bombardati ingiustamente per avere una vendetta e non giustizia.

Perché muoiono sempre più i giornalisti ?
Muoiono sempre di più perché la guerra oggi è sempre più tecnologica, la guerra è fatta dall'alto. E' la guerra dei potenti tecnologici contro i poveri che non sono tecnologici, è vile, molto vile e si può bombardare da 15mila metri.
Si fanno poi combattere gli eserciti mercenari, quindi in vero, con la nostra tecnologia siamo tornati indietro di 3mila anni, siamo con tutta la nostra tecnologia più primitivi del passato.

A proposito di tecnologia: cosa ne pensa dell'informazione che viaggia in rete?
E' l'unica informazione che tenta di aprire squarci di verità, il resto dell'informazione è un panorama terribile e chiamarlo panorama dell'informazione è assolutamente errato, è il panorama della totale disinformazioni sugli eventi che accadono nel mondo. Il quadro del mondo che ci viene restituito dal sistema mediatico, non è manipolato, ma è semplicemente non vero.

L'incontro e la conferenza stampa

Il Progetto
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