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Giro86
Risonanze
Arriva il "Lupo"
Il 17 marzo debutta a Catania,
in prima nazionale, lo spettacolo teatrale "
Lupo", testo di Carmelo Vassallo già
segnalato al Premio Riccione per il Teatro nel
1997. Prodotto dal centro culturale Zo che ne
ospiterà le rappresentazioni fino al 20
marzo, lo spettacolo è diretto dallo stesso
autore e attore catanese il quale, insieme a Biagio
Guerrera, è il protagonista di una storia
ambientata nella città sormontata dal vulcano
ed abitata da due personaggi ad essa sottratti
e trasferiti sulla scena.
Si tratta di Lupo e Cocimo, due
ragazzi di un quartiere popolare, l'uno vagabondo,
emarginato e un po' selvaggio, l'altro studente,
figlio accudito e un po' normale; il primo trentenne
il secondo appena quindicenne; quello di istintività
passionale, questo di ignara sottomissione. Così,
almeno, l' apparenza. Tra i due un rapporto semplice
e sotterraneamente morboso, fatto di calcetto,
gelati, pesca di ricci, giri in vespa. Ben presto
però un'ombra spunterà ad oscurarne
l'amicizia, producendo l'ossessione di Cocimo,
il suo delirio, l'assassinio. E allora l'apparenza
si rigira su stessa, invertendo i loro ruoli e
i nostri sguardi. Quindici anni dopo Cocimo ci
racconta un'estate di gioco e di tragedia, rivelandosi
non più pupo ginijusu ma puparo, artefice
del destino di Lupo, che è vittima ignara
e sottomessa. Spiazzamento (scarto) della memoria
dal quale si dipana il filo nero della storia,
avvinghiata ad un dialetto catanese stretto, di
musicalità fluida ed ipnotica, restituito
dai due personaggi con ritmi e gergalità
diverse e complementari.
Come un metronomo secco e puntuale,
il testo organizza il dramma dolce e violento
delle esistenze di due ragazzi di quartieri emarginati,
due tra i tanti che ogni giorno vediamo sfrecciarci
accanto sui loro motorini fiammanti, fragili e
spavaldi, ingenui e malandrini, teneri e violenti,
ululanti di rabbia e di dolore ad una città
che non ha interesse ad ascoltarli.
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