Giro78
L'entrata in guerra dell'Italia: un
colpo di Stato
il Centro Ricerche per la Pace di
Viterbo interviene con un comunicato
Alcuni giorni fa il "Centro di ricerca
per la pace" di Viterbo ha presentato un esposto contro
il governo italiano ed i suoi complici nell'attentato alla
Costituzione costituito dalla decisione di partecipare a
una guerra illegale e criminale. A quell'esposto si sono
associate persone e strutture democratiche da varie parti
d'Italia. Con il seguente intervento il responsabile del
"Centro di ricerca per la pace" evidenzia alcuni
elementi del contesto italiano in cui l'iniziativa si situa.
INTERVENTO DI PEPPE SINI
Il governo dell'illegalita' e l'eversione
dall'alto
UN COLPO DI STATO
Proviamo a riassumere alcuni fatti caratterizzanti
la situazione italiana
odierna.
* Le recenti elezioni politiche, dopo le
catastrofiche gesta dei governi
della precedente legislatura, hanno portato al potere una
coalizione di
personaggi in rapporti con poteri occulti, mafia e corruzione,
di persone di
formazione neofascista, di razzisti e teppisti responsabili
di infamie
indicibili.
* Questo governo gestisce il G8 a Genova:
ed e' un massacro (certo, anche
per l'irresponsabilita' degli organizzatori della contestazione).
* Il governo in questi mesi approva e fa
approvare dalla sua maggioranza
parlamentare una serie di leggi stupefacenti, a dir poco
scellerate e
criminogene: si legalizzano i reati, si ostruisce l'attivita'
della
magistratura, si favoreggia sfacciatamente il boss della
coalizione; e si
progetta la sistematica demolizione di quel che resta dei
servizi pubblici e
dei diritti sociali, si preparano provvedimenti in aperta
violazione di
diritti umani fondamentali. Si arriva al punto di proclamare
che occorre
convivere con la mafia.
Poi avviene l'orrore dell'11 settembre, il
mondo intero trema. A quelle
stragi segue lo scatenamento insensato di una guerra illegale
e criminale,
che fa strame del diritto internazionale e della civilta'
giuridica, azzera
l'Onu, aggiunge stragi alle stragi, e sta provocando un'escalation
verso una
guerra mondiale che puo' mettere fine alla civilta' umana.
Il governo italiano non solo rinuncia ad
impegnarsi per la pace e il diritto
internazionale, ma decide di avallare la guerra, e addirittura
di prendervi
parte.
E qui si e' passati all'alto tradimento della
Costituzione della Repubblica
Italiana che all'articolo 11 questa guerra e la partecipazione
italiana ad
essa dichiara illegale e inammissibile.
Qui si e' passati al colpo di stato, che
non cessa di essere tale per il
mero fatto che un pezzo di opposizione parlamentare insipiente
o
irresponsabile o corrotta, e un capo dello Stato fedifrago,
sono stati
complici del golpe; o per il mero fatto che un crimine analogo
fu commesso
gia' due anni fa dal gabinetto D'Alema.
Questi ci sembrano essere i dati di fatto
salienti della situazione italiana
attuale. E quest'ultima costellazione di fatti: la violazione
della
Costituzione, la guerra, le stragi in corso, il pericolo
per l'umanita'
intera, ci sembra essere dirimente e ineludibile.
* C'e' o no materia perche' il potere giudiziario
intervenga contro i
golpisti?
* C'e' o no materia perche' il popolo italiano
si levi in difesa della
legalita', della Costituzione, dell'ordinamento giuridico,
dello stato di
diritto, delle istituzioni, della democrazia, della civile
convivenza?
* C'e' o no materia per chiamare alla resistenza
nonvioolenta contro la
guerra e in difesa delle leggi, e della fondamentale delle
leggi italiane su
cui tutto il nostro ordinamento si regge, la Costituzione
della Repubblica
Italiana?
* C'e' o no materia per chiedere l'impegno
di tutte le persone di volonta'
buona per la salvezza delle vite umane innocenti in pericolo,
e sono milioni
di vite umane; e per la salvezza dell'intera umanita' minacciata
da una
guerra che puo' provocare una catastrofe planetaria?
Lo chiediamo a chi ci legge, ma per quanto
ci riguarda lo sosteniamo ad alta
voce.
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace"
di Viterbo
Viterbo, 12 novembre 2001
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