"I
governi fanno più la repressione degli esseri
umani che della tratta" Niky Vendola-parlamentare di
Rifondazione Comunista-vice presidente della
commissione parlamentare
AntiMafia.
intervista a cura di Rocco Rossitto,
inviato a Palermo
La proposta
è quella di consegnare il 25% dei beni confiscati ai mafiosi,
all'ONU: la sua opinione.
Rifondazione comunista insieme al centro
sinistra ha fatto questa battaglia in sede di
legge finanziaria, proponendo un emendamento al
senato che è stato accolto, quindi ne penso
bene.
Ma
il 25%, ovvero un quarto di ciò che si confisca,
non è troppo?
Siamo
alla discussione politica, eviterei l'algebra,
può essere pochissimo e può essere moltissimo.
E' moltissimo se gli interventi internazionali
saranno delle parate retoriche o dei fatti
puramente propagandistici come in parte è questa
conferenza. Invece sarà pochissimo se
l'intervento internazionale volesse farci il
piacere di colpire quei punti veri del dominio
mafioso che questa conferenza, non intende
colpire.
La
mafia è giunta alla fine?
Purtroppo no. Abbiamo vissuto in questi
anni un internazionalizzazione dei poteri
criminali e dei fenomeni criminali che è stata
tanto più forte perché ha coinciso con la fase
della finanziarizazzione dell'economia mondiale
e anche la mafia è diventata come il
capitalismo, spirito santo, cioè si è resa
sempre più invisibile nei circuiti della finanza
internazionale. Rispetto a questo gli stati
hanno reagito in maniera differente, l'Italia ha
un po' fatto la lotta alla mafia, anche perché
costretta dalla società civile a farla, il
Giappone per esempio, con la sua Iacuza, non ha
neanche una fattispecie di reato che faccia
riferimento alla mafia, in Russia, la mafia
controlla sostanzialmente gran parte delle
industrie pubbliche e private e delle banche.
Quindi di cosa vogliamo parlare, facciamo ridere
se lanciamo un messaggio di ottimismo, come
quello Arlacchiano.
Un'opinione sul fatto di esser qui a
Palermo.
Questo è l'unico fatto importante, ad
esempio si da molta enfasi al tema della lotta
contro la tratta esseri umani e ci si dimentica
completamente della lotta alla produzione e lo
smercio di armi. Io dico che la tratta degli
esseri umani è un problema molto importante,
anche se i governi fanno più la repressione
degli esseri umani che della tratta. Quindi
attenzione, perché può venire da questa sede un
alibi antimafioso per legittimare politiche di
repressione dei flussi migratori e non di
repressione dei traffici criminali che hanno i
flussi migratori come loro vittima. Altro punto
fondamentale è quello delle armi, uno dei
problemi più importanti dell'umanità della sua
democrazia e della sua pressione criminale, in
questo vertice Onu questa è una parola che non
si denuncia forse per non dispiacere il più
grande produttore criminale di armi del mondo,
che ipoteca molto dei lavori, e della qualità
dei lavori dell'ONU: gli stati uniti d'america.
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stu artikulu: politica, mafia. |