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"Sorrido
pensando al sorriso di
Paolo" Rita Borsellino, sorella del giudice
Borsellino, vice presidente di
LIBERA.
intervista a cura di Rocco Rossitto,
inviato a Palermo
Un'opinione in merito alla recente scoperta
di un'intervista, che suo fratello Paolo rilasciò due giorni
prima della strage di Capaci (vedi documento), in cui si
facevano nomi illustri come Dell'Utri e Berlusconi.
Allora non erano ancora dei nomi illustri
ed è questa la cosa che mi ha colpito di più,
che Paolo parlasse di queste persone quando
ancora non erano coinvolte in politica. Allora
sorrido pensando al sorriso di Paolo, e alla sua
capacità di ironizzare. Che Paolo sia stato
tanto previdente da voler perseguitare certi
personaggi pensando che un giorno potessero
scendere in politica, mi sembra piuttosto
inverosimile, decisamente aveva degli elementi
validi a sua conoscenza che lo inducevano a fare
le osservazioni che ha fatto. Paolo non era uno
che azzardava ipotesi, era uno che di solito
parlava su fatti concreti, altrimenti preferiva
non parlare. Io personalmente quest'intervista
non l'ho vista, ho avuto solo oggi, finalmente
la possibilità di leggere la trascrizione,
quindi non avevo voluto, fino ad ora non dire
nulla in merito, proprio perché non avevo
conoscenza di ciò che Paolo disse, ora ne parlo
anche se voglio ancora vederla, mio fratello
Paolo, diceva molto di più con l'espressione del
viso, con l'atteggiamento, con le pause E non
soltanto con le parole.
Che risvolti potranno avere le parole
di Paolo in quell'intervista?
Io
questo non so dirlo e non posso dirlo,
probabilmente non l'avrebbe detto nemmeno Paolo,
sicuramente un fatto inquietante che delle
persone su cui c'erano già degli elementi su cui
si stava indagando, non solo siano poi entrati
prepotentemente sulla scena politica nazionale,
e questo è un fatto che inquieta, in quanto la
speranza è sempre quella di avere in quel campo
persone perfettamente limpide, ma inquieta molto
di più che di questa cassetta si erano perse le
tracce e che grazie alla tenacia di un
giornalista, è stata ritrovata dopo otto anni.
Ma
la mafia è veramente alla "fine"?
No,
io ritengo che Pino Arlacchi, abbia peccato di
un eccesso d'ottimismo, probabilmente visto
l'atmosfera che lo circonda, che sicuramente è
molto positiva e molto bella, ritengo che si sia
lasciato scappare un desiderio che in lui e non
solo in lui è molto forte, però bisogna essere
molto concreti e tenere i piedi ben saldi nel
terreno, e bisogna prendere atto dei grossi
risultati, che si sono ottenuti, ma senza
dimenticare tutto quello che ancora c'è da fare,
che sicuramente è proprio tanto.
Essere oggi a Palermo è molto
importante: perché?
Perché è un riconoscimento grandissimo
del lavoro che Palermo ha fatto. Palermo ha
avuto una grande capacità di reazione, ha
attuato delle strategie, le più diverse, che
hanno dato degli enormi risultati. La cornice
Palermitana è senza dubbio la più adatta per un
vertice del genere. In
stu artikulu: politica, mafia. |
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