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Il galateo dei prof

articolo pubblicato da La Repubblica, il 20 giugno 2000. Occhiello: E per il tema si punta su tolleranza e colonialismo - di Mario Reggio

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ommissari d'esame a lezione di bon-ton. È successo ieri a Bologna, dove il provveditore ha convocato i presidenti delle commissioni per la maturità e ha gli consegnato un chiaro decalogo: "Non leggere il giornale durante i colloqui con gli esaminandi, prestare sempre attenzione, abbigliamento adeguato, cellulari spenti" e via dicendo. Intanto, a ventiquat-tr'ore dalla prima prova scritta, circolano con sempre più insisistenza le voci e le soffiate sulle possibili tracce dei temi. Tra le più accreditate, per il tema di carattere generale, "Il significato della diversità e della tolleranza, come è cambiata la teoria dell'uguaglianza, rispetto agli immigrati, i gay...". Per quello storico, "Come il colonialismo di fine ' 800 per i paesi dell'Africa ha influito sugli attuali conflitti". Una poesia di Umberto Saba per l'analisi del testo. Ma l'ultima parola spetta al ministro Tullio De Mauro, che oggi sceglierà le tracce ufficiali della prima prova scritta, scegliendo tra le centinaia di proposte preparate dagli esperti del ministero della Pubblica Istruzione. Poi, i testi, rigorosamente sigillati, a bordo delle auto di polizia e carabinieri partiranno alla volta delle oltre cinquemila scuole sedi dell'esame di maturità. Indiscrezioni a parte, la vera novità è l'iniziativa presa del provveditore di Bologna. Una decisione nata dall'indagine a tappeto effettuata tra i maturandi dello scorso anno dal Centro europeo dell'educazione, diretto dal professor Benedetto Vertecchi. L'analisi delle risposte portò alla pubblicazione di una ricerca dal titolo "Elementi di stile": una summa dei comportamenti più o meno ortodossi dei commissari d'esame durante la maturità. "Ieri pomeriggio c'è stata la consueta assemblea con i presidenti delle commissioni d'esame - afferma il vice-provveditore di Bologna Paolo Marcheselli - e abbiamo deciso di richiamare l' attenzione dei professori su alcuni dei problemi sollevati dalla ricerca del Cede". Tra i consigli ai prof quello di considerare l'interrogazione orale "un colloquio tra pari, senza arroganza o supponenza", oppure "il colloquio non deve essere un terzo grado ma neanche una pura formalità". Raccomandazioni ovvie e scontate, che convincono poco il professor Vertecchi: "Il nostro intento era di sviluppare la consapevolezza che la maturità è un momento importante, è una situazione in cui si produce un'immagine che permane nel tempo, nella memoria individuale e collettiva. "Elementi di stile" non voleva essere un catechismo perché le trasformazioni della scuola derivano solo da cambiamenti culturali, non possono essere frutto di una scelta burocratica. Quello che occorre suscitare tra i commissari è la consapevolezza di quello che stanno facendo, perché non tutti prestano la stessa attenzione. Evitare di leggere il giornale mentre lo studente risponde alle domande della commissione dovrebbe far parte della sensibilità comune. Chi sostiene l'esame è di fronte ad un momento importante, deve rispettare chi gli sta davanti ma deve anche pretendere rispetto". July, 2000

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